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Fanghi tossici sui terreni a Cremona, assenza di verifiche

20 Novembre 2023

Perché, ad oggi, quello che in gergo si chiama “corpo del reato”, cioè i terreni inquinati dai fanghi tossici non sono stati posti sotto sequestro?

Perché, ad oggi, eccetto il sindaco di un Comune nel Bresciano, i terreni non sono stati analizzati ma continuano come se niente fosse ad essere coltivati? Perché in provincia di Cremona, territorio pesantemente interessato dallo spandimento dei fanghi tossici non è scattato il sequestro dei terreni inquinati?

Grazie all’interessamento dell’europarlamentare Piernicola Pedicini (Verdi/ALE) è stata presentata alla commissione UE una “Interrogazione con richiesta di risposta scritta sullo Spandimento Gessi in Italia.” Ovvero la vicenda WTE che ha interessato anche il territorio di Montirone dallo spandimento illegale di 150mila tonnellate di gessi tossici (metalli pesanti, nitrati, idrocarburi, e altre sostanze tossiche)sui terreni ad uso agricolo delle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.

L’articolo 138 del regolamento del Parlamento europeo prevede come regola generale una risposta entro sei settimane dal momento in cui l’interrogazione gli è stata trasmessa.

👇 Propongo ai territori coinvolti, a chi è amministratore e ai cittadini tramite missiva di inserire l’interrogazione nell’ordine del giorno del consiglio comunale, perché sia messo a verbale.

Qui sotto il testo.

➡️ INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI RISPOSTA SCRITTA ALLA COMMISSIONE EUROPEA

Articolo 138 del regolamento – europarlamentare Piernicola Pedicini

Oggetto: Spandimento Gessi in Italia In questi giorni si sta articolando la fase processuale per stabilire le responsabilità riguardanti la pratica illegale – accertata dagli inquirenti – di spandimento di 150 mila tonnellate di gessi tossici (metalli pesanti, nitrati, idrocarburi, e altre sostanze tossiche) sui terreni ad uso agricolo delle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, intercorsa fra il 2018 e il 2019 ad opera di soggetti privati. Ad oggi non è stata effettuata alcuna campagna di indagini per circoscrivere le aree che hanno subito il danno, tantomeno sono stati programmati interventi di bonifica. In ottemperanza alla “Soil Framework Directive” 2004/35/EC, si chiede alla Commissione quali azioni di competenza intende implementare per garantire l’identificazione dei siti contaminati da parte delle autorità preposte, così da arginare l’eventuale diffusione delle sostanze tossiche – accertate e presenti in quei gessi – che potrebbero aver causato il peggioramento delle matrici suolo e acque e, in ultimo, costituire un pericolo per la salute pubblica.

 

Maria Grazia Bonfante

 

2 risposte

  1. Stando così le cose sorge l’ennesima considerazione amara: Cremona sta diventando una cloaca sia in senso proprio che in senso metaforico. I nostri governanti non sono animati da un doveroso senso civico che consenta una visione futura, anzi! Non sanno vedere oltre la punta delle proprie scarpe. Che cosa deve accadere ancora? Ai posteri l’ardua sentenza.

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