Non bastavano le Tre T e neppure la tradizione dei violini a rendere noto il nome di Cremona nel mondo. Neppure i tralicci arrugginiti, neppure l’aria più inquinata d’Europa, neppure il grazioso omaggio di verde pubblico cittadino a imprenditori privati potrà competere con l’ultimo, fulgido esempio in grado di portare la nostra città nell’Olimpo dei luoghi famosi dell’intero pianeta. Non esiste infatti, a memoria d’uomo ed in tempo di pace, alcun altro luogo sulla faccia della Terra ove si sia mai distrutto, con piccone o dinamite, un ospedale in attività. Saremo i primi al mondo anche per questo ed è per questo che dobbiamo sentirci orgogliosi.
Se però qualcuno ha deciso di “fare nuovo l’ospedale” solo per invidia di quell’altra magnifica iniziativa denominata “fare nuova la città”, giova ricordare che per adesso la città di Cremona sta resistendo, sia pure a fatica. D’altra parte, se facciamo un ospedale nuovo e buttiamo giù quello funzionante, come facciamo a fare nuova la città tenendo in piedi quella vecchia? Un vero controsenso, sarebbe necessario fare piazza pulita di tutto. Si potrebbe poi, come Nerone, costruirla più bella e più superba che pria. Proprio come l’ospedale.
OCTOPUS
4 risposte
Chi è dotato di buone orecchie per intendere…Intenda. Bravo OCTOPUS ironia calzante….. purtroppo.
Purtroppo quelli che ci governano sono solo “Unni a metà”, non vanno fino in fondo nell’autodistruzione perché, a differenza di Attila, sono barbari “interni” e adoratori del Pil: distruggere l’ospedale esistente e costruirne accanto uno nuovo raddoppia l’indice di produzione.
Reparti chiusi ,per costruire un ospedale nuovo,quando quello già esistente non e nemmeno vecchio,Italia allo sbando di pensatori mangioni.Povera Italia !
Siamo amministrati purtroppo da incompetenti, ma il problema è che li votano…pazzesco!