Brunini e il suo ‘Effetto Jane Austen’, mito inossidabile

19 Ottobre 2025

L’“Effetto Jane Austen” è inarrestabile, con Federica Brunini 

Jane Austen, scrittrice attempata e anacronistica o sempreverde icona dell’amore romantico? Jane Austen, nel 250esimo dalla nascita è molto di più del suo mito sull’amore. Certo ci siamo innamorate e ci innamoriamo ancora con l’algido Mr Darcy, quando nel romanzo più famoso della Austen, “Orgoglio e Pregiudizio”, molla le briglie e si lancia nella dichiarazione d’amore più bella di tutti i tempi. “Ho lottato invano. E’ inutile. I miei sentimenti non possono essere repressi”. Ma l’autrice è molto di più. Inventa una scrittura ironica, fissa delle mode, crea degli stilemi narrativi, su tutti i pranzi come luogo di convivenza sociale, in cui traspaiono classi e diverse provenienze culturali, i paesaggi della brughiera bagnata dalla pioggia, i villaggi inglesi, la cortesia sociale intrisa di ipocrisia e rivalità, le visite, il matrimonio come ascensore sociale. 

Io sono pazza di Jane Austen, perché amo la letteratura inglese, e ogni soffio della sua arte per me sprigiona significati culturali che confermano la storia che ho studiato, i paesaggi che tanto ho amato, la scrittura che tanto mi piace. E non mi stanco di rileggere “Orgoglio e Pregiudizio”, né di rivedere il film, con una splendida Keira Knightley e un fantastico Donald Sutherland.

Qualche estate fa, in vacanza a Caldirola, ho trovato nella libreria dell’amica che mi ospitava l’opera omnia della romanziera britannica. Senza dubbio il romanzo più centrato è “Orgoglio e pregiudizio”, perché la storia della famiglia Bennet è unica ed Elizabeth è un’eroina senza tempo, una vera resistente. Persuasione, Emma, Ragione e Sentimento, Mansfield Park e altri sono prove meno riuscite.

Potevo dunque non restare catturata dal libro di Federica Brunini, uscito a giugno 2025, “Effetto Jane Austen”? Il romanzo è un road book nei luoghi della Austen: Steventon, Chawton, Bath, Brighton e Winchester, contesti legati alle case in cui ha vissuto, che si intrecciano alla narrazione, animata da fiere ed eventi in costume Regency, quindi carichi di folclore e magia, per ricordare i tempi e i territori dell’anima dell’indimenticata scrittrice. 

Il pretesto del viaggio nasce dal fatto che una reputata giornalista, in crisi, deve rientrare al lavoro dopo la maternità e il suo editore la spedisce a realizzare un reportage fotografico e narrativo sull’autrice britannica. Lei si sente sminuita. Ha realizzato centinaia di servizi in ogni angolo del mondo, perché ora un incarico tanto sottotono, per celebrare una romanziera che, pur non conoscendola, percepisce come lontana e obsoleta? Parte con mille remore e resistenze, quando l’incontro con una giovanissima book toker, fan della Austen, le farà capire il valore di un mito inossidabile che resiste dopo quasi trecento anni, un’autrice transgenerazionale, capace di sopravvivere soprattutto grazie all’affetto dei più giovani. Dovrà rivedere sé stessa e mettere a fuoco dei dettagli sulla vita che le stavano sfuggendo di mano. 

Il libro mantiene il tono della commedia con equivoci e sorprese, è frizzante e intelligente, mettendo a confronto due generazioni, due modi diversi di intendere il romanticismo e l’emancipazione. 

E’ anche un libro testimonianza, perché i topos austeniani vivono e sono genuinamente reali. Le celebrazioni in costume si fanno davvero. Le pagine della sua letteratura, i vestiti, le parole sono ricordate, con il senso dello spettacolo e della messinscena di cui gli inglesi sono maestri. Poche ore d’aereo ti catapultano in un mondo che non smette di affascinare.        

Nel libro traspare tutta la simpatia e la conoscenza di Brunini per il contesto britannico, già espresse in altri progetti. Giornalista, scrittrice e instancabile viaggiatrice, è fondatrice della Travel Therapy in Italia, vive con la valigia fra Milano e il mondo. 

I suoi libri sono editi da Feltrinelli. 

 

Francesca Codazzi

6 risposte

  1. Ho letto e riletto questo libro e visto i film.
    Non potevi scrivere di meglio.
    Come sempre brava bravissima Francesca.
    Ciao
    Raffi

  2. Adoro la Austen dal giorno in cui la mia mano casualmente prese “orgoglio e pregiudizio ” da una collana di libri Mondadori alla quale attingevo per sopportare le infinite ore passate in treno pendolando a Milano per lavoro. Ho letto da quel momento tutti i suoi romanzi che ho reperito in casa, e i mancanti li ho comprati. Autrice che ti catapulta nei suoi mondi, che ti permette di passeggiare insieme ai suoi personaggi, autrice profonda che ti stimola a riflettere su tanti temi importanti della vita, in particolare sui sentimenti. Credo che comprerò il libro di Federica Brunini, mi hai ingolosita. Grazie

  3. Anch’io sono una grande estimatrice di Jane Austen. Anzi la adoro proprio! Quindi acquisterò sicuramente questo libro. Alberta

  4. Da anni leggo e rileggo le opere di Jane Austen soprattutto Orgoglio e Pregiudizio ho visitato a Bath la casa museo e nessuno come gli inglesi riesce a conservare il passato come fosse il presente. Non sapevo di questo libro che acquisterò senz’altro. Grazie

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