In occasione della festa dei lavoratori vorrei porre l’attenzione sul tema della promozione della genitorialità con la conciliazione dei tempi di famiglia e di lavoro.
I genitori hanno diritto di lavorare e di dedicare tempo ai figli.
Ecco perche’ ritengo che sia nesessario promuovere il più possibile forme di flessibilitaà oraria e il lavoro agile per tutte quelle attività che si possono svolgere da remoto. I vantaggi sono molteplici: un minor impatto inquinante sull’ambiente legato soprattutto alla riduzione degli spostamenti casa lavoro e ottimizzazione del tempo, benessere lavoratori, continuità di prestazione anche in caso di malattia che non precluda l’attività intellettuale ma soprattutto più occasioni per stare con i propri figli e con la propria famiglia.
Quest’ ultimo aspetto credo sia da valorizzare in particolare anche rispetto ai temi educativi e della denatilità. Chi diventa genitore deve avere servizi (asili nido) per poter conciliare l’attività lavorativa con l’accudimento dei figli ma deve anche poter passare del tempo con loro.
Lo smart working consente di garantire il proprio lavoro accudendo ad esempio un figlio malato (uno dei problemi delle famiglie che non hanno la fortuna di avere i nonni è a chi affidare i figli quando non possono portarli a scuola senza tra l’altro poterlo pianificare), la possibilità di scambiare due parole a pranzo con i nostri ragazzi, sorvegliare che non stiano ore davanti al computer o al cellulare, non farli sentire soli o sempre affidati ad altri. Non possiamo delegare solo alla scuola ciò che spetta principalmente ai genitori. E soprattutto non possiamo delegare sempre alle lavoratrici madri ciò che va condiviso da entrambi i genitori se vogliamo garantire una vera parita’ di genere.
Su questo aspetto credo che ci sia ancora tanta strada da fare!!!
Maria Vittoria Ceraso
Una risposta
Mi vien da ridere. Se hai anche un ottimo rapporto col tuo datore di lavoro, un ben consolidato andamento lavorativo, ma soffri di particolari problemi familiari, puo’ arrivarci il tribunale ad impedirti di lavorare o quanto meno a rendere la possibilità di farlo molto difficoltosa, anche se quel lavoro non solo fosse essenziale per quella stessa famiglia,ma addirittura obbligatorio. Ma ormai i paradossi della giustizia italiana sono sempre più stupefacenti.