Dopo giorni di silenzio il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, da solo, interviene sul tema in modo perentorio, ignorando decine di pagine di riserve e di rilievi avanzati dagli uffici tecnici della Provincia di Cremona, ATS Valpadana, Ufficio d’Ambito, Soprintendemza Archeologica delle Arti e Paesaggio. Ciò che colpisce è la consueta doppiezza che caratterizza ogni sua uscita: da una parte dichiara strumentalmente di essere aperto all’ascolto della cittadinanza, contestualmente afferma, senza lasciare alcun margine di incertezza, che “l’impianto di biometano che verrà realizzato in via San Rocco fa bene all’ambiente”. Un’inopportuna entrata a gamba tesa durante un’istruttoria tecnica che, per sua natura, deve essere necessariamente ispirata alla prudenza e all’imparzialità.
Questo atteggiamento equivoco e contraddittorio consolida in noi il dubbio di quale tipo di vantaggio si intende tutelare: quello economico di A2A spa o quello ambientale, paesaggistico, infrastrutturale e sociale della comunità cremonese. Il dubbio è rafforzato da un fatto oggettivo e incontrovertibile. Fra tutte le suggestioni alimentate attraverso il mirabolante Cremona 20-30, presentato ad arte contestualmente alla vendita ad A2A del 49% di LGH per sostenere la convenienza dell’operazione, l’unico intervento che la Società verrebbe a mettere in campo è, non a caso, quello che garantisce la più ampia remunerazione dell’investimento.
La motivazione per la quale gli altri 7 “progetti” contenuti nella cosiddetta “configurazione base” della favola chiamata Cremona 20-30 non sono mai stati presi in considerazione è semplice: non rendono e quindi non convengono, con buona pace della retorica sull’economia circolare e sui benefici per l’ambiente. L’assoluto silenzio sul destino dell’inceneritore ed i recenti investimenti effettuati sulle caldaie dell’impianto, lasciano chiaramente intendere che la società che lo ha acquistato non ha alcuna intenzione di dismetterlo, smentendo le reiterate promesse del Sindaco di Cremona e del Pd locale ormai del tutto incapace di esprimere una linea comprensibile.
Il metodo utilizzato è lo stesso del 2019 quando la Giunta comunale, senza alcun confronto, diede il proprio assenso alla realizzazione del mega parco fotovoltaico a terra che avrebbe occupato 150.000 metri quadrati di superficie agricola coltivata. Per queste ragioni confermiamo che lunedì depositeremo un odg per impegnare la Giunta comunale e il Sindaco ad illustrare la proposta progettuale in un’assemblea pubblica aperta a tutti i portatori di interesse. Un confronto che non può e non deve essere di facciata, una sorta di momento consolatorio per elaborare l’amarezza di fronte all’ennesima decisione imposta sulla testa dei cittadini, ma un confronto vero sul merito della proposta e sulle criticità che sono davanti ai nostri occhi.
Carlo Malvezzi – Forza Italia
Federico Fasani – Forza Italia
Saverio Simi – Forza Italia