Il recente intervento del sindaco Andrea Virgilio sul destino del Memorandum Cremona 20-30, firmato nel 2021 con A2A all’indomani della cessione del 49% di LGH, rappresenta – nella sostanza – la certificazione ufficiale del fallimento di una scelta politica che Forza Italia ha sempre contestato.
Il Memorandum doveva portare sul territorio 150 milioni di euro di investimenti in progetti per la transizione energetica, ma oggi, a distanza di quattro anni, il piano si è ridotto alla sola manutenzione dell’esistente: nulla di nuovo, nulla di realmente strategico, solo operazioni a basso impatto economico e a valore aggiunto pari a zero per il nostro territorio.
Emblematico è il caso dell’inceneritore, attorno al quale il centrosinistra ha costruito ben due campagne elettorali, promettendone lo spegnimento in tempi certi. Oggi è evidente che si è trattato di una clamorosa operazione di propaganda: l’impianto non solo non verrà spento, ma resterà in funzione almeno fino al 2036, non per volontà della Regione Lombardia, come si vorrebbe far credere, ma perché così ha deciso A2A, che ne è oggi l’unica proprietaria. È legittimo chiedersi se il sindaco Virgilio, oltre a firmare il Memorandum, abbia mai sottoscritto con A2A un accordo formale e vincolante per la dismissione dell’impianto, oppure se si sia semplicemente limitato a inseguire slogan senza fondamento.
Virgilio oggi riduce il fallimento del Memorandum alla questione del termovalorizzatore, ma dimentica – o finge di dimenticare – che quell’accordo prevedeva investimenti ben più ampi, che avrebbero dovuto coinvolgere l’intero territorio. Che fine hanno fatto i restanti progetti? Quali garanzie reali sono state ottenute affinché quei 150 milioni annunciati si traducano in opere e benefici concreti per la città? A oggi, non esiste alcun documento che certifichi l’impegno vincolante di A2A, e questo fa crollare tutta la narrazione su cui si è retta per anni l’Amministrazione.
Alla luce della cessione, a giugno 2025, delle reti gas di Cremona (e di altre province lombarde) da parte di A2A ad Ascopiave, è ormai evidente che la multiutility non ha mai avuto un reale interesse a investire in modo organico e strategico sulla nostra città.
Il sindaco Virgilio tenta oggi una narrazione rassicurante, ma nei fatti ha dovuto ammettere l’inattualità del protocollo 2020-2030 e la necessità di ripensarlo. Con stucchevole leggerezza dichiara che oggi vengono meno quelle stesse premesse che l’Amministrazione di cui fece parte aveva posto come base della trattativa con A2A. Ammissioni gravissime, che confermano quanto andiamo dicendo da anni: la cessione di LGH è stata una svendita del patrimonio pubblico senza alcuna vera contropartita.
L’unico “valore” rimasto alla città è lo 0,84% delle quote azionarie: una partecipazione simbolica che non consente alcuna reale incidenza sulle scelte strategiche. Eppure, oggi, il sindaco propone di “costruire dal basso” un nuovo piano energetico locale, dimenticando che solo pochi mesi fa la sua stessa maggioranza ha bocciato la nostra proposta di destinare una parte dell’indennizzo Tamoil proprio alla progettazione e al finanziamento di un piano energetico per Cremona. Una contraddizione evidente, che svela una mancanza di visione strategica.
A questo punto, ci chiediamo quale credibilità possa avere un’Amministrazione che, a distanza di soli quattro anni, getta nel cestino un progetto sulla transizione energetica sbandierato come epocale. In assenza di risultati e di garanzie concrete, appare sempre più chiaro che il greenwashing del Memorandum sia servito solo a mascherare l’assenza di una vera strategia. A2A ha già voltato le spalle a Cremona e il Comune, incapace di programmare o proporre alternative, ha accettato un ruolo marginale, di mero osservatore di decisioni prese altrove.
Per Forza Italia questo è l’epilogo di un errore politico colossale, di cui sono responsabili l’ex sindaco Galimberti e l’allora vicesindaco Virgilio, oggi primo cittadino, che firma la fine di un percorso sbagliato voltandogli le spalle nel silenzio e senza assumersi la responsabilità delle scelte passate. I cremonesi meritano trasparenza, serietà e proposte concrete, non promesse tradite né narrazioni rassicuranti smentite dai fatti.
Luca Ghidini
segretario comunale Forza Italia Cremona
Nella foto centrale la giunta comunale di Cremona

2 risposte
Un grande grazie a Luca Ghidini per la chiarezza dell’esposizione che ben argomenrta la situazione. Non commento perchè è superfluo.
6 ottobre 2025 01:09
Il programma elettorale del Sindaco Virgilio si basava su di un paradigma che all’ elettore medio non poteva non apparire come un ossimoro.
La strategia prospettata si basava su “elementi di discontinuità in continuità col passato”.
Ai più è sembrato un concetto quanto meno contorto e anche incredibile …Ma come Virgilio vicesindaco della Giunta Galimberti, dopo aver condiviso per 10 anni le scelte del Sindaco ..ora dichiara di voler introdurre elementi di discontinuità!!!! E come si concilia questa prima parte dell’enunciato con la seconda. La spiegazione con tanto di contorsioni intellettuali in campagna elettorale, fu che Virgilio intendeva affermare la sua leadership, mostrare di non essere appiattito sul passato, il volto nuovo e giovane della politica cremonese..
Balle ..scusate il francesismo… in realtà è semplicemente cambiato il soggetto su cui appiattirsi, ancora una volta vale la strategia del cambiare tutto perché nulla cambi.
Sulla questione inceneritore si concretizza il paradigma di cui sopra….
Smentito il programma ambientale tanto caro a Galimberti e sostenuto anche da Virgilio per 10 anni, si mette in atto la discontinuità… (con buona pace dei cremonesi che probabilmente avevano attribuito ben altro significato alla parola discontinuità) e il nostro inceneritore diventa un highlander…
Ma resta la seconda parte del paradigma a cui tenere fede, quella della continuità …il nostro Sindaco ha visto lontano ..già sapeva che su questa partita avrebbe concretizzato la sua strategia..
Infatti la precedente Giunta (in cui Virgilio era vicesindaco) dopo aver venduto la città ad A2A per un piatto di lenticchie e non aver portato a casa nemmeno una significativa presenza nel CDA ..ha messo il Comune in condizione di non potersi più opporre alle scelte industriali del colosso energetico…a cui dell’opinione dei cremonesi interessa ben poco.
A2A ha come unico legame col territorio quello di fare in modo che gli renda i profitti messi a bilancio..Persa la partita sul mega progetto del biogas grazie all’ostinazione della battaglia legale e sociale del comitato …in qualche modo A2A deve rientrare nelle sue previsioni ed ecco che l’inceneritore torna buono…lo spegnimento semplicemente non esiste come opzione.
La strategia è spingere sulla differenziata in città (che diciamocelo fa sempre “figo”) e al tempo stesso incrementare le quote di rifiuti da altre province (che pagano per il servizio) per incenerire i loro rifiuti.
La priorità è garantire i dividendi ai soci.
La triste realtà è questa e ha ragione Grassi nel sostenere che indignarsi a parole serve a poco ..Le prese di posizione, se non sostenute da una battaglia vera tra la gente, sono poco credibili e non spostano di una virgola il problema..
Certo posso capire che per Fratelli d Italia e Forza Italia sia complicato … semplicemente sono prassi che non stanno nel loro DNA, ma la politica è anche questo …parlare con i cittadini e non arringarli in comizi roboanti, consumare le suole delle scarpe per divulgare una idea e trasformarla in battaglia, uscire dai palazzi e stanare la casta….I tempi sono cambiati, è vero …ma le piazze si riempiono ancora se le motivazioni sono forti e credibili.