Presso la sede del Comitato Elettorale in corso Campi 1 (Galleria XXV Aprile), è stata presentata pubblicamente la lista di Forza Italia, UDC, Noi moderati e PLI per le prossime elezioni amministrative dell’8 e 9 giugno.
Il commissario cittadino di Forza Italia ha introdotto i lavori ringraziando ciascuno dei 32 cittadini che hanno accettato di candidarsi. “S c’erano dubbi che non ci fossero più persone a cui sta a cuore il bene della propria comunità, oggi abbiamo ottenuto la dimostrazione che la politica può ancora rappresentare delle istanze positive, in un tempo in cui sembri prevalere individualismo”. Ghidini ha quindi indicato il motto della lista: “Cremona è la nostra casa”. “La casa è un luogo nel quale le persone investono le proprie risorse e il proprio talento per renderla bella e accogliente. E il luogo in cui si costruiscono le relazioni migliori per il bene proprio e delle persone a cui si vuole bene. Crediamo che Cremona debba essere guardata e trattata così, da chi avrà l’onore di amministrarla. Per questo abbiamo costruito un’alleanza tra tutti i partiti di centrodestra e le forze civiche che si riconoscono in un unico progetto riformatore, a sostegno della candidatura di Alessandro Portesani”.
Il coordinatore provinciale di Forza Italia Gabriele Gallina ha portato il saluto di tutto il Coordinamento, e ha espresso apprezzamento per il grande lavoro condotto a livello cittadino per predisporre una lista qualificata e competitiva. “Forza Italia ha coalizzato all’interno della lista tutte le espressioni del pensiero moderato, cattolico e liberale. La lista che presentiamo oggi, infatti, comprende esponenti di Forza Italia, dell’UDC, di Noi Moderati e del Partito Liberale Italiano. Forza Italia si assume la responsabilità di dare voce al ceto medio, spesso ignorato dalla sinistra. Il nostro partito – conclude – è in campo non solo nel capoluogo, ma in moltissimi degli 85 Comuni che andranno al voto. Documentando nei fatti un forte radicamento nel territorio”.
”La città è un organismo vivo – prosegue Malvezzi – che deve essere curato in tutti i suoi segmenti in modo ordinato e coordinato. Il primo compito di una Amministrazione comunale è di garantire ai cittadini luoghi e spazi pubblici decorosi e ben tenuti. Le strade devono essere asfaltate e pulite, i marciapiedi manutenuti e liberi dai sacchi dei rifiuti, i giardini e i parchi curati e sicuri, le attrezzature e l’arredo urbano integri e funzionanti, l’illuminazione pubblica affidabile. L’insieme di questi interventi realizza una elevata qualità urbana, che consente alle persone e alle famiglie di riappropriarsi degli spazi pubblici. La qualità urbana favorisce aggregazioni positive ed è il naturale antidoto al degrado sociale. Una città curata e’ anche una città più sicura perché favorisce il protagonismo dei cittadini, attira investimenti, genera sviluppo economico e sociale, incrementa il benessere”.
E’ intervenuto poi Il candidato sindaco Alessandro Portesani: “Ho deciso di impegnarmi politicamente e di accettare la sfida della candidatura a sindaco perché amo la mia città. La amo perché mi ha offerto una serie di opportunità, che mi hanno permesso di essere oggi ciò che sono. L’amministrazione Virgilio-Galimberti ha privato la città di una visione di sè nel futuro, della consapevolezza di essere il capoluogo generoso della provincia. Le Amministrazioni di sinistra hanno deturpato la bellezza di Cremona, non prendendosene cura.
Cremona è “la casa dei cremonesi” e in questi anni ha avuto i peggiori custodi possibili. Dovevano essere al servizio dei cittadini cremonesi, invece hanno fatto sempre ciò che hanno voluto loro, non curandosi di ascoltare, coinvolgere, dar retta ai cittadini, ai padroni di casa, che gli dicevano che non stavano lavorando bene. Tocca a noi ritornare a prendercene cura, tocca a noi ripensarla facendola tornare una dimora accogliente per chi ci vive, lavora, produce, commercia, fa cultura, per chi la visita da turista o per lavoro. Tocca a noi fare in modo che i cittadini cremonesi si riapproprino della loro casa, mandando via chi l’ha così mal governata in questi anni. Molti di voi vengono dalla società civile. Sapete bene che io stesso sono un candidato civico. Sono convito che il nostro apporto, a fianco a quello dei partiti, sarà fondamentale per ridare a Cremona una nuova visione di sé. Dirò di più, sapremo essere incisivi nella campagna elettorale e vinceremo le elezioni, proprio se sapremo far emergere e dare valore alla linfa civica presente in tutte le liste della nostra coalizione. Perché grazie ai diversi sguardi, alle competenze, alle esperienze di chi viene dalla società, dalla vita reale, potremo formulare una proposta politica concreta, chiara, vicina ai bisogni dei cittadini. E i nostri candidati più esperti politicamente aiuteranno noi civici ad utilizzare i giusti strumenti per governare la macchina amministrativa. La vittoria elettorale è vicina. Io ci credo. Io ne sono convinto. Sarò a tempo pieno, pienissimo, totale al vostro fianco durante tutta la campagna elettorale. Desidero insieme a voi incontrare tantissimi cittadini. Io e voi, insieme, dobbiamo far capire ai cremonesi che C’è solo un voto utile al cambiamento. È un voto alla coalizione di Centro-destra, un voto a Portesani sindaco. Solo così vince Cremona.”
Infine, Il senatore Maurizio Gasparri ha ripercorso alcuni passaggi salienti della storia di Forza Italia, nel solco dell’eredità politica lasciata dal presidente Berlusconi. Un’eredità che vive nell’impegno costante dei tanti cittadini che si riconoscono nella proposta cattolica e liberale. Ha espresso soddisfazione per l’apertura di Forza Italia agli altri partiti che si riconoscono nel Partito Popolare Europeo.
Ghidini ha quindi introdotto ciascuno dei candidati, che rappresentano il tessuto economico e sociale di Cremona. “La lista è costituita da 32 persone, di cui il 12 donne e 22 uomini. Diversi ambiti della società civile hanno trovato spazio nella lista: dal mondo delle professioni a quello imprenditoriale; dall’insegnamento ai ruoli più operativi del mondo del lavoro. E stato dato spazio anche alla rappresentanza dei giovani di età compresa tra i 25 e i 32 anni.
Il disimpegno non è la prerogativa di chi ha a cuore la propria città, e chi ha deciso di mettersi in gioco lo ha fatto portando le proprie esperienze umane e professionali”.