Si è conclusa oggi in presenza l’edizione 2021 delle Fiere Zootecniche Internazionali, che confermano Cremona come una delle principali capitali mondiali per il settore.
- Molti gli spunti tecnici, scientifici e strategici emersi durante la tre-giorni: dalle opportunità del Green Deal europeo alle potenzialità dei mercati esteri, passando per le prove in campo dei giganti dell’agricoltura;
- Delegazioni di operatori da 14 Paesi per incontrare le imprese italiane e sviluppare nuovo business;
- 475 capi iscritti in mostra per l’unica mostra zootecnica internazionale a livello europeo del 2021; vince Cremona International Dairy Show 2021 Castelverde Defiant Gorgeous di Castelverde Marcello Ladina;
- Supreme Champion Manze a FG APPLESTAR, M.E: Medal farm Ladina – Cremona, Supreme Champion Vacche a Bruf del Primero Selly di Tjr Portea Società agricola S.S. Anzola D’Ossola (VB);
- Gli allevatori: ‘A Cremona per rilanciare con forza il comparto agricolo e zootecnico.’
Sono stati giorni intensi a Cremona, ed era palpabile l’entusiasmo degli operatori per poter tornare finalmente a toccare con mano le novità tecniche, le tecnologie, e naturalmente gli animali delle Fiere Zootecniche, un evento che da76 anni è a fianco degli allevatori italiani. ‘Non è stato facile, in una situazione ancora limitante per gli spostamenti internazionali, riuscire ad organizzare un evento di questa portata – ha sottolineato Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere – ma volevamo dare un segnale forte a tutto il settore: Cremona è uno degli snodi cruciali dell’agro-zootecnia mondiale. E la risposta entusiastica delle imprese e degli allevatori ci conferma che abbiamo fatto un buon lavoro. Anche la presenza di tante istituzioni e rappresentanze politiche, il primis il ministro Patuanelli, ha confermato l’importanza del lavoro svolto. Tutto questo conferma che Cremona è il naturale polo per l’agrozootecnia, un hub della Pianura Padana.’
La centralità di Cremona come punto di incontro per la zootecnia internazionale è stato testimoniato anche dalla presenza estera, quest’anno tutt’altro che scontata: ben 14 le delegazioni da altrettanti Paesi che in questi giorni hanno visitato la manifestazione alla ricerca di nuovo business da sviluppare con le imprese italiane. ‘I tre giorni di fiera sono la punta dell’iceberg – aggiunge Massimo De Bellis, direttore della Fiera di Cremona – le attività che portiamo avanti per creare nuove opportunità sui mercati più promettenti per le aziende italiane dura tutto l’anno ed è frutto di relazioni iniziate anni fa, e si concretizzano in fiera con i matchmaking che organizziamo tra i nostri espositori e gli operatori internazionali.’
‘La collaborazione con CremonaFiere è importante perché offre molte opportunità per il nostro Paese – ha detto Humera Iqbal, ricercatrice e project manager di ACIAR Aik Sath Livestock Projects in Pakistan. – Il Pakistan è un Paese agricolo con un grande potenziale. Qui possiamo vedere e scoprire le innovazioni tecnologiche. Essere qui è un’opportunità preziosissima per noi, per vedere gli sviluppi del mercato agro-zootecnico italiano e trasferire conoscenza e saper fare.’
‘In questa fiera abbiamo avuto molti contatti con rappresentanti istituzionali e di settore e con business partners – ha aggiunto Nushat Qaiser, direttrice esclusiva e titolare di Usama Dairies, Pakistan – . Condividerò con gli stakeholder di settore la mia esperienza qui e ciò che ho potuto vedere e apprendere e porterò avanti i contatti instaurati affinché questa collaborazione possa rafforzarsi ulteriormente. Il modello agro-zootecnico italiano offre molte opportunità di crescita per gli allevatori pakistani. Ci sono molte similitudini tra Italia e Pakistan proprio per l’importanza che il settore zootecnico e la produzione del latte ricoprono nel sistema economico, tuttavia il Pakistan ha bisogno di tecnologia e innovazione per ottimizzare la produzione e l’immissione sul mercato, quell’innovazione tecnologica che possiamo vedere e conoscere qui in fiera. Spero quindi che la collaborazione tra i nostri Paesi possa proseguire e che le donne attive in agricoltura e zootecnia possano essere coinvolte e cogliere le opportunità di sviluppo per il nostro paese.’
E i visitatori della manifestazione sono stati senz’altro stimolati dalle numerose novità e innovazioni presenti in fiera: tra le altre, il vincitore della XXIII edizione del premio Targa Beltrami per l’innovazione in agricoltura C.D. Impianti Elettrici con il suo sistema Safecow, che ottimizza il tempo e il lavoro degli operatori di stalla, e al contempo incide positivamente sul benessere degli animali. Animali che erano presenti quest’anno a Cremona, con una mostra zootecnica internazionale di altissimo livello: 475 capi iscritti da 75 allevamenti italiani ed esteri.
Cremona International Dairy Show 2021 è stata vinta da Castelverde Defiant Gorgeous di Castelverde Marcello. Supreme Champion Manze a FG APPLESTAR, M.E: Medal farm Ladina – Cremona, Supreme Champion Vacche a Bruf del Primero Selly di Tjr Portea Società agricola S.S. Anzola D’Ossola (VB). Un evento, questo, attesissimo dagli allevatori, che per la prima volta quest’anno a livello europeo hanno potuto assistere dal vivo ad una mostra zootecnica di caratura internazionale. Tra questi, felicissimo, anche Giulio Federici, classe 1993, premiato come Giovane Allevatore dall’Anga, l’associazione dei giovani agricoltori che fa capo a Confagricoltura.
‘Uno dei punti di forza della nostra manifestazione – conclude il presidente Roberto Biloni – è la capacità di fare convergere e incontrare a Cremona settori e interessi diversificati, anche e soprattutto grazie ad un programma di eventi e di iniziative che affrontano tutti i temi più attuali dell’agricoltura, della zootecnia e dell’agroalimentare. Questo ci permette di essere un punto di incontro strategico, dove si sviluppano affari, ma che rappresenta anche una fucina di idee innovative. Cerchiamo inoltre di stimolare non solo i tecnici ma anche i consumatori, avvicinandoli alla filiera e facendogliela conoscere e toccare con mano: anche questa è una strada importante da percorrere per valorizzare il grande lavoro delle imprese dell’agroalimentare italiano, perché la fiera è strumento di visione e condivisione di idee che quest’anno in particolare hanno sempre affrontato il tema della sostenibilità analizzando quanto l’agricoltura e l’allevamento sono cambiati, quanto stanno facendo e quanto faranno. La fiera è dunque a disposizione del comparto e dell’intera filiera dalla produzione alla trasformazione.’