La 79 ª edizione delle Fiere Zootecniche Internazionali hanno ospitato 200 espositori, oltre a 80 delegati provenienti da 20 Paesi, una rappresentazione dell’intera filiera lattiero casearia il tutto accompagnato da 70 eventi tecnico scientifici. Al centro innovazione e generazioni future oltre ad un confronto sul settore, dalla genetica alla sostenibilità ma anche mangimi, energie rinnovabili, attrezzature e servizi per l’allevamento e soprattutto la valorizzazione del latte italiano nel mercato globale. Si è inoltre svolta come di consueto l’asta zootecnica @CR sale e sono stati battuti 39 lotti per un totale di 167 mila euro.
“Anche quest’anno la fiera ha saputo riconfermare il suo ruolo centrale posizionandosi tra le quattro fiere principali al mondo dedicate alla vacca da latte, accanto alla Royal, al Madison e alla fiera Svizzera – dichiara Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere – un settore in continua crescita e proiettato verso le generazioni future e l’innovazione grazie a figure professionali sempre più specializzate cambiando così il ruolo dell’allevatore nel tessuto sociale ed economico. Questa è la fiera degli allevatori ma soprattutto creata grazie alla loro partecipazione attiva, rendendola così unica nel suo genere e soprattutto senza bandiere se non quelle dei paesi presenti, ma esclusivamente dedicata a loro: gli animali e il loro benessere che sono il cuore, l’economia e il futuro di numerose aziende”.
“Anche quest’anno, la crescita del 20% degli spazi espositivi, la soddisfazione dei partecipanti e dei visitatori – dichiara Massimo De Bellis, direttore di CremonaFiere – chiudono un’edizione, che nonostante le difficoltà sanitarie, ha saputo contraddistinguersi. Prospettive, nuove tecnologie, uno sguardo attento al benessere animale, condivisione e confronto queste le caratteristiche di una fiera che anno dopo anno riesce a fare la differenza”.
Numerosi giovani hanno preso parte ad un’edizione che ha saputo riconfermare il suo ruolo centrale sulla zootecnia. Immancabile il concorso On The Way to Cremona un progetto giunto alla terza edizione che ha coinvolto quasi 1400 giovani da tutta Italia che hanno preparato un progetto di innovazione di un’azienda agricola utilizzando le competenze acquisite durante i laboratori. Una commissione di valutazione, costituita all’interno del Comitato scientifico della Fiera – guidato per questa attività dal prof. Vincenzo Tabaglio, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – che seleziona i lavori più pregevoli e vengono poi premiati tutti ex equo come primi classificati e sono stati premiati dall’assessore di regione Lombardia all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi, si tratta dell’Istituto Raineri Marcora di Cortemaggiore (PC), l’Istituto Omnicomprensivo Bonsignori di Remedello (BS), l’Istituto Giordano Dell’Amore di Minoprio (Vertemate con Minoprio – Como) e l’Istituto Stanga di Cremona
Non solo incontri tecnico scientifici ma anche aspetti pratici come, ad esempio, il corso e dimostrazione di tosatura o il concorso di conduzione Next Generation, aperto a tutti i giovani che ha visto la partecipazione di 51 giovani iscritti dai 2 ai 30 anni e a decidere il vincitore per ogni categoria il giudice statunitense Jenny Thomas.
“Nonostante le limitazioni, dovute ad una situazione sanitaria non chiara fino a pochi giorni prima dell’apertura, che ha limitato l’accesso ai capi – spiega il Comitato Allevatori – questa edizione 2024 non ha rinunciato al ring e ai numerosi eventi organizzati in pochi giorni e ovviamente con gli animali. Al centro sicuramente i giovani con la gara di giudizio per gli Istituti agrari ma anche il corso di tosatura, la gara di conduzione e il workshop di valutazione morfologica. Questa è la nostra fiera per la quale prepariamo gli animali tutto l’anno e non potevano mancare ma soprattutto loro come noi, non abbiamo bandiere vogliamo solo rappresentare l’eccellenza del mondo zootecnico che a Cremona è sempre presente”.
È una donna, invece, ad aggiudicarsi la Targa Balestreri 2024, premiazione promossa dall’Associazione Nazionale Giovani allevatori (ANGA). A Chiara Ortolani Quaini il riconoscimento per “la particolare attenzione verso tutto ciò che riguarda la sanità della mammella delle vacche in lattazione e attraverso l’uso del sistema Q-SCOUT per l’asciutta selettiva”. Rilevante il nuovo progetto di robotizzazione della mungitura per il miglioramento del benessere animale e delle performance della stalla. Inoltre, è stato realizzato uno studio con il CREA e l’università di Milano sull’accrescimento delle vitelle confrontando gli animali allevati in gabbia singola o in gabbia doppia. Infine, è stato avviato lo studio per la realizzazione di un biometano aziendale”.
In occasione delle fiere zootecniche internazionali è stata consegnata inoltre la Targa Beltrami, un riconoscimento dedicato alle imprese e ai ricercatori che si distinguono per innovazione nei macchinari, metodi di lavoro e processi. L’obiettivo è promuovere una cultura dell’innovazione che valorizzi l’efficienza e la sostenibilità ambientale. Per l’edizione 2024 si aggiudica il primo premio l’azienda TDM Total Dairy Management per AFIMILK SYNERGY l’innovazione nella mungitura. Secondo premio ex aequo all’azienda Arienti & C. srl per l’innovazione nell’attuare concrete misure e strategie di risparmio idrico senza negare la massima attenzione al benessere termico della bovina nel periodo estivo. Sempre al secondo posto ex aequo la CMP Impianti srl per Smart Storm un’innovazione per le strategie volte a tutelare il benessere termico della bovina nel periodo estivo nei sistemi di mungitura automatizzata.
Infine, sempre nel contesto della Targa Beltrami, una Menzione di Merito al team di studenti della Laurea Magistrale in Zootecnia Sostenibile e di Precisione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.