Riceviamo e pubblichiamo la seguente precisazione da Ada Ferrari in merito all’articolo firmato da Stefano Araldi e al suo successivo editoriale.
Benché in merito avessi già chiarito, mi trovo nella spiacevole necessità di ricordare a chi desidera esprimere solidarietà o rilievi polemici a Stefano Araldi di postarli in calce al suo articolo e non al mio editoriale che si limita a considerazioni generali né ha titolo o interesse a inoltrarsi nello specifico di un contenzioso i cui termini restano ovviamente noti solo ai diretti interessati.
Ada Ferrari