Alla soglia delle mille firme, per la precisione 999, si è fermata la raccolta della petizione a favore del mantenimento a fini ambientali della destinazione del risarcimento per danni ambientali di 2,4 milioni di euro versato dalla società petrolifera Tamoil per il disastro causato dalla contaminazione da idrocarburi provocato dalla raffineria di Cremona nelle aree circostanti l’impianto. Gli autografi sono stati depositati oggi. La raccolta firme era cominciata il mese scorso e aveva subito riscontrato una massiccia adesione. La finalità di spesa di quella somma è sancita da una delibera consiliare, che però il presidente del Consiglio comunale Luciano Pizzetti intende modificare. E’ sua volontà spendere quella somma per riqualificare i giardini pubblici, ma questa modifica della destinazione d’uso di quel risarcimento si scontra contro il parere contrario, pur con qualche distinguo, di tutte le forze politiche d’opposizione in Consiglio comunale. La petizione è sottoscritta da Gino Ruggeri, motore dell’inziativa giudiziaria che ha visto Tamoil condannata per disastro ambientale, il segretario del Partito radicale di Cremona Sergio Ravelli e, a seguire, tutti gli esponenti dei partiti che in Consiglio comunale sono in minoranza quali Alessandro Portesani (Novità a Cremona), Jane Alquati (Lega), Andrea Carassai, Carlo Malvezzi e Luca Ghidini (Forza Italia), Marco Olzi (Fratelli d’Italia), Paola Tacchini M5s e CCM.
Una risposta
La minoranza della minoranza… insomma. Ma che vuoi che gliene importi?