“La sinistra ha individuato 5 parole, sufficienti per tratteggiare il loro approccio astratto e inconcludente. Noi alle parole preferiamo i fatti. Intendiamo concentrarci su 5 grandi obiettivi strategici che dicono chiaramente quale sarà il motto della nuova Amministrazione di centrodestra: lavorare, lavorare e lavorare. Siamo convinti che, con il sostegno determinante di Regione Lombardia, sapremo fare cose buone per i cremonesi e ridare dignità e linfa a Cremona”. Lo ha detto oggi Alessandro Portesani candidato del centrodestra alle prossime elezioni amministrative nel corso del punto stampa con il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana.
“Primo obiettivo: infrastrutture e collegamenti. Abbiamo bisogno di collegamenti più affidabili con Milano e più veloci con Mantova. È certamente positivo che siano partiti i lavori relativi al primo lotto del raddoppio della linea ferroviaria Mantova – Codogno i tempi sono lunghi e la pazienza dei nostri pendolari è messa a dura prova. Ho chiesto a Fontana – ha spiegato Portesani – di trattare con RFI affinché vengano attivate tutte le più moderne tecnologie di gestione dei cantieri per ridurre i tempi di realizzazione. Conosciamo la sua volontà di realizzare l’autostrada Cremona-Mantova. Questo obiettivo è pienamente condiviso da tutta la coalizione di centrodestra. La Regione deve mettere in campo tutto il suo peso per risolvere in via extra giudiziaria il contenzioso tra Aria e Stradivaria. Ci interessa anche il raddoppio della Paullese nel tratto Cremona – Spino d’Adda. Con la prossima Amministrazione provinciale ci impegniamo a redigere uno studio di fattibilità per il raddoppio della Paullese. Chiediamo infine un’attenzione particolare per i ponti sul fiume Po che ci consentono di collegarci con l’Emilia-Romagna e con il resto del Paese”.
“Secondo obiettivo: il primato della persona nell’integrazione dei servizi sociali e sanitari: più medicina territoriale e più case di comunità a Cremona. La scelta di Regione Lombardia di realizzare un nuovo ospedale funzionale e tecnologicamente avanzato nasce dall’esigenza di adeguare il nostro sistema sanitario ai crescenti e diversificati bisogni di cura. Desideriamo che il personale medico e sanitario possa operare in un luogo accogliente e funzionale. Ho chiesto al presidente Fontana di porsi comunque in ascolto di tutti quei cittadini che hanno dato sostegno al comitato per la salvaguardia del vecchio nosocomio”, ha sottolineato con forza Portesani.
Sul nuovo ospedale Portesani ha introdotto il tema della ristrutturazione del Maggiore sostenuta dal Movimento per la riqualificazione dell’ospedale maggiore che ha raccolto oltre seimila firme. Fontana s’è detto disponibile a incontrare i rappresentanti del Movimento, ma ha difeso il progetto nulla del nuovo ospedale sostenendo che costerà meno della ristrutturazione del vecchio e che creerà meno disagi agli utenti.
“Dobbiamo accelerare nell’azione di integrazione tra il sistema sanitario e quello sociale. Specialmente nelle persone più anziane, i bisogni sanitari si accompagnano a bisogni sociali. Serve una risposta integrata, servizi personalizzati, più medici e operatori sociali sul territorio. Cremona oggi ha una sola Casa di Comunità: troppo poco per una città di oltre 70.000 abitanti. Chiediamo di aumentare il numero e la capacità ricettiva di questi luoghi di cura, realizzando almeno altre due Case di Comunità e un altro Ospedale di Comunità”, ha detto ancora il candidato del centrodestra.
“Terzo obiettivo: CremonaFiere è asset strategico per lo sviluppo economico di Cremona e del sud Lombardia. CremonaFiere ha iniziato proficuamente un percorso di ampliamento del calendario e coinvolgimento del territorio. L’attuale portafoglio di manifestazioni è costituito da 43 eventi di cui 3 internazionali. CremonaFiere caldeggia una collaborazione ancora più forte con Regione Lombardia proponendo due filoni di intervento: il primo per il sostegno della proposta fieristica e il secondo infrastrutturale e sinergico. CremonaFiere potrebbe dotarsi di una struttura modulare (schermi ledwall, impianto audio/video, pareti insonorizzate modulari e sedute) che possa essere fruibile per ospitare convegni ed eventi aziendali con una capienza dalle 1.000 alle 3.000 presenze”.
“Quarto obiettivo: incentivare l’attività formativa nei percorsi universitari e professionali. Per rispondere in modo più puntuale alle richieste delle imprese e del mondo economico, è necessario integrare la proposta dell’istruzione superiore dando spazio ai percorsi di formazione professionale (Cfp della città) all’interno delle attività di orientamento scolastico. Relativamente ai percorsi post-diploma, la nuova giunta dovrà porre le basi non solo per la promozione della formazione universitaria, ma anche dei corsi ITS già presenti in città (meccatronica). Per dare maggiore rappresentatività al fabbisogno formativo delle imprese cremonesi, intendiamo avviare un processo di avvicinamento degli interlocutori necessari per la governance di una nuova Fondazione ITS per il settore agrifood”.
“Quinto obiettivo: lo sport fattore positivo di crescita e di educazione. L’impiantistica sportiva. Avremmo bisogno di nuove palestre e nuovi impianti, ma certamente abbiamo bisogno di adeguare e ammodernare le strutture esistenti ma datate. Inoltre, è necessario aprire un confronto serio sull’attuale palazzetto dello sport di Cremona che è stato realizzato 42 anni fa e ha bisogno di una pesante operazione di restyling se non addirittura di essere ricostruito. Saranno i tecnici a dirci quale sarà la soluzione migliore, ma il nostro desiderio è valutare seriamente la possibilità di realizzarne uno nuovo. Ho chiesto a Fontana di esserci a fianco per sostenerci anche in questo obiettivo strategico”.
“Ho ringraziato il presidente della Regione – conclude Portesani – per l’appoggio che ha dimostrato alla mia candidatura che è perfettamente in linea con gli obiettivi che Regione si è posta”.
6 risposte
E che cosa ci si aspettava da Portesani, che facesse il miracolo e potesse opporsi all’arroganza di Fontana? Lui che è appena arrivato? Lui che è stato buttato nella mischia da un centrodestra che non ha saputo esprimere un suo candidato, pur con FdI apparentemente inattaccabile! E la Lega in picchiata detta legge e impone le sue regole. Fontana ha tradito noi e smentisce se stesso. Rassicura per non avere ulteriori rotture di scatole. Ventura tace e intasca il suo stipendio senza fare valere il suo peso. Ognuno pensa ai fatti suoi. Che disastro!
Bla, bla, blu.
Tutto deciso, da destra a sinistra, da sinistra a destra. Tutti d’accordo per fottere i cittadini e farci un pacco di soldi. Chi investirà nell’ attuale ospedale nei prossimi dieci anni, sapendo che dovrà essere demolito? Cosa conterrà il nuovo ospedale, pronto, a Dio piacendo, tra una decina di anni? Dieci anni per la medicina moderna rappresentano un secolo e nel frattempo la sanità privata ci aspetta a braccia aperte. Quello che serve davvero è un’associazione privata, altro che candidati sindaci.
A Fontana non è mai interessato nulla di Cremona e continua a dimostrare che è così! Anche in regione aveva promesso di “concedere” un assessore cremonese e non è arrivato. Per non ricordare della garanzia che Cremona sarebbe stata sede di un DEA di secondo livello: ospedale da mille e una notte ma DEA scomparso dai discorsi ( in questo è andata così anche con il ” nostro” ex parlamentare Luciano Pizzetti ). Della serie “Non rompete, che contate meno di zero”. Dall’alto del suo potere Fontana appoggia la candidatura di Portesani, ma va avanti per la sua strada. Almeno questa è l’impressione.
Il Governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana incontrando oggi il candidato sindaco per il centrodestra Alessandro Portesani ha fatto una dichiarazione molto impegnativa e sicuramente da verificare: La costruzione di un nuovo Ospedale a Cremona costerà per la comunità cremonese e lombarda meno della riqualificazione/ristrutturazione del “vecchio” Ospedale di Cremona.
Da sempre è stato dichiarato dagli attuali e precedenti responsabili dell’Asst, e dal responsabile della procedura di attuazione del nuovo Ospedale arch. Bracchi, che il costo della nuova struttura sarà di 315 milioni di euro (senza contare altre rilevanti spese necessarie per la manutenzione dell’attuale Ospedale durante gli anni di costruzione del nuovo edificio) mentre la ristrutturazione dell’attuale Ospedale ammonterebbe a 195 milioni di euro.
Non mi pare, che con questi numeri, si possa dire che costruendo un nuovo Ospedale si spenderebbero meno soldi.
Anche il disagio “subito” dai pazienti e dagli operatori sanitari certamente sarà diverso nel caso della costruzione del nuovo Ospedale o nel caso della ristrutturazione dell’attuale Ospedale…. non abbiamo elementi sufficienti per fare una oggettivo confronto. Ci aspettiamo che tutti i cittadini vengano finalmente informati sia sui costi, con un oggettivo confronto fra le due ipotesi, sia nella più complessa valutazione tra i tempi di attuazione tra il costruire il nuovo e ristrutturare il vecchio, e i disagi arrecati a tutta l’Asst cremonese, in particolare alla città di Cremona.
Enrico Gnocchi dimentica ancora una volta quello che dentro il Movimento dalla sottoscritta è sempre stato sostenuto ma censurato mille volte come indicibile: il nuovo ospedale è solo un assist alla Sanità privata che è la nuova frontiera del capitalismo finanziario nostrano e non ( vedi le recenti dichiarazioni di De Benedetti circa le strategie di investimento in Italia sue e di Stellantis a guida Elkann e, insieme, la campagna acquisti da parte delle compagnie assicuratrici di ospedali e centri medici in Lombardia). Il vero problema è che il nuovo ospedale nasce per scaricare su un territorio sguarnito di strutture (tutto il casalasco e il cremonese che contano 200 mila residenti) volumi importanti di assistenza e cura cui risponderà il sistema privato puro, quello a pagamento, perchè mancano all’appello (o meglio si è scelto di far mancare per aprire praterie al galoppo dell’ imprenditoria privata ) non solo i soldi (pubblici) per il nuovo ospedale ma anche quelli per le strutture territoriali. A fronte di tutto ciò l’auspicio “Ci aspettiamo che tutti i cittadini vengano finalmente informati sui costi…. i tempi di attuazione tra il costruire il nuovo e ristrutturare il vecchio, e i disagi arrecati a tutta l’ Asst cremonese e alla città di Cremona” è un programma di minima, direi (come ho sempre detto e per questo sono stata messa all’angolo) che è guardare il dito e dimenticare la luna. Io continuo a ‘lavorare’ non solo perchè i cittadini sappiano quali diritti si stiano loro negando ma anche e soprattutto per limitare il danno e fermare la deriva, lo scempio del SSN.