Tanto tuonò, che piovve. Questo disgraziato commentatore, in tempi non sospetti, aveva annunciato che l’inchiesta dei Pm di Bergamo avrebbe potuto abbattersi con clamore su Regione Lombardia. Aveva inviato un messaggio ai naviganti lombardi che qualcosa sarebbe andato storto e che tutto ciò sarebbe poi finito a discapito della gestione ‘serena’ della salute pubblica. Ma nulla poté contro il silenziatore imposto da chi ‘move il cielo e le altre stelle’ impegnato a mantenere integro il fragile equilibrio dei partiti del centrodestra regionale e le relative poltrone di potere.
Ora che il bubbone è scoppiato, con fragore, si recrimina. Già. Ma ci si poteva pensare prima. Anche perché qui non siamo di fronte solamente a un processo penale alle singole persone (se la vedranno loro con i giudici) ma si è davanti a un momento epocale di riforma del sistema sanitario della Lombardia. Ed per questo che sarebbe servito un periodo tranquillo. Possibilmente senza conflittualità con il Governo, come, invece, fu quello del covid.
Attenti all’ascolto dei territori, ma soprattutto delle persone che lavorano in questo delicatissimo settore per la vita della comunità. Ora diventa una missione complicata. E’ stata tolta la necessaria serenità all’istituzione che sarà impegnata a duellare nelle aule giudiziarie e, ancor peggio, in quelle politiche.
E non è finita qui. Il primo di aprile è iscritta al ruolo della Corte d’Appello di Milano l’udienza per la pasticciata vicenda dei ‘camici’. Se anche quella dovesse volgere al peggio con un rinvio a giudizio per i vertici della Regione, la frittata sarebbe completata con due processi probabilmente in corso, per tutta la legislatura, proprio sulla gestione della sanità.
Peggio di così!!!!
Ghino di Tacco
7 risposte
Soffro di dolori alla schiena da tempo. Mi è stato suggerito di rivolgermi ad un luminare di una nota clinica di Milano; ho telefonato per un appuntamento. Ecco la risposta: costo 400 euro anticipati possibilmente in contanti. La mia risposta è stata grazie preferisco la piscina. Evviva la sanità pubblica!
Film già visto…quando non si può battere il cavallo si batte la sella e la magistratura, come al solito, la fa da padrona. I politici non fanno più politica…non ci sono idee e allora la magistratura interviene e fa ciò che non fanno più certi partiti. Che vergogna…
L’art 32 della Legge 833/78 stabilisce che in caso di emergenza sanitaria i provvedimenti d’urgenza sono in carico al presidente della Regione se il territorio interessato riguarda più parti della stessa e del sindaco (quale autorità sanitaria locale) se il territorio riguarda il solo Comune. Non capisco perché Cremona che in rapporto alla popolazione forse era messa peggio di Bergamo sia stata esclusa, almeno pare, da indagine analoga. Non bisogna usare lo stesso metro?
Bella domanda.
E non dubito che lei si auguri che tutto ” volga al peggio”. Circa i coindagati Conte e Speranza mantiene invece il riserbo imposto dal garantismo. Dimostrazione scientificamente perfetta di come in politica i rancori più tenaci e cruenti non siano verso gli avversari ma verso gli ex compagni di scuderia. Triste. Sì, lo so che a pensar male si fa peccato….il guaio è che quasi sempre si indovina
Un’eventuale condanna di Speranza o di Conte non avrebbe ripercussioni a livello regionale e locale. Ne avrebbe invece ia condanna di Fontana. Comporterebbe la paralisi dell’attività amministrativa dato che si dovrebbe tornare alle urne. Bastava che la Lega e il centrodestra scegliessero un altro candidato alla presidenza per sfuggire a questa spada di Damocle. Tanto più che la giunta regionale uscente non ha certo brillato.
E per Fontana c’è anche la grana dei camici, dove è stato prosciolto, ma la procura ha fatto ricorso.