Consegue ‘magna cum laude’ un master in Affari Europei a SciencesPo Paris con una specializzazione in politiche digitali dopo essersi laureato in Studi Europei all’Università di Maastricht. Nel discutere la tesi alla prestigiosa scuola superiore francese ricorda l’importanza che il liceo delle scienze umane Sofonisba Anguissola ha avuto nella sua formazione. Lo studente che ha riconosciuto il ruolo svolto dall’istituto di via Palestro nel suo percorso scolastico è il cremonese Francesco Vogelezang. E’ figlio dell’osteopata Raimond e dell’insegnante Germana Bertuccioli. ‘Ho voluto riconoscere in un contesto ufficiale l’importanza che l’Anguissola ha avuto nel mio percorso formativo – spiega – per l’impostazione multidisciplinare che mi ha dato. Tra le materie di studio ci sono sociologia, antropologia, diritto e mercati europei che ho ritrovato a Maastricht e poi a Parigi. Il metodo di studio appreso all’Anguissola mi è tornato utile con tutte le materie’.
Terminato il percorso di studi prima nella città olandese, poi nella capitale francese, Francesco ha trovato subito lavoro ad Amsterdam come analista in Open Future, un ‘think tank’, cioè un serbatoio di pensiero. E’ un gruppo di persone che studia le leggi europee e propone emendamenti. In questo istituto di ricerca, Francesco è impegnato sul versante della protezione dei dati personali e della loro governance, L’obiettivo è avere un’ampia condivisione di dati con finalità pubblica e sociale per rompere il monopolio privato.
La tesi di laurea magistrale di Francesco Vogelezang è stata incentrata sul ruolo che i social media, segnatamente Facebook, hanno nell’orientamento al voto dei partiti tradizionali e di quelli populisti. L’indagine si è estesa a 202 formazioni politiche presenti in 24 Paesi. In base a un algoritmo, Vogelezang ha creato un modello matematico e dall’elaborazione dei dati raccolti è risultato che al contrario di quanto comunemente si pensa, l’utilizzo di Facebook in campagna elettorale non avvantaggia i partiti populisti rispetto a quelli tradizionali. ‘L’idea di svolgere questa ricerca è nata per caso – spiega Francesco -. Non è stato facile né immediato metterla in pratica perché nessuno sa quali sono i componenti esatti dell’algoritmo di Facebook. E’ noto che viene modificato continuamente e che ha tre elementi di base: affinità tra creatore del post e visualizzatore; popolarità (numero di interazioni ,tipo like e commenti); velocita di condivisione’.
Ad Amsterdam Francesco coltiva nel tempo libero la passione che lo accompagna da quando calpestava i green del Golf Club Il Torrazzo. Gioca nel campo a 9 buche a otto chilometri da casa che raggiunge in bicicletta, spesso sotto la pioggia. Ma questo è uno dei due handicap aggiuntivi a quello di gioco, peraltro molto basso. L’altro è la lingua paterna, l’olandese, che studia online anche se parlando inglese nel suo gruppo di lavoro e nei contatti quotidiani potrebbe farne a meno. Se papà Raimond l’avesse cresciuto bilingue gli avrebbe evitato questa fatica. Ma Francesco ama le sfide e non sarà una lingua ostica ma affascinante a costringerlo ad arrendersi.
Vittoriano Zanolli