«Vuoi acquistare un’auto usato da quest’uomo?». Era il 1960, il democratico John Kennedy e il repubblicano Richard Nixon si fronteggiavano per la presidenza degli Usa. La domanda «Would you buy a used car from this man?», affiancata alla foto del candidato repubblicano appariva su un poster utilizzato dai democratici per sostenere il proprio candidato. Il manifesto è entrato nella storia delle campagne elettorali. A Cremona, avrà lo stesso destino quello del Tour dei Patrioti, appuntamento organizzato da Fratelli d’Italia.
L’annuncio è stato modificato tre volte e tutte e le tre versioni sono state diffuse e viste dai cittadini. Uno strike strepitoso che ha abbattuto tutti i birilli di una buona, chiara e ed efficace informazione. Degno di Tafazzi e Fantozzi avrebbe fatto meglio.
Con questa performance Cremona è diventata capitale di insipienza in comunicazione elettorale e può brindare. Altro titolo in bacheca, vicino ai trofei di capitale del latte e dell’inquinamento da polveri sottili. Cin cin. In alto i calici.
Sui tre manifesti circolati, non compare nessuna domanda ma, dopo l’ultima versione, l’elettore sconcertato un interrogativo se lo potrebbe porre. Un interrogativo diverso dall’acquisto di una macchina usati dai Patrioti. Più semplice, ma allo stesso tempo più problematica: «Ma per quale motivo dovrei votare un partito che non riesce a propagandare un incontro elettorale in piazza con i propri candidati?» Un partito con un caos comunicativo da arca di Noè, con Cremona che probabilmente non parla con Milano, quali certezze trasmette su questioni essenziali per la vita dei cittadini e della sbandierata Patria? Fine della premessa.
Adesso il riassunto delle tre puntate. Come nelle serie televisive, ma nulla da spartire con House of Cards, quella che racconta gli intrighi della politica. Molto da condividere con i documentari del gioco delle tre carte. Dove sta quella buona?
Prima puntata.
Alcuni giorni fa Fratelli d’Italia annuncia a caratteri cubitali che venerdì 9 settembre alle 18, in piazza Cittanova a Cremona ci saranno: Stefano Allegri, presidente di Confindustria Cremona, Roberto Biloni, presidente di CremonaFiere, Riccardo Crotti, presidente Libera agricoltori. Candidati al parlamento dello stesso tour operator: Daniela Santanchè, Renato Ancorotti, Stefano Foggetti. Modera Marco Bencivenga, direttore del quotidiano
La provincia. Il manifesto instilla il dubbio che Associazione industriali, Libera agricoltori, CremonaFiere e La Provincia, di proprietà della Libera, siano sostenitori di Giorgia Meloni. Nulla degno di riprovazione, se non fosse che le associazioni rappresentano i soci, i quali potrebbero dissentire da questa scelta. Contraddizione palese per l’Associazione industriali. Se infatti il socio Ancorotti è di Fratelli d’Italia, Giorgio Pagliari, anche lui socio di Confindustria, è candidato nelle liste Pd.
Seconda puntata.
Il tempo necessario per informare la città del Tour e fare incazzare alcuni soci delle due associazioni coinvolte e altri di CremonaFiere e in tempo record viene reso pubblico un nuovo volantino. Stessa grafica, riveduto e corretto il testo. Il Tour dei Patrioti, scompare. Invariati i protagonisti e la paternità dell’iniziativa: Fratelli d’Italia.
Terza puntata.
Oggi a pagina 11 de La Provincia, con la dicitura messaggio elettorale, compare una pubblicità, molto visibile, con l’annuncio del trionfale ritorno dei Patrioti. Grafica fotocopia delle precedenti. Tour dei Patrioti piazzato in alto, stile prima versione. Scompaiono Allegri, Biloni, Crotti e il moderatore Bencivenga. Al loro posto, Ignazio La Russa, figura storica di Fratelli d’Italia. Restano Santanchè e Foggetti.
Cassato, anche Ancorotti, punta di diamante dei canditati cremonesi del partito della Meloni. Degradato, il suo nome si è volatilizzato. Al suo posto il generico e anonimo gruppo definito dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre, dicitura che, in carattere mignon, compare sotto Foggetti.
Dopo la premessa e la storia, le domande.
Perché è stato tolto Ancorotti ed è rimasto Foggetti?
Perché Allegri, Biloni, Crotti e Bencivenga sono stati cancellati?
Cosa ne pensano i soci di Liberà agricoltori, dell’Associazione industriali e di CremonaFiere?
Per ora solo Unione Popolare ha commentato il pasticcio. Cosa dicono Pd e gli altri concorrenti in corsa per Roma? Inviteranno anche loro le associazioni di industriali e agricoltori ad una manifestazione pubblicizzata con il simbolo del proprio partito?
Sia concessa una domanda frivola. Perché tour? Un termine straniero. Che Patrioti sono?
Comunque vada alla fine dell’incontro ci sarà un buffet e un concerto. Panem et circenses. Funziona sempre. E la diavolo le pippe mentali. La coerenza e la logica non sono una priorità in politica. In campagna elettorale ancora meno.
Prima di domani alle 18 ci sarà una quarta puntata? Bella domanda.
Antonio Grassi
Una risposta
A quanto pare qui nessuno sa quello che vuole, o meglio , lo sanno benissimo :
Un posto in parlamento ben retribuito e senza nessuno che tiene conto di quello che hai fatto. a riprova che i fardelli di ‘ndrangheta veleggiano nei sondaggi. Solamente in un paese di lobotomizzati potrebbe succedere una cosa del genere.
Mi viene il dubbio che siamo messi male.