Furbetti del vaccino, 18 denunce nel Torinese

13 Marzo 2021

I furbetti dei vaccini  anti Covid si moltiplicano di giorno in giorno.  Gli organi di stampa, tra cui il giornale La Stampa e TorinoToday, oggi hanno dato notizia che si sono completate le indagini da parte dei carabinieri del Nas di Torino e i loro colleghi di Casalborgone sulla Rsa della fondazione Rippa Peracca di corso Luciano Beltramo 7, a Casalborgone, in provincia di Torino. L’inchiesta è sfociata nella denuncia di 21 persone per indebita vaccinazione. Tra questi, il parroco di Casalborgone, in qualità anche di presidente della Fondazione della Rsa, il direttore della comunità e la direttrice della struttura.

Secondo l’accusa, i tre avrebbero consentito, tramite raggiri, di sottoporre al vaccino non solo gli ospiti e il personale sanitario in servizio, ma anche persone totalmente estranee. In totale sarebbero 18 le vaccinazioni indebite.

In alcuni casi, i vaccinati hanno spiegato, per giustificarsi, di essere iscritti a un’associazione di volontariato locale attiva all’interno della stessa Rsa e, per questo motivo, di avere diritto all’inoculazione delle due dosi.

Peccato che i carabinieri abbiano accertato come, in virtù delle disposizioni vigenti sulle misure di contrasto e contenimento dell’emergenza epidemiologica, l’accesso a queste associazioni fosse stato inibito già da più di un anno.

Non solo. In altri casi, a ricevere il vaccino sono stati parenti dei dirigenti della struttura, dirigenti ora in pensione o semplici concittadini che potevano vantare una conoscenza diretta con i responsabili.

Sempre in tema di vaccini, ha destato scalpore il servizio delle Iene, andato in onda ieri sera su Italia 1, che ha messo in luce la scandalosa prassi di gettare nei rifiuti le dosi del vaccino AstraZeneca che non vengono inoculate perché gli aventi diritto alla vaccinazione non si presentano all’appuntamento. Il fatto è accaduto a Firenze, Le Iene hanno intervistato il sindaco Dario Nardella che si è detto all’oscuro di tutto ma che ha espresso la volontà di fare chiarezza. L’alternativa all’eliminazione del farmaco inutilizzato a Firenze è la somministrazione a parenti e amici.

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