Un gemellaggio tra il Museo del Violino e il Museo Chi-Mei è la proposta nata in occasione della visita a Cremona,di Riccardo Tsan Nan Lin, console generale di Taiwan in Italia. Si consolida, nel segno della liuteria, il rapporto tra Cremona e il Paese asiatico. Il Museo Chi-Mei, a Tainan, nel sud del Paese, ospita, infatti, una importantissima collezione di strumenti ad arco nata dalla passione del fondatore del gruppo industriale, Wen-Long Shi. Alcuni sono già stati esposti a Cremona in occasione di mostre monografiche sin dall’inizio degli anni duemila, mentre 22 “pezzi unici” di scuola italiana del diciassettesimo e diciottesimo secolo sono stati presentati nella mostra Bottega Italiana, nel settembre 2013, all’apertura del Museo del Violino.
È stato Andrea Virgilio, nella doppia veste di sindaco e presidente del Museo, ad accogliere e condividere l’idea di dare continuità e vigore a questa collaborazione. “Gli strumenti della collezione Chi-Mei – ha quindi spiegato con maggior dettaglio Virginia Villa, direttore generale del Museo – potrebbero sia essere temporaneamente esposti, per periodi prolungati, a Palazzo dell’Arte, sia diventare protagonisti di concerti in Auditorium Giovanni Arvedi”. Il breve recital solistico di Aurelia Macovei e del violino Antonio Stradivari Vesuvio 1727 delle collezioni civiche ha, infatti, concluso il momento istituzionale ed è stato particolarmente apprezzato dal diplomatico.
Ugualmente il Paese asiatico potrebbe ospitare rassegne legate a Cremona e al patrimonio culturale legato alla liuteria storica e contemporanea. Entrambe le proposte sono state valutate con particolare favore anche dai consiglieri regionali Marcello Ventura e Ivan Rota, invitati all’incontro.
“Oggi – ha osservato il Sindaco al termine dell’incontro e della vista alle sale espositive – è un giorno importante per la nostra città e per il nostro Museo del Violino. Abbiamo l’onore di accogliere il Console Generale di Taiwan in Italia, un incontro che segna l’inizio di un nuovo dialogo culturale e istituzionale tra Cremona e Taiwan. La nostra città è da secoli un punto di riferimento mondiale per la liuteria, e la musica e i nostri violini ci offrono ogni giorno la possibilità di continuare ad aprirci al mondo, dando risonanza non soltanto alla tradizione millenaria del saper fare liutario cremonese ma valorizzando la nostra storia e la nostra identità, Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO. Taiwan può rappresentare una nuova porta d’accesso al resto dell’Asia, e tutto questo segna un’ulteriore tappa del percorso che abbiamo costruito negli anni. Quello di dare vita sempre più a nuove connessioni, che promuovano la nostra cultura e il nome di Cremona in uno scambio fra culture, popoli e istituzioni”.