Un appello pubblico per dire ‘no’ al progetto di un nuovo impianto di digestione anaerobica (biometano) in via Bosco è stato inviato al presidente della Provincia di Cremona, al Settore ambiente della Provincia, al sindaco del Comune di Cremona. Ecco il testo.
‘Il Comune di Gerre de’ Caprioli, i suoi residenti e tutte le persone che frequentano il nostro amato territorio si soppongono con forza al progetto, così come è stato presentato, di realizzazione di un impianto di digestione anaerobica (biometano) da realizzarsi in via Bosco. Da decenni questa porzione di territorio è deturpata da insediamenti industriali per la gestione dei rifiuti, realizzati contro la palese volontà popolare espressa in un referendum. E tutto ciò all’interno dei confini del parco del Po e del Morbasco che dovrebbe preservare la biodiversità e dovremmo tutelare con ogni nostra forza. Siamo preoccupati dai riflessi che questo impianto avrà su tutti noi, sanitari in primis: abbiamo ancora dati parziali legati allo Studio epidemiologico che comunque già dice che qui si muore di più e prima. Riflessi ambientali, riflessi sulle infrastrutture perché la rete stradale di Gerre e della parte sud di Cremona non può reggere un aumento del traffico pesante e agricolo. Questo impianto potrà gestire quasi 90mila tonnellate all’anno di rifiuti, circa 20mila in più dell’inceneritore e noi siamo stanchi di essere considerati la discarica della provincia di Cremona. Siamo vicini ai residenti di via Bosco, nostri compaesani naturalizzati da tempo e nostri co-parrocchiani che non meritano questo ennesimo schiaffo e il rischio di un concreto deprezzamento delle loro proprietà. Gli enti preposti al controllo prendano atto della crescente protesta e tutelino le persone e l’ambiente, non si pieghino ai falsi miti di chi parla di ecologismo dipingendo di verde i camini delle fabbriche, asserviti al denaro e a interessi provenienti da lontano. Se sarà necessario ricostruiremo Forte Apache. Ancora una volta!
Michel Marchi
sindaco di Gerre de’ Caprioli