In occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla dedicata alla sensibilizzazione sui disturbi alimentari, desideriamo rivolgere un appello alla società affinché ponga maggiormente attenzione su questi gravi problemi che colpiscono un numero sempre maggiore di individui, specialmente giovani.
I disturbi alimentari, quali anoressia nervosa, bulimia nervosa, e disturbi alimentari non specificati, rappresentano una sfida crescente per la salute mentale e il benessere delle persone. Sono disturbi complessi, influenzati da una serie di fattori biologici, psicologici e ambientali, che richiedono un approccio olistico per la prevenzione e il trattamento.
In questa Giornata del Fiocchetto Lilla, incoraggiamo la riflessione e l’azione, affinché si promuova una cultura del rispetto per il corpo e la mente, si contrastino gli stereotipi legati all’immagine corporea e si favorisca un dialogo aperto e privo di giudizio sui disturbi alimentari.
È essenziale che le persone affette da tali disturbi possano accedere a cure tempestive e appropriate, e che le risorse per la prevenzione e il sostegno siano messe a disposizione in modo accessibile e senza discriminazioni.
Invitiamo tutti a unirsi a noi in questo importante sforzo per promuovere la consapevolezza e la comprensione sui disturbi alimentari.
“Oggi più che mai – commenta il sindaco Fabio Bergamaschi – è fondamentale informarsi e ascoltare testimonianze di dolore, coraggio e speranza. Perché dietro ogni fiocco lilla c’è una storia di lotta e resilienza, una persona da comprendere e una vicenda umana da abbracciare e fare propria. Le testimonianze ci ricordano che i disturbi alimentari vanno oltre il cibo, toccando la salute mentale, l’autostima e le relazioni. Nessuno ne è immune. Tutti insieme, allora, possiamo creare una fitta rete di sostegno alle persone (soprattutto tante e tanti giovani) che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare. La consapevolezza collettiva è il primo passo. Parlarne è il primo passo. Oggi è l’occasione per mandare un pensiero per tutte le persone che soffrono di questo disturbo. Di vicinanza, ma anche di grande fiducia e speranza. Non siete sole!”.