E’ tinta d’azzurro la diciottesima tappa del Giro d’Italia partita da Rovereto e vinta da Alberto Bettiol che nel tratto finale è stato devastante e ha tagliato per primo il traguardo a Stradella. Dietro di lui si sono piazzati Consonni e Roche. Lontano il gruppo che è arrivato con oltre 20 minuti di ritardo. Ecco i nomi dei 23 in fuga quando la corsa entra a Piacenza: Andrea Vendrame (AG2R Citroën), Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix), Simon Pellaud, Andrii Ponomar, Natnael Tesfatsion (Androni-Sidermec), Samuele Battistella, Gorka Izagirre (Astana-PremierTech), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Simone Consonni (Cofidis), Rémi Cavagna (Deceuninck-QuickStep), Alberto Bettiol (EF-Nippo), Francesco Gavazzi, Samuele Rivi (EOLO-Kometa), Wesley Kreder (Intermarché-Wanty-Gobert), Patrick Bevin (Israel Start-Up Nation), Stefano Oldani (Lotto Soudal), Dario Cataldo (Movistar), Nikias Arndt, Nico Denz, Nicolas Roche (Team DSM), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Alessandro Covi, Diego Ulissi (UAE Team Emirates).
Negli ultimi 2 chilometri, Bettiol è lanciato verso la vittoria, il suo vantaggio su Roche e Ulissi è di 18”.
Il primo traguardo volante, quello di Cremona, è posto al chilometro 134. Il gruppo è a 11 minuti. Per la prima volta in questo Giro il caldo la fa da padrone e alcuni corridori ne potrebbero risentire. Anche perché quella di oggi con i suoi 231 chilometri è la tappa più lunga della Corsa Rosa. Il passaggio in piazza del Comune è stato spettacolare, come sempre quando il Giro transita per la piazza più bella d’Italia, tinta di rosa, affollata e festante.
In precedenza i 23 fuggitivi avevano portato a oltre 10′ il proprio vantaggio dal gruppo, costantemente guidato dalla Ineos. Al traguardo mancavano 115 chilometri, ma la corsa si accenderà negli ultimi 30. Fra i 23 fuggitivi il più vicino a Bernal nella classifica generale è Gorka (lontano oltre 57′). In testa al gruppo, a guidarlo, sono come sempre Ganna e Puccio della Ineos.
Alle 12,57 il gruppo, con Sagan e Viviani che fanno da sceriffi, aveva deciso di lasciar andare via la fuga di 23 battistrada, quando erano stati percorsi 60 chilometri. Il ritardo era oltre i 2′.
La diciottesima tappa è stata la più appassionante del Giro e Cremona ha fatto da splendida cornice allo spettacolo delle due ruote in gara sulle strade d’Italia, come documentano le foto scattate da Mino Boiocchi al traguardo volante di Cremona.