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I soci Baldesio bocciano tutte le proposte del direttivo

17 Dicembre 2023

Bocciato senza appello il pacchetto di modifiche proposte dal consiglio direttivo della Baldesio che ieri ha convocato i soci in assemblea straordinaria. Nessun esborso aggiuntivo per i soci anziani, patroni e onorari. Nessun depotenziamento per il collegio dei probiviri che non saranno assoggettati al consiglio direttivo e potranno continuare a infliggere sanzioni autonomamente. Nessuna riduzione del collegio dei revisori dei conti che resteranno tre anziché il revisore unico proposto. Nessuna riduzione da 20 a 10 giorni dei tempi di convocazione dell’assemblea. E’ stato respinto al prezzo di una significativa perdita di potere e d’immagine il tentativo di  modificare importanti variazioni dello statuto, operato dal direttivo in carica da soli sei mesi. Caos nelle votazioni, confusione nel consiglio che tenta in corso d’opera di rettificare le proposte, fuoco di fila dei soci con l’attacco finale di Paola Arisi che definisce i consiglieri ‘dilettanti allo sbaraglio’. Prima di lei, in ordine sparso,  Laila Cinquetti ha contestato l’assurdità della cancellazione della riduzione di quota concessa a chi risiede a oltre 200 chilometri di distanza da Cremona, permessa solo ai residenti all’estero iscritti all’Aire. Pierangelo Piccioni ha spiegato di essere favorevole al pagamento delle quote straordinarie da parte dei soci onorari perché si tratta di contributi che servono per consegnare ai posteri una società sportiva migliore. Mariella Zelioli ha richiamato ripetutamente il direttivo invitandolo a rispettare le procedure. Federica Griso si è fatta portavoce del disagio dei soci  che hanno pagato la quota intera per quarant’anni e più e che adesso dovrebbero rinunciare allo sconto previsto dallo statuto. Giuseppe Bozzetti ha argomentato l’opposizione alle proposte di modifica dello statuto anche perché non ci sono progetti sui quali investire le risorse aggiuntive raccolte. Graziano Galbarini ha spezzato una lancia a favore dei soci onorari che hanno dato lustro alla Baldesio in Italia e nel mondo, giudicando ‘meschina’ l’idea di imporre loro il pagamento della quota straordinaria. Un concetto ripreso da Mario Farraroni già presidente per due mandati, che giudica percorribile l’idea di spostare da 65 a 70 anni d’età dei soci l’inizio del pagamento della quota dimezzata purché siano salvaguardati i ‘diritti acquisti’ cioè il fatto che agli attuali anziani  e patroni   siano mantenuti i benefici dei quali godono dopo quarant’anni e più di pagamento continuativo delle quote.

Il messaggio è chiaro: ”Giù le mani dalle tasche di chi finora ha pagato più di tutti”.

Votazioni abortite e ripetute, contestazioni, incertezze procedurali, addirittura l’azzardo di modificare in corso d’opera le proposte messe a verbale dal consiglio e al vaglio dell’assemblea: è lo spettacolo inscenato tra le 15,30 e le 18,30 di ieri alla Baldesio tra gli scivoloni del direttivo, la reazione inviperita dei contras e l’evidente imbarazzo dei soci vicini al consiglio.

E’ stata una Caporetto per il Consiglio direttivo della società canottieri Baldesio che all’assemblea straordinaria tenuta sabato 16 dicembre nel Palazzetto polivalente ha incassato solo il voto positivo sugli articoli che dovevano essere approvati per legge, cioè quelli proposti a tutte le società sportive aderenti al Coni. Quasi trecento soci hanno preso parte all’assemblea. La bocciatura di tutte le modifiche degli articoli dello statuto, salvo quelle imposte per legge, ha coronato un pomeriggio da dimenticare per la Baldesio.

A margine dell’assemblea, il socio Alberto Corazzi ha inviato la seguente lettera.

Signor Direttore

desidero ringraziare tutti i soci che sono intervenuti all’assemblea straordinaria. La partecipazione è segno evidente dell’interessamento concreto alla vita della nostra società qualunque siano poi le opinioni e conseguentemente le votazioni di ognuno. Personalmente sono contento che tutte le proposte di cambiamento non obbligatorie per legge siano state respinte:
1. i tempi di convocazione delle assemblee. Restano i 20 giorni attuali.
2. Le categorie dei Soci e le quote che sono tenuti a pagare restano invariate. Niente aumento ai soci anziani, ai patroni, ai soci onorari, ai non residenti. A nessuno.
3. I poteri dei probiviri rimangono invariati. Continueranno ad amministrare la giustizia come organo sopra le parti (consiglieri / soci)
4. I minorenni continueranno a non potere votare come in passato.

Nulla è cambiato.
Nulla si è voluto cambiare.

Auspico che i Consiglieri approfondiscano adesso tra di loro quanto è avvenuto.
Occorre farlo per comprendere gli errori fatti ed evitare che  in futuro possano ripetersi.

Un grande ringraziamento anche a lei direttore che ha consentito a tutti noi soci, favorevoli e contrari, di poter esprimere liberamente la nostra opinione. Ci siamo confrontati apertamente ed ognuno ha potuto offrire così il proprio contributo.
Grazie.

Alberto Corazzi

13 risposte

  1. Ero presente all’assemblea di ieri e non ricordo di aver mai visto uno spettacolo così! Il consiglio ci ha provato, visto che c’era l'”obbligo” dell’adeguamento dello statuto, a fare cassa. Era pronto a smembrare gli articoli sul momento da votare pur di rastrellare denaro. Il presidente pronto a venire incontro a ogni obiezione anche lì, seduta stante: conciliante e comprensivo, tranquillo e rassicurante. I soci hanno bocciato tutto.
    Certo che ci sono articoli che mettono insieme questioni che nulla hanno in comune l’una con l’altra: che cosa c’entrano i giorni di preavviso della convocazione dell’assemblea con il numero dei revisori dei conti? Ma bisognava pensarci prima …
    Che cosa direbbe Emilio Fede di fronte a una simile disfatta? E come reagiranno i consiglieri schierati al tavolo supportati dalla presenza di esperti e del notaio dopo una sconfitta su tutta la linea? Il consiglio formato da persone provenienti dalla lista del presidente Guadagnoli e da due ‘ infiltrati ‘ che hanno imparato ad appiattirsi pensava che i soci della Baldesio fossero disponibili ad essere tappetini ha dimostrato un’impudenza senza pari.

  2. Inutile negare che le società canottieri sono un fiore all’occhiello per la città. Sono luoghi frequentati che accolgono numerosi cremonesi. Dalle canottieri la città ha ricavato soddisfazioni sportive e non. Fanno parte della vita di Cremona da sempre. Le notizie che le riguardano coinvolgono un po’ tutti. I cremonesi si stanno svegliando anche in riva al Po. Spira aria di ribellione! Finalmente. Che c’entri anche un po’ questo blog? Grazie, era ora che qualcuno suonasse la carica!

  3. In sintesi in un mondo bello, dove dignità, educazione, professionalità e pudore, facessero parte della normalità, il presidente si dovrebbe dimettere. Dopo due sonore batoste, rimanere in carica sarebbe effettivamente imbarazzante. Detto ciò, ognuno si assume la figura che crede. Certo era abbastanza probabile che tre dei vecchi consiglieri avrebbero, quanto meno, pesato in inefficienza nel nuovo Consiglio. Ora quel che conta è che, finalmente, i Soci si sono ribellati di fronte a comportamenti sfacciati e a iniziative balorde. Chi pensava di prendere smalto e favori….ricoprendo certe cariche, spero abbia capito. Forse a noi manca il tempo o la voglia, ma non tirate troppo la corda…che le bischerate le vediamo. Siamo stanchi di vedere personaggi con il collo della polo alzato.

  4. L’assemblea è andata come doveva andare.
    Qualche perplessità sul contenuto degli articoli obbligatori, così come formulati ed imposti:
    enfasi eccessiva sullo sport, come per una società di calcio o una bocciofila, ma la nostra Baldesio è molto di più.

  5. Secondo brutto scivolone di due consigli successivi che propongono soluzioni affrettate e mal poste.la conclusione è che del programma di efficientemente energetico, non se ne parla più e temo passerà un po’ di tempo prima che si possano proporre efficaci programmi di intervento. I messaggi lanciati dalle assemblee non vengono raccolti? Si sta giocando con il futuro della Balde che non merita altri pasticci simili.

  6. Il problema adesso è trovare un’alternativa all’attuale consiglio direttivo.
    Serve alla società un gruppo di soci equilibrati e corretti che, di fronte ai sempre più complessi problemi di gestione e alle necessarie ristrutturazioni, mantenendo ai consiglieri il ruolo di indirizzo e supervisione, si avvalga di una società di gestione per non ricadere nel dilettantismo e nell’improvvisazione. I costi sarebbero compensati da una maggiore efficienza gestionale.

  7. Quando per colpa di comportamenti beceri, quando per colpa dell’arroganza si mortificano le persone, quando si vedono persone che approfittano del bene comune, quando si vedono persone convinte di poter disporre di tutto…. ecco che non bastano pochi mesi per ritornare sereni, non bastano parole cordiali per convincere. Ci vorrà tempo, alcune modifiche allo statuto, presentate a modo, potrebbero anche essere approvate, ma è troppa la negatività che abbiamo assorbito. Guardare al futuro è necessario ma nell’ottica del valore del Socio

  8. E pensate che volevano far pagare la quota straordinaria ai soci onorari che sono stati protagonisti di cent’anni di vittorie e che grazie a loro la nostra Canottieri ha ottenuto il Collare d’oro massima onorificenza da parte del Coni. Vergogna!!

  9. Offriranno ancora l’aperitivo al bar?😂😂😂😂
    Qualcuno mi spiega come mai quest’anno le cene di squadra, vedi nuoto, non si tengono nel ristorante sociale?

  10. Mi chiamo Carlo Alquati, “Chars” per tanti amici della Baldesio e non.
    Intendo solo precisare di non aver mai effettuato i commenti apparsi sul blog nei giorni scorsi a nome “Chars”.
    Gli stessi non sono pertanto a me riconducibili.
    Buon Natale a tutti.

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