Il risarcimento per i danni causati dalla Tamoil sia destinato a opere ambientali. Questo, in estrema sintesi, l’appello di alcuni concittadini che in questi giorni hanno lanciato una petizione popolare. Lo hanno fatto dopo aver appreso che l’Amministrazione intende utilizzare il risarcimento ottenuto grazie alla causa intentata e vinta da Gino Ruggeri (supportato dai Radicali) proprio per i danni provocati dalla Tamoil.
Ebbene, grazie ala battaglia di Ruggeri, il Comune beneficerà di una provvisionale di un milione di euro. E pensare che, al tempo, il Comune non voleva nemmeno combatterla questa battaglia.
Ora si trova con tutti questi soldi, grazie a Ruggeri, al quale nel 2019 è stata conferita la “Medaglia d’oro Città di Cremona”, “per aver intrapreso l’azione popolare a difesa della comunità cremonese e per la salvaguardia dei diritti della collettività e il rispetto dell’ambiente e della salute dei cittadini nel processo a carico dei dirigenti della Raffineria Tamoil”.
Nei giorni scorsi la doccia fredda: si apprende che il Comune intende usare questi fondi per interventi di decoro urbano, in particolare per potenziare l’illuminazione di piazza Roma. Intento di per sé condivisibile, ma perché realizzarlo con quei soldi? Quella somma deriva da una causa legata a uno specifico tema: l’inquinamento della Tamoil. E Cremona, lo sanno anche i sampietrini di piazza Duomo, ha un enorme problema ambientale.
Logico attendersi che il milione di euro debba essere utilizzato per interventi in ambito ambientale. Ma così non è. Di qui l’idea della petizione che, come recita il testo, ha un obiettivo chiarissimo.
“I CITTADINI firmatari della presente petizione CHIEDONO al Sindaco e al Consiglio Comunale di Cremona di: Confermare il vincolo di destinazione della somma di 2,4 milioni di euro introitati dal Comune di Cremona tenendo conto dell’alto valore simbolico, civico e politico che il risarcimento Tamoil rappresenta, destinando tali risorse alla realizzazione di progetti ambiziosi ed innovativi in ambito ambientale, capaci di qualificare in modo significativo e permanente la nostra città e le aree interessate da fonti di inquinamento evitando che vengano disperse in interventi di mera manutenzione e riqualificazione dell’esistente. Impegnarsi attivamente affinché non vengano interrotte le attività di monitoraggio su suolo, sottosuolo e acque, al fine di accertare le concentrazioni di idrocarburi e altri inquinanti e il relativo grado di rischio per la salute umana e l’ambiente. Condividere nella massima trasparenza con la cittadinanza e con tutti i portatori di interesse ogni successivo passaggio e progetto che comporti l’impiego delle risorse vincolate mediante il ricorso a strumenti partecipativi”.
La petizione parte dal presupposto secondo il quale “L’Amministrazione del Comune di Cremona proporrà al Consiglio Comunale di disporre delle risorse derivanti dai risarcimenti ottenuti a seguito dei processi, penale e civile, promossi nei confronti dei dirigenti della Società Tamoil Raffinazione, per la realizzazione di interventi di decoro urbano nelle zone del centro e la riqualificazione del verde urbano”.
Ecco allora l’iniziativa: raccogliere firme per indurre il Comune a invertire la rotta. La petizione è partita in questi giorni e non ha connotazioni politiche. Ogni cittadino, se vuole, può contribuire firmando il modulo. Quando sarà il momento, gli organizzatori raccoglieranno tutti i moduli firmati e consegneranno la petizione, nella speranza che il Comune ne tenga conto.
Federico Centenari
Sotto la petizione popolare da stampare e firmare
PETIZIONE POPOLARE PER IL VINCOLO DELLE RISORSE DESTINATE AI PROVENTI DELLA VERTENZA TAMOIL
4 risposte
In questi pochi mesi di gestione Virgilio/Pizzetti ( o Pizzetti/Virgilio) abbiamo assistito alla continuazione riveduta , non corretta, ma anzi peggiorata della precedente. Lo sapevamo in molti, qualcuno si è illuso che andasse diversamente? Con una arroganza ancora maggiore, nella totale sordità nei confronti delle esigenze reali della città. Una “finta” disponibilità all’ascolto dei cittadini, per poi tirare dritto senza aperture di alcun genere. Senza dubbi, senza tenere conto di nulla, nemmeno di autorevoli pareri. Queste persone che amministrano Cremona e sono lì per un pugno di voti (non dimentichiamolo!) sono diventate padrone della città, Signori che dall’alto della posizione che occupano trattano i cittadini come servi della gleba, che come tali devono accettare e starsene muti! Per non utilizzare altri paragoni di tipo politico. Grazie al duo Zanolli/Centenari ( ma sicuramente anche qualcun altro approfitterà per appuntarsi la medaglietta) c’è la possibilità almeno di fare sentire la voce dei cremonesi. Così come è successo per altri argomenti per i quali è stata riscontrata, tuttavia, la totale mancanza di sensibilità. Qualcuno può dire a questi personaggi che non sono i proprietari né della città, né dei soldi che sono temporaneamente chiamati ad amministrare? I partiti che ci stanno a fare? Ma certo il PD è composto da ventriloqui che parlano con la voce e la testa del loro Capo. FdI è legato al PD, gli altri…mah
Questi ultimi sviluppi della vicenda di politica ed ambiente tra amministrazione comunale, cittadini , ed azienda TAMOIL mostrano la necessita per i cittadini di poter contare su di uno strumento istituito per essere informati dei modi di effettuare i monitoraggi per la salute e per l’ ambiente da parte delle istituzioni preposte e dei relativi risultati ottenuti.
C’è un’infinità di piante a rischio di caduta o di deterioramento in città causa anche l’invasione dell ‘edera che per uno scellerato motivo ecologista è stata lasciata correre liberamente per la città, come se ci trovassimo in un bosco di montagna, che ho segnalato e continuo a segnalare al Comune con tanto di fotografie, ovvero di detriti vegetali lasciati per strada come i gusci dei liquidambar in via Trebbia che oltre ad essere di intralcio alla circolazione, possono essere di pericolo per gli automobilisti che scendono dalle macchine, i ciclisti i motociclisti gli stessi pedoni che camminano sul marciapiede. Oltre che di un pessimo decoro. La pulizia della via, la messa in sicurezza delle piante partendo dalla asportazione dell’edera per rinsecchimento e se necessario la rimozione delle piante stesse, sono interventi di natura ambientale per i quali quei soldi potrebbero essere giustamente spesi. Interventi di manutenzione del verde che andavano fatti già da un pezzo, anziché concentrarsi e quindi perdersi ad esempio in un’inutile riqualificazione del parco Sartori.
E ne ricordo alcune di queste piante, già segnalate in parte al Comune tramite Spaziocomune@comune.cremona.it e quindi sul giornale locale La Provincia e su questo blog in tempi diversi. 1) via Chiese. Un albero molto inclinato e malmesso lato recinzione dell’oratorio di Cristo re presso l’incrocio con via Mincio. A mio avviso da togliere. 2) via Trebbia a parte i gusci del liquidambar per terra, le piante infestate dall edera a ridosso del ponte del Morbasco da entrambi i lati. Per evitare tra l’altro un doppione alla prima forte tempesta ma anche con molto meno, del danno al ponte sul Morbasco in viale Po. Quindi 3) tutte le piante all’interno del parco della scuola Bissolati rivolte verso la via Massarotti a ridosso della recinzione della scuola, alte malmesse, invase dall edera e diverse delle quali già cadute all’interno del parco della scuola. Liberarle dall edera ed eventualmente potarle o addirittura abbatterle. 4) sempre su via Massarotti dal lato opposto diverse piante invase dalla rampicante e pericolosamente aggettanti sulla via nel boschetto inopinatamente lasciato andare allo stato brado tra il parcheggio del supermercato e la caserma della Polizia. 5) le piante sulla scarpatella di via Bergamo dalla parte opposta rispetto all’intervento sotto i binari della stazione già giustamente eseguito, . Piante pericolosamente esposte destsbilizzate dalledera e alcune già cadute più internamente. E ancora 6 ) via sacco e vanzetti, una mini rotatoria che dalla via Milano porta alla circonvallazione di fronte al seminario. Diverse alte piante pericolosamente sporgenti e invase dall edera a stretto ridosso della via, alcune già cadute in tempi diversi. 7) ancora via Massarotti, alcune robinie 2 in particolare pericolosamente inclinate verso il centro della strada dal lato dell ocrim. 8) piazza fiume. Una pianta sul bordo dell’ aiuola centrale presso la rotatoria pericolosamente inclinata quindi 9) la devastazione arborea all’inizio della via Boschetto lato cimitero, con la parete del cimitero stesso puntellata e quindi tra l’altro tutt’altro che decorosa a vedersi..piante su questa via molto alte e rese instabili dall edera e aggettanti su una via stretta e trafficata il che le rende particolarmente pericolose per chi transita.. siccome il Comune ha detto di farsi carico già di alcuni di questi interventi, sperando di tutti ed anche di altri che seguiranno, questi potrebbero essere ambiti specifici a cui destinare le risorse del risarcimento, senza dover impiegare i soldi dei cittadini.