Sbaglia chi pensa che i viaggi della speranza siano quelli di chi progetta un futuro migliore e per questo sfida avversità e ostacoli di ogni genere per attraversare deserti, mari e ambienti ostili per poi finire dritto dritto in Albania con biglietto di andata e ritorno. Di questi tempi, in cui ci si scorda dell’essere e ci si limita all’apparire, il vero viaggio della speranza è diretto verso le cliniche low-cost, quelle di Tirana alla ricerca di un sorriso migliore, quelle croate per ripristinare un seno ormai privo di senso, quelle in Turchia per rassodare un fondoschiena incerto e tremolante.
Sono in tanti/e ormai ad affollare voli charter e traghetti in classe economica per finire nelle mani di ignoti professionisti e garantirsi, a prezzi scontati, il tagliando dei centomila chilometri. Certo, qualche problemino può verificarsi, magari una dentiera difettosa oppure un seno sbilenco e però, a fronte della prospettiva allettante di un “lato B alla brasiliana” giova ricordare che la tecnica BBL (Brazilian Butt Lift) non è esente da rischi, anche mortali (28 pazienti inglesi morti negli ultimi 5 anni a seguito di un intervento di chirurgia estetica solamente in Turchia – dati Foreign Office).
E’ pur vero che se bella/o vuoi apparire, un poco devi soffrire, però sarebbe opportuno riflettere con attenzione sull’alternativa tra un sedere cadente e una vita serena e la prospettiva di un culetto grazioso in sala di rianimazione e magari esibito con fierezza sulla lapide del cimitero.
OCTOPUS