Biodigestore vicino ai centri abitati, case deprezzate

25 Agosto 2023

Non basta guardare la metratura per capire quanto costa una casa. Il valore di un immobile può crescere o crollare in base a tantissimi fattori, …. Da un articolo di Eleonora della Ratta si legge che i prezzi cambiano del 10-15% in più o meno per lo stesso appartamento, ma che possono raggiungere cifre da capogiro se la casa in questione ha una bellissima vista mare. Ben tre fattori su cinque inciderebbero negativamente sul prezzo degli immobili se pensiamo al rischio di inquinamento atmosferico, odorigeno e acustico che produce, ad esempio, un biodigestore nelle vicinanze.

🔴 La zona

«Il primo fattore che incide sul valore di un immobile è la sua collocazione: in linea generale le zone centrali valgono più delle semicentrali o delle periferiche, ….

🔴 L’inquinamento

Gli acquirenti sono sempre più attenti anche alla loro salute e cercano case dove quando si apre la finestra l’aria sia comunque respirabile: «È una tendenza che abbiamo riscontrato soprattutto negli ultimi tempi, l’attenzione verso la qualità dell’aria sta crescendo: ecco così che una casa che si affaccia su strade particolarmente trafficate perde di valore, mentre sono più richiesti gli appartamenti su strade chiuse o poco frequentate dalle auto. Sicuramente vale di più una casa in un’area meno inquinata e con meno via vai di mezzi».

🔴 Camera con vista

Se aprite la finestra e davanti avete un muro o una fabbrica (o un biodigestore) non è un gran bel vedere. Al contrario, un bel panorama migliora l’umore di chi ci abita e anche il valore della casa: «La vista è molto importante e può incidere non poco sul prezzo di una casa, con alcuni esempi dove la differenza di valore non ha prezzo: basti pensare alla vista lago o ancor di più alla vista mare».

https://www.google.com/amp/s/it.finance.yahoo.com/amphtml/casa-cinque-fattori-che-incidono-sul-prezzo-slideshow

🔴 Un elevato rischio ambientale comporta una riduzione del valore di mercato dell’immobile per le seguenti ragioni:

➡️ Diminuito pregio e appetibilità, a causa della percezione di fattori dannosi per la salute, il comfort e la qualità di vita (rumore, inquinamento, esposizione a rischi sanitari e ambientali). Gli acquirenti sono sempre più attenti a tali aspetti, penalizzando immobili con criticità ambientali.

➡️ Aumento dei costi di gestione, dovuti agli oneri di miglioramento dell’efficienza energetica, di bonifica ambientale, di manutenzione straordinaria e di installazione di sistemi di protezione. Ciò riduce i redditi e la convenienza economica dell’investimento.

➡️ Difficoltà di vendita e locazione, nonché tempi più lunghi per il perfezionamento delle transazioni. Gli agenti immobiliari evitano talvolta di proporre immobili a rischio ambientale, e i potenziali acquirenti preferiscono altri immobili simili ma privi di criticità riscontrate.

➡️ Contenziosi legali, quali azioni risarcitorie per danni alla salute in caso di accertata compromissione della qualità dell’ambiente e del microclima in un determinato periodo. I costi legali riducono significativamente il valore dell’immobile.

🔴 Criteri di valutazione degli immobili: l’influenza del rischio ambientale sulla determinazione del valore di mercato

La determinazione del valore di mercato degli immobili dipende da diversi fattori, tra i quali le condizioni ambientali in cui si trovano. Un elevato rischio ambientale, inteso come esposizione a situazioni dannose per la salute e il comfort, comporta una decurtazione del valore dell’immobile

Le seguenti fonti possono influenzare negativamente il valore del l’immobile:

Inquinamento atmosferico (PM10, NOx, ozono, black carbon, ecc.) e rumorosità eccessiva (traffico, industrie, etc.) con compromesso benessere abitativi.

Esistenza di fonti di inquinamento puntuali (industrie chimiche, discariche, inceneritori, aeroporti) e diffusi (traffico veicolare) nelle vicinanze.

Ubicazione in aree ad elevato rischio industriale, tecnologico o ambientale (es. zone Seveso).

Esistenza di fenomeni quali vibrazioni, frane, alluvioni, subsidenza, liquefazione, radon, ecc.

Assenza di certificazioni ambientali obbligatorie (ad esempio classe energetica, emissioni, etc.) o presenza di non conformità rilevate.

La gestione del rischio ambientale è quindi fondamentale per qualsiasi tipologia di immobile, al fine di evitare situazioni dannose e preservare, o addirittura incrementare, il relativo valore di mercato.

Un elevato rischio ambientale incide negativamente sulla salubrità, sul valore estetico, sulla durabilità e sulla reputazione di un immobile, con conseguente decurtazione del prezzo di vendita o affitto, maggiori oneri di gestione e manutenzione, nonché contenziosi legali.

 

Maria Grazia Bonfante

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