La Guerra Fredda è stata a buon diritto chiamata da qualcuno la terza guerra mondiale, e a mio avviso non solo lo è stata durando oltre 40 anni (anche perché dura ancora adesso…) , ma ha utilizzato ogni tipo di arma immaginabile, dagli omicidi su commissione allo spionaggio, dalla strategia psicologica di massa fino alla superstizione religiosa come nel caso di Haiti.
Nel 1907 una donna haitiana di nome Felicia Mentor morì e fu sepolta, salvo essere fotografata trent’anni dopo in stracci e senza occhi mentre vagabondava per le strade, durante l’occupazione americana di Haiti, dalla antropologa Zora Hurtson. La foto fece il giro del mondo, anche perché il cinema holliwoodiano aveva già trasformato queste leggende haitiane in miti del cinema con numerosi horror movie che proprio negli anni 30 si imposero come genere: primo fra tutti il bellissimo White Zombie del 1932 con uno strepitoso Bela Lugosi nei panni dello scienziato stregone che proprio ad Haïti trasforma i viventi in “non-morti” dediti a esaudire ogni suo comando.
Gli zombie sono creature del vastissimo pantheon del Voodoo, una antichissima religione animista africana che gli schiavi si portano appresso nelle colonie tropicali americane mescolandola al cristianesimo e alla stregoneria e facendone una delle pochissime armi di difesa contro gli schiavisti bianchi. Ancora oggi in ogni cimitero di Haiti le tombe ovunque sono di pesantissima pietra, onde evitare che i corpi dei defunti se ne vadano in giro a molestare i vivi sotto il potere di uno dei più potenti Loa del Voodoo, il Baron Samedi. I Loa sono le più potenti delle divinità intermedie attraverso le quali si manifesta l’unico grande Dio, Bondye (Bon Dieu) che poco si impiccia delle cose terrene.
Baron Samedi, il Signore del Sabato, a indicare la sua posizione intermedia tra il venerdì e la domenica, tra la vita e la morte, tra la notte e il giorno, è una sorta di semidio capace di ridare la vita (e manco a dirlo ovviamente anche la morte) che sghignazza serafico sulle tombe con un grande cilindro in testa e il viso dipinto da teschio. Per chi ha buona memoria cinematografica, ve ne è un pittoresco esempio in Live and let die, uno degli 007 di Roger Moore degli anni 70, interpretato per l’occasione dal gigantesco coreografo Geoffrey Holder.
Ebbene, il Bâron Samedi fu anche presidente di Haiti dal 1957 al 1971, o almeno così amava far credere François Duvalier, (foto centrale) detto anche Papa Doc, che di Haiti fu il sanguinario dittatore per quasi 20 anni. Anche Papa Doc è un soprannome Voodoo, dovuto al fatto che Duvalier prima di dar di matto e far torturare a ammazzare migliaia di persone era un ottimo medico, primo a portare la penicillina ad Haiti e curare così centinaia di haitiani meritandosi appunto il nome di Papa Doc.
Papa Doc deve la sua fortuna a Fidel Castro: infatti dopo che nel 1959 i barbudos strapparono agli americani la Isla Grande, il nostro Duvalier si offri immediatamente agli americani come base di appoggio contro Cuba, da cui la sua Haiti dista poco più di un braccio di mare. Da allora in poi come nella migliore tradizione della Guerra Fredda su Haiti piovvero milioni di dollari, che naturalmente finirono quasi tutti nelle tasche di Duvalier.
Gravemente diabetico, Duvalier ebbe un coma glicemico dal quale pare che si risvegliasse credendo di essere la incarnazione nientemeno che del Bâron Samedi. Da quel giorno si presentò in pubblico sempre vestito di nero con una lobbia nera in testa, facendo circolare con abbondanza questa credenza tra la popolazione.
Creò una propria milizia privata grazie ai copiosi dollari americani anti Castro, che chiamò nientemeno che i Tonton Macutes, nome di un’altra casta di Marassao (stregoni Voodoo) che nella mitologia locale rapivano la notte i bambini cattivi facendoli sparire. E in effetti i Tonton Macutes di poveri haitiani ne fecero sparire a centina su ordine di Papa Doc, di cui si dice che entrò talmente nel ruolo del Bâron Samedi da farsi portare i cadaveri dei suoi nemici con cui passava ore per entrare in possesso delle loro menti e farne degli zombies…
Quanto Papa Doc ci credesse veramente non è dato saperlo, ma di certo fu abilissimo nel mescolare i dollari americani con le superstizioni religiose del suo popolo, mantenendolo nella povertà e nel terrore per anni e con risultati estremamente efficaci, dato che morì nel suo letto e gli successe il figlio, Baby Doc (nemmeno a dirlo) che spadroneggio’ su Haiti per altri 15 anni, quando Reagan ne decise la destituzione nel 1985.
Un’altra storia di Guerra Fredda che ci dice che in politica non c’è limite al peggio, ma nemmeno alla fantasia.
Francesco Martelli
sovrintendente agli Archivi del Comune di Milano
docente di archivistica all’Università degli studi di Milano