Il comitato BiometaNo diffida il sindaco di Cremona Gianluca Galimberti al fine di fronteggiare la minaccia di danni gravi per i cittadini, ad imporre a tutte le attività da cui possano
originare emissioni inquinanti l’adozione delle migliori tecnologie disponibili, nonché ad assumere ogni misura e cautela volte a ridurre significativamente e, ove possibile, eliminare l’inquinamento e le emissioni prodotte e i rischi per la salute della popolazione;
Il comitato invita in particolare il Sindaco, prima del rilascio di qualsiasi parere, a richiedere alla competente autorità sanitaria un puntuale studio epidemiologico sullo stato attuale di salute della popolazione in quanto deve essere garantito il diritto ad un ambiente salubre, come sancito dalla giurisprudenza di legittimità e dalla Costituzione. Deve essere assicurato un livello minimo di qualità dell’ambiente, che sia uniforme su tutto il territorio nazionale. Nel documento, firmato da Luigi Lipara, presidente del Comitato BiometaNo. si fa presente che la cittadinanza è stata tenuta completamente all’oscuro del progetto di A2A dell’impianto in via San Rocco (ed in particolare della sua localizzazione) con conseguente violazione della Convenzione di Aarhus che obbliga la Pubblica Amministrazione a riconoscere ai cittadini non solo il diritto di
accesso all’informazione ambientale ma anche, e soprattutto, il diritto di partecipazione e coinvolgimento nei processi decisionali, che hanno una incidenza, anche solo potenziale, sulla salute e sull’ambiente, Il rispetto della Convenzione è vincolante per la Pubblica amministrazione che ha altresì l’obbligo di rendere partecipi i cittadini sin dagli stadi iniziali del processo decisionale in modo tale da garantire ai soggetti interessati la possibilità di poter contribuire all’elaborazione di piani, programmi e politiche.
Lipara fa anche presente che risulta attualmente pendente il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica depositato da due cittadini residenti nella Provincia di Cremona che hanno impugnato il provvedimento di diniego del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ad intervenire a tutela della salute pubblica a fronte della sistematica violazione dei limiti di legge per le polveri sottili a Cremona e Provincia, sollevando una rilevantissima questione di legittimità costituzionale in quanto la tutela dell’ambiente è espressamente riconosciuta dalla Costituzione della Repubblica italiana.
Si sottolinea inoltre la responsabilità penale, civile, amministrativa del Sindaco, da accertarsi nelle competenti sedi per le eventuali conseguenze di ordine sanitario che dovessero manifestarsi a breve, medio e lungo termine nella popolazione residente nel territorio comunale e specificatamente nell’area caratterizzata dalle criticità ambientali indicate.
Il comitato BiometaNo diffida inoltre gli enti in indirizzo nel documento, riportato integralmente nel link pubblicato in calce a questo articolo, enti preposti al deposito di valutazioni, anche di natura ostativa al progetto, a osservare con scrupolo e dettaglio quanto esposto prima di procedere all’espressione del parere relativo all’impianto per la produzione di biometano, nonché a garantire il rispetto di ogni qualsivoglia norma non espressamente citata afferente la tematica in oggetto.