A proposito dell’editoriale scritto da Antonio Grassi e pubblicato oggi sulle prossime elezioni regionali, dico che non mi fido di nessuno dei tre big, ma invio una riflessione. Vivo in Lombardia da 30 anni, e da quando sono qui nella bassa Padana a Cremona, ho visto cambiare al ribasso e nettamente molte situazioni.
Mi sono ammalata, ma sono stata curata in modo più che soddisfacente. Ho subito due interventi di cataratta e una quadrantectomia nell’ospedale cittadino, con ottimi risultati. Nell’ospedale Maggiore sono nati i miei due figli e ci lavorano tanti medici, infermieri e personale sanitario che reputo preparati e umani … ma, con grande rammarico, ultimamente, sta andando tutto sempre peggio.
Per quanto riguarda le infrastrutture, la circolazione cittadina è aumentata a causa di moltissimi insediamenti commerciali a poche centinaia di metri gli uni dagli altri che stanno causando l’agonia dei negozi del centro.
Le strade sono gravemente danneggiate, un po’ ovunque e basta passare il ponte sul Po finendo in Emilia Romagna per constatarne la differenza.
I treni, poi, che servono la nostra città sono spesso i più vecchi con locomotive obsolete e linee monorotaia, ad esempio verso Brescia, o Mantova. Un tempo, più di 15 anni fa, passava il Pendolino verso Roma, poi soppresso. D’estate si poteva andare in Versilia: soppressa ultimamente anche la Freccia… e non c’è più un diretto neanche per la mia amata Liguria…
Trent’anni di governo lombardo spartito tra Forza Italia e Lega… Tutto è peggiorato.
Poi c’è stato il covid e pur evitando commenti polemici su come sia stata gestita la situazione, ricordo semplicemente un paio di fatti: i soldi spesi per la mega struttura in Fiera, progetto vantato da Gallera per ospitare i pazienti più gravi. Spesi milioni per la struttura, non è stata operativa per mancanza di personale sanitario. E che dire dei soldi messi a disposizione dallo Stato per il raddoppio delle terapie intensive? Solo quattro regioni (tutte a gestione centrodestra) non lo hanno fatto, una di queste la nostra Lombardia.
Allora mi domando perché dovremmo rivotare un Fontana che non è stato in grado neanche di far arrivare i vaccini ordinari anti influenzali nell’inverno 2020/2021? Oppure una Moratti che a maggio 2022 ha varato una riforma per la sanità ancora più depauperante per la parte pubblica?
Poi c’è il Pd. Non conosco Majorino, ma conosco il Pd locale. Su molti punti come l’inceneritore e l’autostrada Cremona Mantova, vanno a braccetto con le destre, come è andato a braccetto il nostro sindaco con l’assessore Moratti a Dubai per il progetto del nuovo ospedalino cittadino (400 posti contro i 1200 attuali di capienza). E non dimentico durante la pandemia, i pazienti distribuiti in tutta Italia, e anche in Germania, con tanto di campo degli americani della Samaritans nel parcheggio del nosocomio… con solo 400 posti, cosa si sarebbe fatto? Lasciarli tutti morire a casa o per strada?
Ora io sono e resto convinta che andare a votare sia comunque riempire uno spazio, per quanto piccolo con la mia voce. Non votare vuol dire fare riempire questo spazio da chi ci ha “lentamente e inesorabilmente bolliti come rane”.
Ho abbracciato un progetto con il Movimento 5 Stelle, e confido che il nostro sia l’unico programma che sa guardare al futuro. Non mi piace sempre tutto, ma resta il meglio che si possa provare a fare in questa terra malata di inquinamento e capitalismo sfrenato. Ho deciso di incontrare chi si candida per il Movimento 5 Stelle nella provincia di Cremona e per chi ne lo chiederà, esprimerò come sempre il mio pensiero sincero e trasparente su chi vorrei vedere a rappresentarci in Regione. Non si può fare gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia.
Non si può dire: sono tutti uguali se non si cerca di conoscere chi sono, cosa hanno fatto, in cosa credono. Non si può fare crescere il partito dell’astensionismo. Non si può essere pigri quando è in gioco la salute di tutti noi e dei nostri figli.
I fatti non cessano di esistere perché ignorati.
Impariamo a cercare la verità e scegliamo di conseguenza.
Votare è un nostro diritto, ma anche un importante dovere.
Paola Tacchini
Una risposta
Splendido toccante e pieno passione l’articolo di Paola. Conosce i fatti politici e sa scegliere. La seguo con sempre maggiore interesse. Fatelo anche voi.