Contiene prescrizioni a norma di legge, osservazioni e anche riserve il documento sull’impianto per la produzione di gas da biomasse licenziato il 4 dicembre 2022 dall’ingegner Marina Venturi, direttore dell’Area vasta, ambiente e transizione ecologica del Comune di Cremona. Si tratta del ‘Procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA, Valutazione d’impatto ambientale, del nuovo impianto agricolo di digestione anaerobica con capacità produttiva di 500 Sm3/h di biometano da realizzarsi nel Comune di Cremona’. Siamo al confine col territorio comunale di Gerre de’ Caprioli. Il progetto, presentato dalla multiutility A2A, proprietaria di Aem spa di Cremona attraverso l’incorporazione di Lgh, è al centro di polemiche e proteste capeggiate dal sindaco di Gerre de’ Caprioli Michel Marchi che coinvolgono uno schieramento politico comprendente Fratelli d’Italia, Forza Italia, Movimento 5 stelle oltre alle associazioni ambientaliste che hanno promosso una raccolta di firme. Il Pd, in maggioranza in Comune a Cremona, tace.
Fa riflettere in particolare il primo punto delle osservazioni tecniche formulate dall’ingegner Venturi. ‘Nell’ambito del documento Relazione Paesaggistica con documentazione fotografica si evidenzia che l’area di progetto si colloca all’interno del perimetro del parco locale di interesse sovracomunale “Parco del Po e del Morbasco” (nella foto centrale). Tale infrastruttura verde è classificata quale elemento di primo Livello della Rete Ecologica Regionale (rif. Tav. 2.1 “Carta dei vincoli ambientali e culturali e dei limiti insediativi”). Con riferimento a quanto indicato ai punti 19.2.1 e 19.2.2 delle Norme Attuative del Piano delle Regole del Piano di Governo del Territorio del Comune di Cremona, per le aree interessate, si prevede il trasferimento di funzioni improprie incompatibili e il superamento delle situazioni di degrado, inquinamento, dissesto idrogeologico e la diminuzione o attenuazione degli impatti ambientali conseguenti alla realizzazione e al funzionamento degli impianti tecnologici pubblici, esistenti nel Parco, nonché di quelli tecnologici e industriali esistenti in ambiti adiacenti al Parco. In tale contesto si inserisce il Regolamento d’uso e fruizione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del Po e del Morbasco, approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 32 del 28/05/2018, al quale si rimanda in fase progettuale soprattutto per quanto concerne le disposizioni relative alle opere edilizie e infrastrutturali, recinzioni e strutture precarie, tutela della flora spontanea e degli impianti di forestazione di ripristino e circolazione all’interno del PLIS (Parco locale di interesse sovracomunale).
Di seguito il link del documento contenente le osservazioni espresse dal Comune di Cremona
3 risposte
Siamo alle solite …PD partito sempre incoerente. predica male e agisce ancora peggio..chi ci crede più al grande partito operaio?????
Mi chiedo solo con che faccia andranno ora dai residenti di via Giordano a dire che la strada sud rovina il parco del Po…
Me lo chiedo anch’io.