I ricordi dei militanti. Le voci dei compagni di viaggio. Le battaglie più dure dal nucleare a Caorso al caso Welby. Le immagini dei politici che hanno fatto la storia del paese. “Cremona Caput Mundi del Partito Radicale – Cinquant’anni di lotte nel segno di Marco Pannella”: è il volume, a cura di Sergio Ravelli per CremonaBooks, che, sabato 13 maggio 2023 alle ore 10, sarà presentato nel Salone dei Quadri di Palazzo Comunale. Presenti, oltre che allo stesso Ravelli, il sindaco di Cremona: Gianluca Galimberti; Ernesto Bettinelli professore emerito di diritto costituzionale all’Università di Pavia; Maurizio Turco, segretario del Partito Radicale e Andrea Virgilio, vicesindaco di Cremona. Claudio Ardigò, critico letterario, modererà questo lungo viaggio nella storia del Partito Radicale cremonese.
E’ un racconto politico fatto da chi radicale è sempre stato e da chi, sulla sua strada politica o sociale, ha incrociato le idee e le battaglie di Marco Pannella sui temi etici, ambientali, carcerari, scientifici; condividendone l’enorme portata sociale. Una fotografia nel tempo: dal 1973 fino ai nostri tempi della seconda Repubblica. I contributi provengono dalle più svariate voci. Uomini delle istituzioni, politici di sinistra e di destra, cattolici e laici, giornalisti e liberi pensatori.
La narrazione però ha un valore per l’intero Paese perché le battaglie del Partito Radicale di Cremona sono state quelle che lo hanno identificato a livello nazionale. La lotta contro il nucleare di Caorso, il caso ‘Welby’, la liberalizzazione delle ‘droghe leggere’, i diritti dei carcerati, la lotta per una ‘giustizia giusta’.
Accanto alle parole: le immagini. Scorrono i volti dei leader nazionali a partire ovviamente da Marco Pannella. E a seguire: una giovanissima Eugenia Roccella, ora ministro per le pari opportunità e la famiglia, ma a Cremona, nel 1974, per il NO all’abrogazione della legge sul divorzio. Emma Bonino, già ministro degli Esteri, ed Eugenia Nervi in un dibattito su aborto e contraccezione. Massimo Teodori contro il nucleare a Caorso. Gianfranco Spadaccia per le iniziative in tema di ‘giustizia’. E ancora: Enzo Tortora, Olivier Dupuis, Giovanni Negri, Lorenzo Strik Lievers, Michele Salvati, Benedetto Della Vedova, Rita Bernardini, Marco Cappato, Maria Antonietta Farina Coscioni, Mina Welby.
Tanti gli interventi ‘cremonesi’: Claudio Ardigò, Federico Balestreri, Giorgio Barbieri, Paolo Bellini, Ernesto Bettinelli, Paolo Bodini, Simone Bossi, Gian Carlo Corada Fabio Favalli, Gianluca Galimberti, Gian Pietro Gennari e Claudio Tampelli, Giuseppe Gigliobianco, Antonio Grassi, Giacomo Guglielmone, Agostino Melega, Nello Milone, Walter Montini, Eugenia Nervi, Marco Pezzoni, Mario Riccio, Alessio Romanelli, Gino Ruggeri, Lorenzo Strik Lievers, Valter Vecellio, Enrico Vidali , Andrea Virgilio e Vittoriano Zanolli.
“La storia del Partito Radicale a Cremona è una lunga storia di lotte radicali”, scrive Sergio Ravelli nell’introduzione. “Da quelle dei radicali cremonesi di fine Ottocento, il cui principale esponente, Ettore Sacchi, leader del Partito Radicale Italiano a quelle dei militanti dell’associazione del Partito Radicale costituita in città nel novembre 1973 e che da 50 anni sta assicurando una ininterrotta teoria di iniziative radicali”.