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‘Il mio ricordo del grande ‘Neno’ Nazareno Petesi’

28 Febbraio 2022

Lettera aperta a Giovanni Zeni, capitano della squadra di Tennis in carrozzina della Canottieri Baldesio, per ricordare Nazareno Petesi, recentemente scomparso.

Caro Giovanni, caro Capitano, caro compagno di tante avvincenti partite di tennis, ho ricevuto dall’amico Alceste, storico e brillante coordinatore della squadra di cui tu sei il portabandiera, la ferale notizia dell’improvvisa, tragica scomparsa sul campo da tennis, di Nazareno Petesi, per noi tutti ‘Neno’ stroncato da un improvviso ed imprevedibile attacco di cuore. Mi ci è voluto non poco tempo per riuscire a comprendere appieno il significato delle poche, scarne parole con le quali mi è stata fatto questo annuncio, in quanto non solo la mia mente ma anche il mio cuore non voleva accettare un fatto così drammatico ed inatteso.

Ho avuto modo di conoscere Neno e di apprezzarlo in molteplici occasioni, non solo come uomo di valore che, come voi compagni di squadra, ha saputo affrontare e superare le molte, insormontabili per i più, difficoltà a cui la vita ha voluto sottoporlo. Nazareno è stato, infatti, non solo atleta di tennis in carrozzina ma anche grande giocatore di basket in carrozzina. Nella stagione cremonese, avevo assistito ad una sua e vostra partita di campionato a Villanova, nel corso della quale ero rimasto affascinato dall’impegno che, sotto i colori della squadra Regia Basket, mettevate nel giocare e dall’impeto irrefrenabile, che animava le vostre azioni e lo avevo commentato con gli amici Alceste Bartoletti e Roberto Bodini, capace ed instancabile allenatore. Mentre vi osservavamo fare a sportellate (nel senso letterale del termine) con le carrozzine, in un momento di generale sorpresa e grande sgomento per il pubblico, avevamo assistito, con grandi clangori metallici, al rovesciamento di alcune carrozzine, con conseguente atterramento degli utilizzatori. Grande era, però, stato lo stupore quando, incuranti del silenzio assordante che aveva colpito il palazzetto, i giocatori a terra e, forse Neno era uno di questi, come se nulla fosse, da soli, avevano raddrizzato le carrozzine da gioco e vi erano risaliti senza aiuto alcuno per riprendere, poi, con rinnovato ardore, vigore ed immutato spirito agonistico il gioco interrotto. Non posso nascondere di avere sentito un brivido gelato lungo la schiena, accompagnato da un senso di pericolo latente per la paura che vi fosse successo qualcosa di grave. Il successivo, incontenibile, sincero, appassionato e liberatorio applauso del pubblico presente, credo abbia potuto esservi di conforto e di sostegno per continuare a giocare in modo così irruento e senza freno alcuno.

Ricordo anche Neno sempre presente al Torneo di Tennis delle Autorità, inserito nella manifestazione DiVersamente Uguali di Agropolis, gara tennistica a coppie miste, con giocatori normodotati e giocatori con disabilità, voluta per promuovere l’integrazione: quanti bei ricordi e quante partite che ci hanno visti compagni di doppio! Non meno emozionante, anche per il livello dei campioni in gioco, è stato l’evento ‘Ruote a canestro’, organizzato al PalaRadi dal Rotary Club di Soresina, partita di basket in carrozzina con i giocatori della prestigiosa squadra della Vanoli nella quale anche Neno ha fornito il suo sostanzioso contributo. Neno è stato anche protagonista di molti, prestigiosi incontri, come il Torneo Internazionale di tennis in carrozzina ‘Città di Cremona’ e, tra gli altri, i Campionati italiani a squadre di tennis in carrozzina, svoltisi a Pistoia nel 2012, competizione quest’ultima che ho potuto seguire dal vivo, sostenendo nell’occasione, con molta foga sportiva le vostre belle prestazioni.

Mi piace anche ricordare le numerose esibizioni di tennis in carrozzina in giro per l’Italia, nell’ambito del progetto della Canottieri Baldesio e del Rotary, progetto che desidero venga portato, al più presto, anche a Mondovì, città nella quale ora trascorro una parte della mia esistenza ed a favore della quale ho sentito il dovere di impegnarmi come consigliere comunale, in quanto il tennis in carrozzina non è solo attività agonistica ma anche promozione dei diritti dei disabili ed avviamento allo sport.

Non posso passare sotto silenzio le varie edizioni della Giornata di Amicizia Rotariana Madonna di Campiglio-Cremona, a cui ho partecipato numerose volte con gli amici cremonesi e tra questi Paolo Nolli, responsabile della logistica, giornate che vi hanno visti protagonisti e nel corso delle quali è stato più facile stabilire un rapporto di empatia e di semplicità con voi atleti e, in particolare, con Nazareno.

Ed è con questi ricordi e sentimenti che desidero inoltrare a te Capitano, affinché tu possa partecipare a Michela, compagna di Neno, alla squadra, ai dirigenti, agli allenatori ed alla Canottieri Baldesio, il mio dolore per la scomparsa sul campo di Neno e possa loro esprimere le mie più vive, sentite condoglianze.

Tuo,

Tancredi Bruno di Clarafond

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