Mário César Martins de Camargo, socio del Rotary Club di Santo André, San Paolo, Brasile, sarà presidente del Rotary International per l’anno 2025/2026. Nella sua recente visita in Europa, accompagnato dalla moglie Denise, rientrando dalla Grecia ha soggiornato in Italia, Paese d’origine della sua famiglia, dove ha fatto due tappe, la prima a Cremona, la seconda in Sicilia. In città è stato ricevuto da Massimiliano Pini, governatore del distretto 2050, dai presidenti dei club, dai consiglieri, soci e ospiti nel corso di un incontro in una gremita sala dei Quadri del palazzo comunale. Ha accettato l’invito rivoltogli da Annalisa Balestreri, socia del Rotary Cremona, che l’anno prossimo sarà governatore del Distretto 2050. Ha fatto gli onori di casa il vicesindaco Francesca Romagnoli.
Rotariano dal 1980, de Camargo è stato responsabile dello Scambio giovani del suo club nel 1981, quando aveva 24 anni. Ha poi ricoperto vari incarichi, tra i quali consigliere Rotary International, amministratore, membro e presidente di commissione e membro di una task force. De Camargo e sua moglie Denise sono grandi donatori e benefattori della Fondazione Rotary.
L’ospite ha subito conquistato la simpatia del pubblico dicendo che sta studiando l’italiano e dando prova di una discreta padronanza della nostra lingua. E’ poi passato all’inglese, idioma che padroneggia, oltre al portoghese, sua lingua madre, e allo spagnolo. Terminati i convenevoli ha raccontato della sua lunga militanza all’interno del Rotary, impegno condiviso dalla moglie, pure rotariana.
“Oggi il Rotary risente di una forte concorrenza sul piano dell’allargamento della base associativa e su quello della raccolta dei fondi – ha esordito Camargo -. Dobbiamo ringiovanire il brand, soprattutto in alcune zone. Dovremmo utilizzare gli strumenti delle riunioni post-pandemia, sviluppare partnership a lungo termine con leader politici, comunitari e aziendali. Mettiamo in risalto la nostra più grande risorsa: 1,4 milioni di volontari. Il Rotary dovrebbe adottare un sistema più trasparente per la nomina dei volontari per gli incarichi, con criteri chiari e una valutazione dei risultati basata sui dati”.
L’ospite ha poi ricordato con orgoglio il più importante risultato ottenuto dal Rotary nel mondo: la campagna vaccinale contro la poliomielite con l’obiettivo, quasi raggiunto, della eradicazione di questa malattia. Nel 1985 il Rotary International lanciò il programma PolioPlus, subito avviato nel Distretto 2050. È un programma che unisce 47.000 club in tutto il mondo. ”È stata una battaglia molto dura, molto difficile – ha confessato de Camargo -. Non stiamo solo combattendo una malattia, ma anche l’ignoranza, sentimenti tribali, ostacoli religiosi, costumi che impediscono alle persone di raggiungere i bambini per vaccinarli. Stiamo affrontando un problema logistico in Paesi come l’Afghanistan e il Pakistan. Lottiamo da quasi 40 anni, da quando questa battaglia è iniziata, ma porteremo a termine la missione affrancando tutti i bambini da questa terribile minaccia”.
De Camargo, avvocato, ha studiato negli Stati Uniti e in Germania e si è laureato presso l’EAESP-Fundação Getulio Vargas in amministrazione aziendale e presso la Faculdade de Direito de São Bernardo do Campo in legge. Tra il 1974 e il 1975 ha partecipato a uno Scambio giovani in Minnesota che gli ha ispirato un impegno a vita in questo programma rotariano.
E’ stato presidente dell’azienda Gráfica Bandeirantes e consulente per l’industria della stampa in Brasile. È stato anche presidente e membro di diverse associazioni di categoria del settore grafico e della stampa, tra cui l’Associazione Brasiliana di Tecnologia Grafica e ABIGRAF, l’Associazione Brasiliana dell’Industria Grafica.
Ha fatto parte del consiglio di amministrazione della Casa da Esperança (Casa della Speranza), un ospedale sponsorizzato dal suo Rotary club che si occupa di 150.000 bambini disabili ogni anno.
Nella foto centrale de Camargo con Roberto Frosi, presidente del Rotary Cremona Po.