Una delle prime visite “esterne” fatte dal candidato sindaco Alessandro Portesani è stata all’azienda Speciale Cremona Solidale. In data 9 aprile 2024 lo stesso così postava sui social: “Al mattino sono stato in visita a Cremona Solidale, un’eccellenza del welfare socio-sanitario cremonese. C’è bisogno di sostenere di più l’attività di questa azienda comunale. Ha un grande potenziale, che aspetta di essere espresso completamente”. Peccato che nel suo programma, al punto riforma del welfare, non ci sia dato di trovare alcuna traccia di questa non meglio articolata necessità di “rafforzamento” dell’azienda. Peccato inoltre che nel programma si sottolinei invece la necessità di “un modello di welfare sussidiario in cui convivono e si rafforzano il ruolo di monitoraggio, verifica e controllo dei processi, di linee di indirizzo del pubblico e la forza dell’iniziativa PRIVATA..
” L’azienda speciale non risulta assolutamente citata in nessun passaggio, neppure in quello, ad esempio, della “collaborazione alla stesura di progetti e protocolli operativi in sinergia con il settore Politiche Sociali del Comune di Cremona, ASST di Cremona e Unità di offerta territoriali finalizzati ad ottimizzare i percorsi ospedale/territorio indispensabili a garantire le dimissioni e ammissioni protette assicurando al cittadino il setting di cura più appropriato”. Quindi la nostra eccellenza dove è finita in questo programma? E la nostra Azienda Speciale dov’è collocata e come si distingue in questo panorama di unità d’offerta?
Certamente molto diverso è l’approccio del nostro candidato sindaco Andrea Virgilio, che all’esito della sua visita a Cremona Solidale così postava in data 20 maggio: “Continueremo a lavorare per garantire un sistema di welfare capace di mettere al centro anche il tema della longevità. Lo faremo rafforzando la governance PUBBLICA con l’Azienda Speciale e con il contributo fondamentale della Fondazione Città di Cremona. Perché Cremona Solidale sia sempre più un polo di eccellenza”.
E nel programma è specificamente presente un punto dedicato a Cremona Solidale: “Con l’avanzare dell’età, l’essere umano presenta bisogni di cura sempre maggiori e maggiormente diversificati, a cui si può rispondere solo attraverso l’articolazione di più servizi: sociali, sociosanitari e sanitari, dal sostegno alle attività fondamentali nella vita quotidiana ai servizi all’affiancamento e supporto ai familiari. In questi anni abbiamo lavorato con il chiaro indirizzo di specializzare Cremona Solidale nelle attività e nei servizi geriatrici, in modo da renderlo un polo di eccellenza, punto di riferimento circa l’innovazione di servizi e attività: dall’invecchiamento attivo alle patologie degenerative legate alla sfera cognitiva, all’accompagnamento delle famiglie che accudiscono i loro cari. Oggi, lo è. Nei prossimi anni continueremo a sviluppare la domiciliarità e a sperimentare il lavoro digitale da remoto (monitoraggio parametri, telemedicina). Obiettivo: rendere casa ogni contesto in cui la persona anziana vive, in coerenza con il suo livello di fragilità e di autosufficienza, e curare la transizione tra vita familiare e vita residenziale, per superare la naturale frattura che si avverte nel passaggio casa-struttura”.
Ricordiamo tra gli altri, da ultimo, inaugurato a maggio 2024 e frutto di un accordo di programma sottoscritto tra Azienda, Comune di Cremona e la Fondazione Città di Cremona, il progetto C.A.S.A “Comunità Alloggio Sociale Anziani” un’unità d’offerta residenziale completamente rinnovata presso la struttura di via Zocco, per persone anziane, fragili e vulnerabili socialmente, autosufficienti in tutto o in parte, con servizi alberghieri e sociali interni alla struttura e pienamente integrati con i normali servizi sociali, sociosanitari e sanitari, di comunità e di rete. Il modello organizzativo della C.A.S.A. garantisce proprio alle persone “la libera espressione delle autonomie, favorendo la socialità, l’arricchimento delle relazioni e operando per promuoverne salute e benessere” (come si legge sul sito di Cremona Solidale) e contribuisce sensibilmente a quel programma di transizione dalla vita familiare alla vita residenziale, che sarà la cifra distintiva del prossimo welfare.
Forse è difficile ammettere, per il candidato sindaco Portesani, che Cremona Solidale è un modello virtuoso di azienda totalmente PUBBLICA, su cui il Comune di Cremona ha investito fin dalla sua costituzione (2004), citata quale modello da esportare da primarie Università (Bocconi) e al centro di una rete di prestigiose relazioni nazionali ed internazionali, che ha come punto di forza, UNA PRESA IN CARICO A 360° (come si legge sul sito dell’azienda) delle situazioni di fragilità, e che ha già messo in atto CONCRETE RISPOSTE alle richieste del territorio.
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