Abbiamo visto nelle grandi linee quello che sarà il nuovo ospedale, o meglio il suo guscio e come l’area intorno verrà addobbata. Riteniamo doveroso spiegare ai nostri concittadini che il nuovo edificio e parco della salute sono ancora nelle braghe del vescovo, come si diceva un tempo di chi, in attesa di essere concepito, era solo nei pensieri di mamma e papà. E’ bene sapere che il percorso è solo agli inizi e che gli intoppi potrebbero essere tanti e di diversa natura.
Dal primo di dicembre di quest’anno il vincitore del concorso ha tempo 120 giorni per redigere un progetto di fattibilità tecnica ed economica, progetto che deve essere approvato dalla Regione.
Poi dovranno essere redatti progetto definitivo ed esecutivo, entrambi da approvare. Tra un progetto e l’altro, la gara per l’affidamento dei lavori sarà bandita verso la fine del 2024 e solo nella primavera del 2025 sapremo chi costruirà l’ospedale, sperando non sorgano ricorsi e controricorsi, come sta avvenendo per il nuovo ospedale di Trento, in gestazione dal 2011.
Già in base alla tabella di marcia, che Regione e Asst si erano date, siamo in ritardo di un anno.
Se tutto va bene il nuovo ospedale entrerà in funzione tra 8-10 anni. E nel frattempo cosa succede a quello vecchio? Dovrà essere costantemente mantenuto in buono stato ed efficiente, per la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti. Così oltre a spendere 330 milioni per costruire un ospedale nuovo, ne spenderemo parecchi altri per garantire il funzionamento di quello ritenuto obsoleto.
Infatti, spulciando i documenti ufficiali, abbiamo trovato programmati per l’adeguamento della terapia intensiva quasi 8 milioni, per l’ adeguamento strutturale, impiantistico e l’ incremento della sicurezza antincendio del pronto soccorso 7,5 milioni, per predisporre alcuni ambienti all’installazione di nuove e avanzate attrezzature tecnologiche 1 milione circa per l’incremento del livello sicurezza antincendio dei collegamenti verticali dell’ospedale 2,5 milioni, per l’adeguamento alla normativa antincendio del piano interrato, 1,7 milioni.
Nel padiglione n. 8, destinato a diventare calcinacci e polvere insieme a tutto il resto, pare siano in corso alcuni lavori per trasformarlo in Ospedale di Comunità.
Tutti questi soldi “buttati” per una struttura che non è adeguabile e non più adatta alla sanità?
Ci pare che gli interventi e le cifre sopradescritte testimonino ampiamente che il non così tanto vecchio ospedale si può benissimo recuperare e migliorare, non solo all’interno, ma anche all’esterno.
E’ solo questione di volontà, di rispetto dei cittadini e delle tasse che pagano allo Stato e alla Regione.
Movimento per la riqualificazione dell’ospedale maggiore
2 risposte
E soprattutto che cosa succederà IN quello vecchio dove noi ci dovremmo comunque rivolgere in caso di bisogno urgente… Perché se stai male e non puoi permetterti di andare di corsa a Brescia, Milano, Mantova devi rivolgerti per forza in una struttura che per molti versi sarà, e già lo è, in disarmo. Senza neppure la possibilità di nutrire l’anima con la bellezza guardando fuori dalla finestra per favorire la guarigione in proprio.
Proprio così: c’è un iceberg, e il nostro Titanic ci sta andando contro alla massima velocità… E tutti sono contenti e applaudono…