In provincia di Cremona si osserva anche quest’anno una certa maggior attività del mercato fondiario, con aumento dei valori dei seminativi, specialmente nelle aree settentrionali della provincia.
A Cremona il mercato fondiario è dominato dagli allevatori e dalle imprese dell’agroenergia, biogas e biometano innanzitutto, e la domanda di terra per questi impianti spinge particolarmente i prezzi.
Incide significativamente anche la ricerca di superfici per lo spandimento di reflui zootecnici; i terreni maggiormente richiesti sono, infatti, i seminativi situati in zone non vulnerabili ai nitrati agricoli; si conferma quindi la tesi che le istanze ambientali (norme sui reflui in questo caso) orientano il mercato fondiario nei distretti zootecnici.
Nella provincia di Cremona sono privilegiate le compravendite di interi fondi rustici, mentre è più difficile la cessione dei piccoli appezzamenti.
Acquirenti alieni al settore agricolo
Si segnalano anche in questa parte della regione acquirenti alieni al settore agricolo, interessati a grandi aziende per la protezione dei patrimoni..
Le questioni dei nitrati e fiscali appaiono sempre determinanti nelle scelte. Nel mantovano tra gli operatori più attivi nella provincia vi è l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero.
In provincia di Brescia prevale nettamente la domanda di terra, sia nelle aree collinari, soprattutto per i vigneti, sia in quelle di pianura, dove domina il settore zootecnico (latte e carni) per la necessità di terra per i reflui zootecnici e per gli impianti di biogas e biometano.
Nel Lodigiano a seguito dei recenti episodi di siccità, pare che le aziende o i terreni ben irrigabili valore siano maggiormente valorizzate. Particolarmente attive sono le aziende agroenergetiche (biogas, biometano) che fanno lievitare i prezzi della terra. Le vendite avvengono perlopiù da agricoltori anziani che escono dal settore e senza eredi, da aziende cerealicole o da aziende da latte in crisi.
..nel milanese la domanda di terreni è sostenuta da aziende zootecniche da latte, per aumentare la produzione vegetale o per la questione dei reflui, oppure per impianti di biogas.
Chi vende
La maggioranza delle cessioni di terreni avvengono da parte di agricoltori anziani senza successori alla guida delle aziende, o dagli eredi di questi – occupati in settori extra-agricoli e non interessati all’agricoltura –, oppure da aziende in difficoltà finanziarie. Viene segnalato l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Milano tra i soggetti che intendono alienare ampie porzioni del proprio patrimonio e nel Comasco a prezzi contenuti.
Maria Grazia Bonfante
Fonte: Indagine sul mercato fondiario in Italia
Rapporto regionale 2022. CREA, Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (www.crea.gov.it)