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Insetti, meduse, batteri: i consigli del dermatologo

14 Agosto 2022

Che si tratti di mare o di montagna, campagna o città, in questo periodo dell’anno è abbastanza comune doversi difendere da insetti, parassiti o infezioni fastidiose, che possono compromettere le nostre vacanze. Gioachino Caresana, direttore dell’U.O. Dermatologia dell’ospedale di Cremona, spiega brevemente come proteggersi e, nel caso, rimediare a questi incontri poco piacevoli.

 

MEDUSE: COME IMMERGERSI IN MARE SERENAMENTE

«Ce ne sono tantissime varietà, più o meno urticanti. La tossicità da veleno di medusa può sviluppare reazioni molto variabili, che durano in genere qualche ora o qualche giorno. Solo in pochi casi può svilupparsi una reazione allergica ritardata che può durare settimane, causando dermatiti che talvolta possono portare ad esiti cicatriziali. In caso di contatto con una medusa, in genere, è sufficiente un lavaggio della zona interessata, per rimuovere i residui urticanti rimasti. Per evitare d’incorrere in incontri poco piacevoli, quando si nuota è raccomandabile usare occhialini da nuoto o maschere subacquee».

 

DALLA MONTAGNA ALLA CAMPAGNA: ATTENZIONE ALLE ZECCHE

«Le zecche sono parassiti abbastanza comuni: si diffondono attraverso gli animali selvatici e possono essere trasmesse anche ai nostri animali da compagnia o a noi stessi. La puntura di zecca non è nulla di allarmante: nella maggioranza dei casi comporta solo una reazione infiammatoria locale, che si risolve in breve tempo. In casi più gravi, la zecca può essere vettore della malattia di Lime, che può causare una sindrome febbrile da curare tempestivamente con adeguata terapia antibiotica. Chi viene morso da una zecca, deve fare attenzione a rimuoverla senza “strapparla”, in modo che il rostro del parassita non rimanga conficcato nella pelle causando una reazione infiammatoria. Per staccarla è preferibile soffocarla applicando uno spesso strato di vaselina e una pellicola di plastica, in modo che il distacco avvenga in modo spontaneo».

CAMMINARE SULLA SABBIA FA BENE ALLA PELLE

«Esponendo la pelle all’ambiente e camminando a piedi nudi possiamo essere più soggetti a sviluppare determinate e infezioni: funghi e verruche compaiono più frequentemente tra le dita dei piedi (i primi) o sulla superficie plantare (le seconde). Le scarpe proteggono, ma d’estate non sempre aiutano: la sudorazione del piede può indurre macerazione della pelle e favorire l’insorgenza della cheratolisi plantare solcata, causata da un corinebatterio. Se siamo al mare, approfittiamo della sabbia per camminare a piedi nudi, sfruttando i benefici che questa può dare nel levigare la pelle e assottigliare callosità e ipercheratosi».

NON C’È ESTATE SENZA ZANZARE

«Negli ultimi decenni sono aumentate le varietà di insetti esotici – ad esempio le zanzare tigre – che possono pungerci e, in alcuni soggetti predisposti, indurre reazioni allergiche pruriginose. C’è da sottolineare che solo una ridotta percentuale della popolazione presenta questo tipo di reattività, mentre la maggior parte non riscontra alcuna reazione particolare. Pur disponendo di protezioni meccaniche (zanzariere) e chimiche (spray repellenti o zampironi), è difficile riuscire a garantirci una protezione completa. In caso di punture, spesso è sufficiente applicare un farmaco topico a base di cortisone e antibiotico per pochi giorni fino alla regressione della sintomatologia pruriginosa».

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