Ispezione di Federtennis alla Baldesio: esito positivo

5 Luglio 2025

Nei giorni scorsi la società canottieri Baldesio ha ricevuto la visita degli ispettori della FITP – Federazione Italiana Tennis e Padel, come previsto dai controlli periodici che la Federazione svolge presso i circoli affiliati.

L’ispettore incaricato ha esaminato con attenzione l’intera documentazione relativa al settore tennis, ha visionato gli impianti e analizzato nel dettaglio le attività in corso: dalla tipologia di scuola tennis e il relativo riconoscimento da parte degli enti di promozione sportiva, fino alla composizione dello staff tecnico delle squadre di tennis e all’impegno nei campionati federali, giovanili e non.

Sono stati inoltre verificati i tesseramenti, gli elenchi atleti per categoria, la regolarità dei tornei e delle partite ospitate sui nostri campi.

Al termine dell’ispezione, l’incaricato federale ha redatto un verbale con esito positivo, esprimendo apprezzamento per la qualità, l’organizzazione e l’efficienza dell’offerta sportiva della Baldesio. In particolare, ha rivolto parole di elogio al Torneo di San Pietro – Trofeo Arvedi, attualmente in corso, al torneo internazionale di Wheelchair Tennis e ai corsi inclusivi della scuola tennis, che coinvolgono anche ragazzi con autismo.

”Un riscontro che ci rende orgogliosi e che conferma la bontà del lavoro portato avanti con competenza e passione da tutto il settore tennis” commentano i responsabili del settore tennis della Baldesio.

Nella giornata di venerdì 4 luglio si sono disputate le due semifinali del Torneo di San Pietro – Trofeo Arvedi, in corso sui campi della Canottieri Baldesio.

Riccardo Mascarini ha superato Alessandro Conca con il punteggio di 7-5 6-1, mentre Leonardo Malgaroli (Tennis Club Pavia A.S.Dilettantistica) ha avuto la meglio su Alessio Zanotti al termine di una sfida combattuta: 2-6 7-6(3) 6-3.

La finale di sabato 5 luglio alle 17 vedrà quindi opposti Riccardo Mascarini, portacolori della Baldesio, e Leonardo Malgaroli. Per Mascarini si tratta della terza finale consecutiva al Trofeo Arvedi, già vinto nel 2023 e nel 2024.

Il Giudice Arbitro del torneo è Donatella Mondoni.

24 risposte

  1. Chissà Corazzi come è indispettito visto l’esito positivo di questo controllo.Complimenti ai responsabili del settore👍👏👏

    1. Signora Busi,

      la sua uscita dice più su di lei che su di me. Evidentemente pensa che chi denuncia irregolarità debba augurarsi che tutto vada male, per “godere” dei disastri.

      Le do una notizia: io tifo per la Baldesio, sempre. Anche quando è gestita male.

      Ed è proprio per questo che continuo a battermi. Non per un controllo al tennis, ma per un club dove la legalità valga più della propaganda.

      La saluto. Con un sorriso, nonostante tutto.

      1. Continui pure a tifare ed a battersi.
        Su via del Porto ci sono delle panchine all’ombra da dove lo potrà fare benissimo ed in totale tranquillità e vedrà non la disturbera’ nessuno.

        1. Caro Codazzi,
          la ringrazio del consiglio, ma le azioni — quelle vere — non si fanno sulle panchine.
          Le sto predisponendo nei miei uffici e in quelli dei miei avvocati, non certo all’ombra di via del Porto.

          Le panchine, le cedo volentieri ai pensionati che osservano da fuori questa vicenda, magari commentando con la saggezza di chi ha visto passare tante amministrazioni, e ha capito benissimo chi racconta frottole e chi dice la verità.

          Perché la verità la conosce tutta Cremona. E tutta Cremona giudica.

    2. Buonasera sig.ra Busi, capisco la battuta dopo anni di sterili ed offensive critiche ma lasciamo Corazzi nel suo brodo, i soci hanno avvallato il consiglio in carica ed ora Corazzi non è più nemmeno socio. Cosa dice o scrive non ci deve più interessare.
      Cordiali saluti.

      1. Chi è questo sceriffo dei miei stivali è ormai evidente a tutti noi.
        Non ho risposto prima perché sono impegnato con i miei avvocati a far annullare la mia esclusione, decisa da tre soci (probiviri) che avevo già ricusato per comportamento apertamente schierato col consiglio a cui ha addirittura espresso gratitudine (per cosa per la condanna in tribunale ?) e palese ostilità.

        Dire che “non sono più socio” è il suo di sogno, non la realtà.
        Ci penserà il tribunale. Non lo sceriffo senza stella e senza nome (solo i vigluacchi non si firmano)

        Quanto alla legittimazione del Consiglio, il 45% dei soci ha bocciato il bilancio.
        Altro che consenso. È una gestione ormai alla frutta.

        Ho già annunciato in assemblea l’impugnazione per gravi irregolarità.
        Probabile che si torni a votare in settembre.
        E stavolta con regole vere, non con deleghe raccolte al bar.

        Il tempo delle arroganze è finito. Ora parlano i giudici.

  2. Egregio. Direttore Zanolli
    Direi maiuscola, la risposta dell’imprenditore Alberto Corazzi alla Sig.ra Elda Busi.
    Queste persone, non hanno compreso che Corazzi non cerca rivincite o vendette, ma giustizia, buon costume e onestà, anche intellettuale.
    Contrariamente a una masnada di passionarie e barricaderi pronti quasi a uno scontro fisico , molti altri soci invece, desidererebbero solo il bene della Baldesio e il rispetto delle regole, un dialogo autentico e una gestione di buon senso.
    Altri, forse incapaci a motivare oggettivamente e in modo costruttivo certe loro scelte e atteggiamenti, hanno preferito la comoda scorciatoia di levare di mezzo colui che metaforicamente, ha alzato il dito: Corazzi appunto, radiandolo.
    Distinti saluti
    Lorenzo Grandi

    1. Caro Grandi, Corazzi ha alzato ben più di un dito, sono anni che sputa fango contro tutti, ora fin contro il comune di Cremona, reo forse di non aver risposto alla sua PEC?
      La radiazione se l’è cercata e di certo chi è causa del suo mal pianga se stesso.
      In quanto a lei terrei le energie mentali per altro, mi girano screenshot di una chat con interventi che ritengo al limite del delirio, sia come argomenti sia come processi mentali con i quali sono stati partoriti.
      Si rilassi all’ombra delle piante della Baldesio che vedrà non vi sono complotti o vendite presunte e nemmeno magheggi nell’oscurità. Vedere tutto negativo vuol dire avere anche una vita allo stesso livello.
      Mi stia bene.
      Cordiali saluti.

      1. Caro Adami,
        la ringrazio per il suo intervento, un piccolo capolavoro di moralismo a buon mercato e sarcasmo da bar del lunedì mattina.

        Lei scrive che “mi sono cercato la radiazione”?
        Le do una notizia: io hocercato — e trovato — la verità.
        E per inciso, il Consiglio che lei difende è già stato condannato in tribunale per abuso di potere, in una causa che ho promosso io.
        Lei lo sa, ma fa finta di niente. Come certi camerieri che continuano a servire ai tavoli anche quando la cucina è in fiamme.

        Quanto alle sue premurose panchine all’ombra, la ringrazio.
        Quelle piante le ho salvate io da una assurda potatura che volevano fare in aprile, mentre lei probabilmente era troppo impegnato a immortalare screenshot.
        Le consiglio di sedersi comodo: la verità non è mai rapida, ma arriva. E quando arriva, brucia.

        Lei parla di “delirio”?
        Delirante è pensare che basti un commentino su un blog per cancellare i documenti, le PEC, le prove e — soprattutto — il pensiero critico.
        Delirante è credere che basti insultare per zittire chi dà fastidio.
        Io, per sua sfortuna, non sono zittibile.

        Quanto alla sua battuta finale sul “vedere tutto negativo” e sulla “vita allo stesso livello”…
        La mia vita, caro Adami, è piena, costruita col lavoro, il rischio, i successi e qualche errore — tutto mio, non delegato.
        Sono un imprenditore vero, con aziende vere, sedi vere, e persone vere che ci lavorano.
        Lei invece, mi pare, è uno che fa il brillante con i commenti altrui. Ognuno ha il proprio curriculum.

        La verità fa paura, soprattutto a chi è abituato a viverne al riparo.
        Io invece ci convivo benissimo. Da anni.
        E anche questa volta, sarà lei a raggiungermi. In ritardo, e in silenzio.

        Un caro saluto. Ma senza stima. E senza ombra.

        1. Gentile imprenditor Corazzi, premettendo il fatto che della sua stima non sono interessato, anzi, ne faccio volentieri a meno e quasi quasi la ritengo un punto di merito se assente le risottolineo quanto le già più volte scritto, lei non incarna la verità e di certo non si può permettere di fare prediche moralizzanti agli altri, per questo ci sono i preti.
          Mi stia bene da Via del Porto.
          Cordiali saluti e spero di non doverla risentire.

  3. Egregio. SIG. Paolo Adami
    Per ora Le rispondo anche se mi accertero’ , non essere pure il suo un nome fittizio inventato come uso di certa gente, per nascondersi dietro maschere.
    Lei avrà le sue opinioni circa l’operato dell’imprenditore Corazzi, noi soci ne abbiamo altre.
    Circa i miei interventi nella chat dei soci Baldesio, proseguiranno come e quando mi pare, dei suoi commenti a riguardo ME NE FREGO , ci passo sopra come un carrarmato e proseguirò inesorabile., che le piaccia o no.
    Distinti saluti
    Lorenzo Grandi

    1. Caro sig. Grandi, le rispondo per punti, schematicamente, stile anni 30, così le torna tutto più chiaro :
      – quanto fatto/detto dal sig. Corazzi è li a disposizione di tutti, poi chi vorrà giudicare lo farà, io l’ho già fatto e mi pare anche altri però ora mi accodo a quanto detto da lei e dallo sceriffo mister x ad un sonoro ME NE FREGO, ora non è più socio e per me può pontificare anche sul Presidente della Repubblica che oramai non mi interessa più;
      – lei accerti pure quello che vuole sul mio nome e cognome, il tempo vedo non le manca e già che ne dispone sembra di parecchio trovi anche quei dieci minuti per presentarsi ai probiviri visto che mi pare l’abbiano più volte convocata e non è mai andato (come socio ha qualche esonero strano in tal senso?)
      – non le ho mai suggerito di smettere di scrivere sulla chat, anzi, da un certo punto di vista la sollecito a produrre quanto più possibile, il tutto raggiunge livelli sublimi e sono quasi tentato di chiederle se le devo qualcosa per lo spettacolo.

      Per il resto le consiglio sempre quei momenti di relax già menzionati nel mio precedente messaggio. Vedo sul serio solo aspetti positivi, se poi vuol dedicare anche 5 minuti a qualche forma di sport che non sia dare aria alla bocca o allenare i tasti sul mobile li vincerebbe il jolly.

      Rinnovandole l’augurio di stare bene le auguro anche una serena nottata, non mi dorma preoccupato, la vita va avanti lo stesso.

      Cordialità
      Adami Paolo

      1. Caro Adami,
        lei dice “me ne frego”.
        Perfetto: si è definito da solo.
        Chi se ne frega della verità, delle sentenze, delle regole e dei soci, non merita nessun rispetto.

        Io non pontifico: ho agito, ho vinto in tribunale, ho documentato tutto.
        Lei invece chiacchiera. Da bordo campo.
        E continua a parlare di me anche mentre dice che “non le interessa più”.
        Curioso, vero? O forse è ossessione travestita da indifferenza?

        Quanto a Lorenzo Grandi, si permetta un po’ di silenzio.
        Lui ha la schiena dritta, lei solo battute storte.
        Io mi onoro della sua amicizia.
        E se lei si diverte a fare il brillante, lo faccia allo specchio:
        la scena è sua, ma il pubblico ride per altri motivi.

  4. Buongiorno sig. Adami
    Mi chiedo come lei possa essere a conoscenza di certi fatti che dovrebbero essere riservati. Oppure i probiviri mancano al loro dovere di riservatezza e diffondono notizie riservate ad alcuni soci, tra cui mi pare di capire ci sia lei, se è così, trovo che sia veramente grave

    1. Più o meno grave del fatto di pubblicare sulla chat, dove è sicuro partecipano anche NON soci Baldesio, addirittura i comunicati del collegio stesso?
      Rammento che esiste la possibilità di perseguire la pubblicazione di queste comunicazioni se trasmesse al di fuori del canali ufficiali e consentiti, a buon intenditor…

      1. Caro sceriffo, le tue minaccie mi fanno sghignazzare.
        Ti sei arruffato perché ho pubblicato il provvedimento di esclusione che mi riguarda, notificato a me, in una chat riservata ai soci della Baldesio. Hai parlato di possibili “conseguenze”, come se fosse un reato far sapere ai soci ciò che qualcuno vorrebbe occultare. Ma dimmi: hai letto anche solo due righe di quel provvedimento? Hai capito quanto è infondato e ridicolo?

        Parli di “canali ufficiali”, ma cosa c’è di più ufficiale di un documento notificato a un socio? Cosa c’è di più legittimo che condividerlo in un gruppo di soci per spiegare cosa sta succedendo davvero dentro la Baldesio? Ti dà fastidio che io abbia parlato? Preparati: proprio ieri ho pubblicato anche la mia memoria difensiva. Novantasette pagine che smontano tutte le accuse e ricostruiscono punto per punto la verità. Altro che chiacchiere. Altro che “a buon intenditor”.

        Forse è questo che ti spaventa davvero: che tutti i soci ora possano leggere, capire, giudicare. Che possano vedere chi ha lanciato fango, con quali pretesti, e perché.

        Sì, la verità è una brutta bestia per chi vive di allusioni e minacce velate. Ma io non ho nulla da nascondere. Voi?

        Io non temo la trasparenza. Non temo la verità. E non temo neppure le tue intimidazioni da quattro soldi.

  5. Egregio. Direttore Zanolli
    Pur riconoscendo l’utilità come mezzo di comunicazione del suo blog, prendo al momento le distanze sia per la presenza di interventi coperti da pseudonimi, false generalità e nickname, che di persone offensive immeritevoli di attenzioni.
    Da qualcuno vengono citati o insinuati fatti coinvolgenti i probiviri, dei quali non ne sono a conoscenza, non avendo mai ricevuto nulla da alcun organo della canottieri.
    Lascio quindi a persone virtuali e senza volto l’arena.
    Distinti saluti
    Lorenzo Grandi

  6. Non solo ispezione della federtennis
    Adesso della Baldesio se ne occupa anche il Corriere della Sera con l’articolo pubblicato ieri a piena pagina.

    Quando una società gloriosa finisce sulle pagine del Corriere della Sera non per i suoi successi sportivi ma per “querele e radiazioni”, significa una sola cosa: il fallimento di chi la guida.

    Il circolo fondato nel 1887, che ha dato lustro alla città di Cremona con le sue imprese sul Po, viene oggi raccontato come un campo di battaglia tra un socio storico e un consiglio direttivo incapace di reggere il confronto democratico.

    E a pagare il prezzo non è solo il socio Corazzi – radiato con una decisione che grida vendetta al buon senso – ma l’intera reputazione della Baldesio, ora travolta dai titoli dei giornali nazionali.

    Il Collegio dei Probiviri, che dovrebbe garantire imparzialità, è venuto meno al suo compito. E il Consiglio Direttivo, già condannato da un giudice per aver negato i documenti al sottoscritto, non ha trovato di meglio che sbattere fuori l’unico che ha avuto il coraggio di alzare la testa.

    Ma l’effetto è opposto a quello sperato: oggi non si parla della “serenità del circolo”, ma della “guerra” interna e delle “magliette offensive”.

    Con 149 soci (tra cui ex presidenti e glorie dello sport) che hanno già firmato in solidarietà a Corazzi, chi è veramente isolato non è lui, ma chi governa.

    Una domanda inevitabile:

    Una volta letto questo articolo sul Corriere della Sera, chiunque abbia un minimo di dignità non dovrebbe chiedersi se non sia il momento di farsi da parte?

    Per non far affondare anche il buon nome della Baldesio insieme al proprio.

    Dimissioni. Ora. Per decenza.

    1. Dei 149 firmatari la metà non saprà nemmeno che è stata nominata visto che è stata tirata dentro a caso da parenti e non con vari ‘mi hanno detto’ ‘ho sentito che’. Non faccia quindi ridere e ce ne dia un taglio. Quanto le è costato far pubblicare l’articolo sul Corriere?

        1. Signora mia, si possono pubblicare articoli a pagamento su qualsiasi giornale lei voglia, dal Financial Times (leggermente più prestigioso del corriere della sera) ai piccoli giornali locali che a pagamento più pubblicano praticamente qualsiasi cosa (ma qualcuno di quelli che hanno commentato lo sa benissimo…).

      1. Caro Gino,
        il suo commento è così sgangherato che si smonta da solo.
        Lei insinua che metà dei 149 firmatari non sapessero nemmeno di aver firmato. Sa cosa significa? Che sta dando degli idioti a decine di soci – tra cui ex presidenti, campioni sportivi, professionisti stimati – solo perché hanno avuto l’indipendenza di pensiero che a lei manca.

        “Mi hanno detto”, “ho sentito che”… Ecco il livello delle sue fonti: il pettegolezzo. Tipico di chi, non avendo argomenti, si rifugia nel chiacchiericcio da spogliatoio, sperando che qualche insulto sparso basti a coprire la verità. Ma la verità non si copre: si firma. E 149 persone l’hanno fatto con nome, cognome e dignità. Lei con uno pseudonimo e un livore che si commenta da solo.

        Poi, il colpo di genio finale: insinuare che l’articolo sul Corriere della Sera sia stato “comprato”. Davvero pensa che un giornale nazionale, con giornalisti veri, abbia bisogno di Corazzi per scegliere cosa pubblicare? O forse è lei che, abituato ai comunicati scritti su misura dal Consiglio, non riesce a concepire un’informazione libera?

        Suvvia Gino, provi almeno a essere all’altezza del dibattito.
        Perché qui non stiamo parlando delle sue fantasie da tastiera, ma di atti ufficiali, di sentenze, di una radiazione ingiusta e di un circolo finito sulla stampa nazionale per colpa di chi lo guida, non di chi lo difende.

        Il suo sarcasmo da quattro soldi non cambia i fatti.
        E i fatti – quelli veri – fanno male solo a chi ha qualcosa da nascondere.

        Del resto, caro Gino, capisco il suo disagio:
        quando la verità fa rumore, chi è abituato al silenzio dell’obbedienza non può che tapparsi le orecchie… o gettare fango.

        Con scarsi risultati, però: perché il fango non sporca chi cammina a testa alta.
        Sporca solo chi lo lancia.

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