Finalmente un’ottima notizia, quella della qualità della vita di Cremona che la pone ai vertici della classifica del quotidiano Il sole 24 Ore. Un orgoglio per i cittadini cremonesi che magari non se ne erano accorti, presi come sono da un’altra graduatoria, quella della mortalità per tumori che vede anch’essa la città nelle primissime posizioni di una assai meno invidiabile classifica. Cercando di incrociare i dati risulterebbe che i cremonesi vivono alla grande, ma solo per morire felici (di tumore). Un ulteriore motivo di soddisfazione per gli amministratori e i vari attori territoriali, che possono anche vantare numerosi altri eccellenti risultati, quali l’età media delle partorienti, l’indice di lettura degli abitanti ma soprattutto l’estensione delle piste ciclabili, per una lunghezza di 37 metri ogni 100 abitanti.
Tuttavia i corpi piani sono caratterizzati da due dimensioni: lunghezza e larghezza e quest’ultima, misurata sulla pista ciclabile di via Massarotti con utilizzo di metro flessibile a nastro marca Stanley a temperatura esterna di 6 gradi centigradi, con condizioni metereologiche di nebbia in Val Padana e sfidando impavidamente il traffico veicolare, varia da 102 centimetri a 120 centimetri, linea bianca compresa.
Ecco spiegati i risultati delle due classifiche, la cui apparente divergenza è determinata dal fatto che le piste ciclabili vengono descritte solamente in rapporto alla loro lunghezza. In una visione olistica della realtà quotidiana la larghezza della pista ciclabile consiglia infatti l’uso dell’automobile, che aumenta sì l’inquinamento atmosferico e il rischio di cancro, ma riduce però la probabilità di morte precoce per arrotamento veicolare.
OCTOPUS
Una risposta
Grande Verità in cui si gongola la giunta comunale che ci governa…..