‘La Foresta della Caldera’, Adriano Tango a Izano

17 Aprile 2025

La Foresta respira, la Foresta profuma, la Foresta parla, la Foresta avvince, la Foresta abbraccia… “La Foresta della Caldera” di Adriano Tango, edizioni Creativa 2024, ha espresso tutta la sua  malia nella serata di martedì 15 aprile tenutasi presso la Biblioteca Comunale di Izano.  L’appuntamento letterario con gli autori del Territorio Cremasco, organizzato dalla Pro Loco di  Izano con il patrocinio del Comune, ha visto il ritorno di Adriano Tango, reduce dalla conquista di  un Primo Premio di Matera con un suo racconto. 

A presentare l’autore è stata la presidente della Pro Loco, Daniela Gallo Carrabba, che ha lasciato  pressoché campo bianco alla irrefrenabile e travolgente esposizione di Tango che i luoghi del suo  romanzo li ha conosciuti e vissuti durante gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza.  Un lavoro “anomalo”, quello di Tango, che aveva ambientato i precedenti romanzi, La Baia, Sibari  scavo 3, Simias nella Magna Grecia.  

La scelta della contemporaneità va ricercata nei ricordi dello scrittore che, seguendo gli spostamenti familiari, aveva lasciato il paese laziale, nel romanzo denominato “Boscombrone” ( in nome omen)  negli anni della prima adolescenza. Un paese arroccato sulle pendici appenniniche con la vicina  foresta ( “oggi ahimè ridimensionata e parcellizzata” afferma Tango) con i suoi cinghiali, i branchi  di cani inselvatichiti, le sue streghe, il tutto sovrastato dalle caldere vulcaniche gorgoglianti, con la  loro scia sulfurea.  

Tango e Gallo Carrabba si sono alternati nella lettura di alcune pagine volte ad incuriosire i presenti ed inducendoli a voler procedere personalmente.  Protagonista del romanzo dai risvolti noir è Gianni, un fotoreporter naturalista, per molti aspetti  alter ego dell’autore, che in missione per il suo editore, si ritrova nel paese lasciato da ragazzino e  del quale non ha più alcun ricordo a causa di un intervento chirurgico che gli ha indotto una forma  di amnesia. 

Una serie di eventi misteriosi inducono il protagonista ad indagare, dapprima alla ricerca dello  scoop, e, successivamente alla ricerca dell’io adolescenziale. 

Gianni si muove nei luoghi del proprio vissuto che gradualmente vede riaffiorare, spesso in modo  angosciante e pieno di interrogativi, legati agli eventi del presente, ma soprattutto a quelli del  passato. L’indagine lo porta a rischiare di persona e a stento riesce a cavarsela. Il romanzo, avvince il lettore avviluppandolo e conducendolo per mano nei misteri della Foresta  sino alla risoluzione della vicenda.

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