È il 1968 e siamo a Palermo. I due genitori della famiglia Accardo, Guglielmo e Maria, abitano nella casa di campagna a Salaparuta, circa sessanta chilometri dal capoluogo siciliano, mentre cinque dei sei figli vivono in città. Ognuno di loro ha una sua personale vicissitudine. Gaetano lavora in banca, ma dovrà tenere alto il nome della famiglia difendendo l’onore di sua sorella Vittoria. Antonio vive una storia d’amore molto complicata anche per le dinamiche dell’epoca a cui si aggiungono le minacce del clan locale. Caterina cerca una sua personale strada per crescere tra politica e giurisprudenza, Stefania sogna di scrivere mentre Salvo, suo marito, si fa strada nel giornalismo. Solo Rosaria abita lontana e insegna. Sono i personaggi che danno vita a Undici giorni, il nuovo romanzo della scrittrice di origini siciliane, naturalizzata cremasca, Licia Tumminello. Sullo sfondo, il terremoto del Belice con le sue disastrose conseguenze e il devastante impatto sociale che ebbe sull’isola. L’esordio letterario di Licia Tumminello, vincitrice del Premio Giorgione 2023, è l’affresco di un’epoca, un romanzo corale, in grado di condurci nelle complesse vicende personali dei personaggi
Undici giorni è uscito il 13 novembre scorso, per Panda Edizioni di Castelfranco Veneto ed è stato segnalato dal Comitato di Lettura del Premio Calvino XXXV,
”Sono molto contenta per questo traguardo che non era semplice, meno che mai scontato – confessa l’autrice -. E sono ansiosa di presentarlo, tra le altre località, anche a Crema, la mia città d’adozione, venerdì 15 dicembre alle ore 17,30 alla Libreria Cremasca, in via Dante Alighieri 20.”
Una risposta
Complimenti, sono certa che sarà interessante.