La vicenda giudiziaria di Renato Crotti: amnesia giornalistica da manuale

9 Luglio 2022

L’amnesia è un disturbo della memoria. In teoria l’informazione, soprattutto quella che si professa neutrale e al servizio del lettore, dovrebbe essere immune da questo disturbo, ma non sempre succede. Ogni tanto vengono dimenticati fatti, date, episodi. Oppure alcuni sono ricordati, mentre altri sono tralasciati. Può accadere ad un organo di informazione gigante con una platea di milioni di persone, o a un lillipuziano con poche decine di migliaia di lettori, Per capirci, nel campo dei quotidiani un’amnesia può colpire un foglio che vende 90mila copie al giorno, ma anche quello che si ferma a 9 mila. La differenza sostanziale sta negli effetti della dimenticanza. Se il pubblico è nazionale si imbastiscono disquisizioni di principio sulla manipolazione dell’informazione e bla bla bla. Se il pubblico è provinciale e a malapena riempie una pozzanghera dove tutti conoscono tutti, allora il buco informativo si limita ad essere occasione di pettegolezzo. Già, il paese è piccolo la gente mormora e il taglia e cuci si spreca.

Un esempio di amnesia da manuale è la vicenda giudiziaria di Renato Crotti. Dopo mesi di indagini l’uomo viene rinviato a giudizio per reati sessuali. Il quotidiano La Provincia, dedica alla notizia una pagina. Nel pezzo principale l’imputato è così descritto: «Renato Crotti, 55 anni, una carriera da giornalista iniziata a Radio Antenna 5, emittente della Diocesi di Crema, nel 2000 portavoce dell’allora presidente della Provincia» ( La Provincia 8 luglio, pagina 8, prima colonna). Tutto qui, non una parola in più. Quel che si dice un curriculum ridotto all’osso.

Domanda numero uno. Perché la carriera di Crotti si interrompe con l’incarico in Provincia? Quale lavoro ha svolto negli anni successivi? Ha vissuto con qualche sussidio o con reddito di cittadinanza? Era benestante di suo? Godeva di una rendita mensile vinta con il Gratta e vinci?

Domanda numero due. Perché il quotidiano ricorda benissimo l’impiego di Crotti a Radio Antenna 5, emittente della Diocesi, e non il nome del presidente dell’Amministrazione provinciale del quale era portavoce?

Domanda numero tre. Perché è stata rimossa la parte della storia lavorativa di Crotti, successiva all’impiego in Amministrazione provinciale?

Domanda numero quattro. Nell’ipotesi che la parte tralasciata del lavoro di Crotti, non sia un’amnesia, allora per quale motivo è stata cassata?

Domanda numero cinque. Quale lavoro svolgeva Crotti negli anni precedenti lo scandalo? E’ il gioco dell’estate. Per coloro che lo scopriranno, ricchi premi e cotillon.

Antonio Grassi

 

 

 

8 risposte

  1. Complimenti Antonio manca veramente un giornalista in Cremona come te, acuto, preciso, curioso, indagatore e CORAGGIOSO. 10+

  2. Acuto rilievo. Bravo.
    Ma la damnatio memoriae ha origine antiche. Soprattutto quando favorisce gli … intoccabili

  3. Se non sbaglio, potrei ricordare male, ai tempi del fattaccio si minacciarono querele se si fosse associato ancora il nome dell’indagato a una determinata azienda.

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