La vita in dono dopo il trapianto, dati Asst Cremona

15 Aprile 2025

Presentati i dati dell’Asst di Cremona: gli organi prelevati nel 2024 sono stati 45  e 320 le cornee, ma si potrebbe fare meglio. Servono più donatori. Ogni anno le persone in attesa sono più di 8mila, solo la metà riceve un organo.

Donare gli organi significa offrire ad altre persone la possibilità di stare bene. Questo il messaggio promosso durante l’incontro «La vita in dono» che si è svolto ieri, lunedì 14 aprile 2025, in sala Zanoni a Cremona.

Organizzata dall’Asst di Cremona, in collaborazione con l’Ats Val Padana, il Comune di Cremona e la sezione provinciale dell’Aido, l’iniziativa ha raccolto le testimonianze di chi ha ricevuto la donazione di un organo e dei familiari di chi gli organi li ha donati. Con loro anche gli operatori sanitari, che si trovano a comunicare in situazioni delicate e agire con tempestività per coordinare tutti i passaggi dal prelievo al trapianto.

Il dialogo fra gli ospiti è stato costruito sulle 55 storie (ma avrebbero potuto essere 55mila) raccolte nel libro «Volti di rinascita»,curato da Leonio Callioni e Francesca Boldegrini (Baldini e Castoldi editore), presentato dal professor Sergio Vesconi (direttore scientifico Fondazione Trapianti Onlus).

«Cinquantacinquemila è il numero dei trapiantati viventi in Italia, ognuno di loro è anche una storia che vale la pena di essere raccontata, ascoltata e compresa. Soprattutto perché il trapianto è la cura estrema che arriva quando a causa di una malattia grave non c’è più niente da fare – ha spiegato Vesconi -. È un passaggio fra una vita che non c’è più e una persona in attesa di avere un’altra possibilità».

Le istituzioni sono state rappresentate dall’assessore all’istruzione Roberta Mozzi, dal direttore generale dell’Asst di Cremona Ezio Belleri e dal direttore sanitario dell’Ats Val Padana Piero Superbi.

Al dibattito hanno preso parte Alberto Bonvecchio (direttore coordinamento ospedaliero di procurement Asst Cremona), Andrea Lari (dirigente delle professioni sanitarie Ats Val Padana) e Francesco Pietrogrande (presidente AIDO sezione di Cremona).

 UN INCROCIO DI DESTINI, DAL DOLORE SI PUÒ RINASCERE

Toccanti le testimonianze dei familiari di donatori che, in dialogo con Stefania Mattioli (responsabile Comunicazione e relazioni esterne dell’Asst di Cremona), hanno condiviso i pensieri e le emozioni provate al momento della scelta.

Per Gianluca Galimberti e la moglie Anna che pochi mesi fa hanno perso la figlia Chiara, scomparsa per un malore improvviso, «la primavera non sarà più la stessa». Nel momento in cui hanno dovuto compiere la scelta nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Cremona non hanno avuto esitazioni: «Dire sì è stato subito un aiuto anche per noi, non solo perché questo gesto corrispondeva all’altruismo di Chiara, scegliere di donare gli organi è anche un modo per testimoniare che la vita non finisce mai davvero».

«La mia mamma era un’infermiera e si è sempre spesa per gli altri». Gianluca D’Amato ha ricordato così la scelta di Graziella, infermiera di neurologia, che dopo una lunghissima malattia è mancata a gennaio di quest’anno. «Quando è arrivato il momento non è stato semplice. Sono stati gli anestesisti, con delicatezza, a spiegarmi cosa stava accadendo, ad aiutarmi a capire. La notizia che i trapianti erano andati a buon fine è stata un sollievo, serenità pura. A chi riceve un organo direi di non sentirsi in colpa: l’organo che hanno ricevuto arriva da una scelta, quella di persone coraggiose che tengono alla vita».

Paola Pecchini (responsabile Nefrologia Ospedale di Cremona) e Simone Frontoni (paziente pluritrapiantato) si sono confrontati sull’importanza della relazione medico-paziente che mai come in questi casi è fondata sulla fiducia reciproca, alimentata nel tempo da uno scambio costante dentro il percorso di cura.

UNA PROCEDURA RIGOROSA

«Dai primi mesi del 2022, l’Asst di Cremona ha emesso un’articolata procedura aziendale per la gestione del percorso di fine vita. Siamo tra i pochi ospedali in Italia ad operare in questo modo: questo approccio porta a considerare questa strada solo qualora abbia senso dal punto di vista etico e terapeutico. Il trattamento di fine vita è a sua volta una terapia, per accompagnare il paziente verso ciò che sarebbe il naturale decorso della sua condizione. Il giusto tempismo è fondamentale sia per comunicare con la famiglia sia per disporre ciò che è necessario a rendere efficace l’intero percorso di donazione» afferma Bonvecchio, Direttore Coordinamento ospedaliero di procurement Asst Cremona.

ASST DI CREMONA, NEL 2024 PRELEVATI 45 ORGANI E 320 CORNEE

Nel 2024 le donazioni a cuore battente sono state 13. A queste si aggiungono 2 donazioni a cuore fermo e 4 multi-tessuto che hanno consentito di prelevare 45 organi; 304 le cornee inviate alla banca. Nel primo trimestre del 2025 i dati sono molto significativi: 3 donazioni a cuore battente e 2 a cuore fermo che hanno portato al prelievo di 12 organi e 120 cornee «Con un numero maggiore di donatori si potrebbe fare di più. Esprimere il proprio consenso in vita è importante, soprattutto per non lasciare la decisione ai famigliari» spiega Bonvecchio che aggiunge: «Ogni anno circa 8.500 persone sono in attesa di ricevere un organo, mentre i trapianti effettuati si attestano a 4.000. Il dono restituisce una possibilità di vita piena e il ritorno alla socialità a chi soffre d’insufficienza grave d’organo. Questo è motivo di orgoglio e grande soddisfazione anche per i sanitari».

ATS, VERSO LA DONAZIONE CONSAPEVOLE

Per Ats Val Padana è stata l’occasione di presentare i dati di adesione alla “scelta in comune” e di spiegare il ruolo di accompagnamento e promozione alla donazione, anche attraverso un tavolo di confronto dedicato e l’attività di educazione alla salute nelle scuole. «La donazione consapevole è uno degli obiettivi da perseguire insieme», ha spiegato Superbi.

COME DICHIARARE LA PROPRIA VOLONTÀ

Il consenso alla donazione di organi può essere espresso al rinnovo della carta d’identità nel comune di residenza, oppure sul sito dell’Associazione Italiana Donatori di Organi (AIDO), con procedura online tramite Spid.

Per informazioni: www.sceglididonare.it

Nella foto centrale Gianluca D’Amato, Gianluca e Anna Galimberti, Stefania Mattioli

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