In un futuro tutto da immaginare, quando della città di Cremona rimarrà solo il lontano ricordo di un luogo ormai sepolto dalla polvere e dai detriti del Tempo, dei Poli Logistici, dei Centri Commerciali, degli Ospedalini, quando della località un tempo lambita dal Grande Fiume rimarrà solamente il rimpianto sbiadito di un’aggregazione confusa di lettere T (Tumori, Torrazzo e qualcosa d’altro), quando noi non ci saremo, allora magari un archeologo del futuro inizierà gli scavi per portare alla luce quella che per molto tempo si illuse di rappresentare uno snodo importante dell’antica civiltà Lombarda.
Certamente durante gli scavi, assieme a resti di insignificanti edifici di mattoni, emergeranno alcune pietre con l’impronta di uno zoccolo animale e di un palmo di mano umana, facendo ipotizzare ai ricercatori del futuro l’esistenza di una antichissima popolazione analoga a quella mitologica dei centauri, sino a quel momento ipotizzata ma mai accertata. Immaginiamo però anche i dibattiti infiniti sulla natura degli zoccoli, apparentemente bovini e non equini, ponendo l’ipotesi che il Centauro fosse metà uomo e metà bovino e non metà uomo e metà cavallo. Le successive discussioni degli studiosi sulla ipotesi di un bovino maschio oppure una bovina femmina fornirebbero materia per intere generazioni di scienziati e quindi metà uomo e metà vacca oppure metà uomo e metà toro oppure metà uomo e metà bue? Insomma la walk of fame progettata dalle illuminate menti di alcuni illustri cittadini cremonesi degli anni 2000 D.C. per rendere immortale il ricordo delle vacche del territorio potrebbe, in un futuro dai contorni incerti, chiarire uno dei grandi interrogativi dell’umanità e accertare il fatto che siano effettivamente esistiti esseri mezzo uomini e mezzo bestie-
OCTOPUS
https://vittorianozanolli.it/2022/12/06/via-lattea-a-cremona-per-celebrare-vacche-e-allevatori/
3 risposte
Originale l’idea, ma il ritrovamento sarebbe da sviluppare fino allo studio del cervello di questi strani individui…
Un modo apprezzabile per fere notizia celebrando primati. Ottimo! Auguri di successo nell’informazione e nella pubblicità alle glorie dell’allevamento.
Sembra di leggere il libro sull’antropocene di Telmo Pievani e Mauro Varotto