L’Università di Foggia ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze pedagogiche e della progettazione educativa” al professor Mauro Ceruti (nella foto centrale col rettore Lorenzo Lo Muzio), eminente filosofo cremonese, epistemologo e teorico del pensiero complesso. Ceruti è ordinario di Filosofia della Scienza e direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi (CriSiCO) presso l’Università IULM di Milano. La cerimonia si è tenuta questa mattina, giovedì 16 maggio, nell’aula magna “Giovanni Cipriani” del Dipartimento di studi umanistici, alla presenza dei componenti della comunità accademica e delle massime autorità civili del territorio.
“Nella storia di ogni Università, il conferimento di una Laurea honoris causa costituisce sempre un atto di grande rilevanza accademica con il quale si riconosce e si premia il prestigio di una personalità davvero eminente. Sono particolarmente lieto che questo riconoscimento venga proposto e conferito dal Dipartimento di Studi Umanistici al prof. Mauro Ceruti la cui figura di studioso si segnala in maniera straordinaria nel panorama italiano e internazionale in quanto pioniere della ricerca contemporanea inter- e trans-disciplinare sui sistemi complessi. Un argomento di cui si è cominciato a parlare quasi quarant’anni fa, un tema chiave per guardare al mondo di oggi, capire l’evoluzione del sapere, individuare le necessità, soprattutto quelle dei giovani, affrontare i problemi della società moderna.” Ha dichiarato il Rettore dell’Università di Foggia, Lorenzo Lo Muzio.
“Con il conferimento della laurea honoris causa in Scienze Pedagogiche e della Progettazione Educativa, il Dipartimento di Studi Umanistici desidera onorare una delle personalità più eminenti nel campo della ricerca epistemologica e delle teorie della complessità, il professor Mauro Ceruti. Quella delineata da Ceruti è una prospettiva antropologica dalla quale l’identità umana emerge come identità irriducibilmente multipla, costruita sull’intreccio di molteplici storie. Ed è in questa prospettiva antropologica che si coglie il bisogno di una riforma dell’educazione che sappia valorizzare l’incompiutezza dell’umanità, nelle sue manifestazioni individuali e socio-culturali, per progettare un umanesimo planetario, capace di pensare insieme unità e molteplicità. Desidero rivolgere un particolare ringraziamento alla professoressa Franca Pinto Minerva, che ha fatto della complessità il principio cardine del suo modello pedagogico, nella direzione del postumanesimo, alla prof.ssa Isabella Loiodice, decana del nostro Dipartimento. Ringrazio, inoltre, il professor Sebastiano Valerio che, allora direttore, ha sostenuto dal primo momento questo progetto, contribuendo a realizzarlo.” E’ quanto dichiarato da Barbara De Serio, direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici.
“È un grande onore per me ricevere dall’Università di Foggia questa laurea honoris causa in Scienze Pedagogiche e della Progettazione Educativa. Filosofia e Pedagogia, unite, hanno sempre dato un contributo decisivo alle migliori invenzioni della nostra civiltà, e in particolare a delineare l’orizzonte universalistico dell’umanesimo. Oggi un nuovo umanesimo planetario può esprimere un universalismo reso concreto dal destino comune che lega ormai fra loro, soprattutto nel pericolo, tutti i popoli del pianeta, e l’umanità intera alla Terra. È perciò urgente una nuova Paideia che consenta di accedere al difficile apprendimento di una condizione umana globale, in cui tutto è connesso, attraverso la valorizzazione del potenziale creativo delle diversità culturali. È urgente una Paideia per l’umanità planetaria, per i cittadini della cosmopolis, e non più solo per i cittadini della polis, e per realizzare il progetto di una ormai necessaria pace perpetua. E la vostra Comunità accademica, nel cuore del Mediterraneo matrice degli universalismi, porta in sé una piccola preziosa lanterna che illumina la via verso questa Paideia.” E’ la dichiarazione che ha rilasciato infine Mauro Ceruti.
Le motivazioni alla base della proposta del conferimento della Laurea Honoris Causa sono riconducibili all’attenzione rivolta dal professor Ceruti a una epistemologia dell’educazione che si traduce nell’impegno a riformare la scuola e i modelli educativi che la ispirano. Ha sottolineato nei suoi studi i paradossi che paralizzano ancor oggi le istituzioni scolastiche ed educative che continuano a essere organizzate secondo principi che separano e frammentano i saperi e le modalità della loro trasmissione, evidenziando come, invece, la scuola, nell’era del pensiero complesso, non possa che basarsi su forme interdisciplinari e transdisciplinari dell’insegnamento. In tale prospettiva, la rete dei saperi e delle esperienze può consentire di apprendere a diventare globali, di apprendere cioè a legarsi attraverso nuove relazioni sostenibili con l’insieme degli ecosistemi, a saper sfruttare il potenziale creativo insito nelle diversità culturali. In tal direzione Ceruti ha posto le basi epistemologiche, politiche, etiche e culturali indispensabili per un “nuovo umanesimo planetario”, fondato sull’etica del dialogo e della solidarietà, nella consapevolezza che tutti i sistemi viventi, dagli umani agli animali alle piante, sono indissolubilmente legati in una stessa “comunità di destino”.
2 risposte
Congratulazioni al prof. Ceruti che abbiamo avuto il piacere di ascoltare in occasione di uno dei Lunedì Virgiliani al teatro Filodrammatici. È stata una sorpresa vederlo schierato al fianco del PD cremonese e dell’ex onorevole Pizzetti a sostegno della candidatura di Andrea Virgilio perché mi era parso di capire che non apprezzasse la cementificazione selvaggia, mentre il PD ne è fautore. Avevo inteso male… peccato.
Nei concetti fondamentali della conoscenza, dell’insegnamento transdisciplinare…siamo pienamente d’accordo. Complimenti.