Ad oggi, 19 lavoratori Prosus, nello stabilimento di Vescovato, sono arrivati al 67esimo giorno di protesta dentro l’impianto. I lavoratori, sostenuti da USB, stanno portando avanti una durissima lotta, anche per le condizioni climatiche, da 67 giorni ininterrottamente protestano dentro l’impianto di macellazione e all’esterno nelle tende sono accampati altri lavoratori in solidarietà.
La lotta è contro i licenziamenti attuati dal Consiglio di amministrazione della cooperativa che vuol vendere la struttura e per rendere l’operazione più appetibile ha cacciato le imprese in appalto che operavano nel macello.
I lavoratori difendono con la lotta la loro dignità e il loro posto di lavoro. Una lotta esemplare, non si ricorda una lotta simile da decenni nella nostra provincia.
Ieri tre componenti dell’esecutivo provinciale di USB, Luca Erfini, Celestina Villa e Beppe Bettenzoli sono stati davanti ai cancelli a parlare con i lavoratori e i loro familiari, a fare sentire il sostegno della nostra organizzazione sindacale. Dario Filippini di USB Logistica ha informato al microfono degli incontri con il Prefetto e delle iniziative della cooperativa e delle ditte in appalto.
Mi chiedo dove sono gli organi di informazione, i rappresentanti dell’ Amministrazione provinciale, i consiglieri regionali, le altre organizzazioni sindacali? Come mai la lotta di questi lavoratori stranieri, in larga parte provenienti dall’India non sia ritenuta importante, non scuota le istituzioni. I lavoratori Prosus difendono il diritto al lavoro e la loro dignità, la radicalità della loro lotta ci insegna che la lotta paga, schiavi mai.
Beppe Bettenzoli
Esecutivo provinciale di USB
Una risposta
Grazie per dare voce a coloro che non hanno voce, a coloro che non contano, che sono solo forza lavoro da sfruttare, ma che hanno alzato la testa e lottano per affermare il diritto al lavoro, a salari dignitosi, alla dignità. Lavoratori Si, schiavi MAI .