Siamo un gruppo di lavoratori e lavoratrici Sis-ter di Palazzo Pignano e con questa lettera aperta intendiamo far conoscere all’opinione pubblica alcune problematiche presenti in azienda che si trascinano da tempo e sulle quali la rsu latita e secondo noi assolutamente non all’altezza del proprio compito.
1) Le assemblee (per la verità poche in un anno) si svolgono sempre in un unico orario giornaliero tagliando fuori i turnisti e quelli del turno notturno che per partecipare devono andare in azienda durante il giorno rubando del tempo ai propri affetti familiari e agli interessi personali. E se poi, durante il viaggio per andare in azienda e tornare a casa succede un incidente? E’ considerato infortunio in itinere?
Non sarebbe più utile anche per l’azienda che si eviti tutto ciò? Basterebbe far indire le assemblee negli orari contigui ai turni di lavoro e farne di più dato che la legge 300 del 1970 lo prevede e anche perché di problemi da discutere ne abbiamo a bizzeffe. (Solo alcuni esempi, i passaggi di categoria, l’organizzazione del lavoro, la sicurezza, aumenti salariali certi, il contrasto alla precarietà, la mancanza di democrazia fra rappresentanti e rappresentati ecc…….).
2) La rsu in Sis-ter non ha una mail o un sito. Se ne fosse provvista potrebbe ad esempio mettere le ipotesi di accordo in rete, cosi i lavoratori e le lavoratrici avrebbero la possibilità di guardarle prima di arrivare in assemblea così da essere meglio informati e poter affrontare adeguatamente gli ordini del giorno.
Insomma più diventiamo tecnologici e più la rsu in Sis-ter regredisce verso il medioevo. Per non parlare degli rls (ancorché rsu) che non danno nessuna informativa sul lavoro svolto in azienda e non girano mai per i reparti per verificare eventuali situazioni di pericolo e di conseguenza segnalarli all’Rspp e all’azienda.
3) Altra questione dove siamo messi male riguarda il premio di risultato e il suo funzionamento. Ad esempio il premio 2022 è stato erogato in modo differente tra i dipendenti Sis-Ter e gli interinali. Loro percepiscono di meno a parità di lavoro ed inoltre a tutti in caso di infortuni viene indistintamente scalato del 20% venendo tra l’altro singolarmente colpevolizzati dai colleghi per la penalizzazione collettiva subita mentre l’azienda risparmia parte dei soldi destinati ai suddetti premi.
Ma non finisce qui. Altri parametri contribuiscono ad abbassare la quota premio e riguardano l’utilizzo di permessi quali la legge 104, i prelievi per l’Avis ecc. Inoltre partecipare ad uno sciopero costa il 30% del premio. Tutti questi parametri fanno sì che anno dopo anno sono sempre meno quelli che riescono a mettere in saccoccia quanto prefissato.
E’ pur vero che il difetto, come si sa, sta nel manico, per dire che non funziona la logica di partenza delle linee guida partorite diversi decenni fa, con l’accordo a livello nazionale tra Cgil Cisl e Uil e Confindustria che hanno prodotto incessantemente da allora ad oggi la continua erosione dei salari, tanto da essere il Paese fanalino di coda in Europa per la crescita dei salari. Siamo addirittura sottozero mentre altri sono a più 35% o giù di li.
Un gruppo di lavoratori e lavoratrici Sis-Ter arrabbiati/e
Palazzo Pignano 27.05.2023
Una risposta
Mi spiace per la vs situazione, ma se pensate chi i sindacati la possano risolvere….auguri! Ma li avete visti bene? Ma davvero garantiscono fiducia? Che formazione hanno? Soprattutto che lavoro svolgono…..o hanno mai svolto?