Le FFP2 sui mezzi pubblici, M5s: ‘Bocciate in Lombardia’

29 Dicembre 2021

‘A marzo 2021 ho proposto alla Regione Lombardia di rendere obbligatorio l’utilizzo sui mezzi di trasporto delle FFP2 e di distribuirle a pendolari e lavoratori del trasporto. La giunta, però, non ha ritenuto utile questa proposta’. A dirlo è il consigliere del Movimento 5 stelle Lombardia, Nicola Di Marco, a seguito della bocciatura di un ulteriore emendamento proposto in questa sessione di bilancio. ‘Oggi – continua Di Marco – con l’aumento dei contagi e il rischio di nuove restrizioni nel periodo natalizio, ci aspetteremmo una presa di posizione da parte di Regione e dell’assessore Moratti, eppure è stata nuovamente bocciata la mia proposta. Stando agli ultimi dati, la Lombardia potrebbe presto cambiare colore e diventare gialla. Nel centro di Milano il sindaco Beppe Sala ha firmato un’ordinanza per rendere obbligatorio l’utilizzo della mascherina anche all’aperto. Non si esclude, inoltre, che l’ordinanza possa essere estesa a tutta la città. Il covid sta ancora avanzando, anche con l’arrivo di nuove varianti. I mezzi pubblici, utilizzati quotidianamente da pendolari e lavoratori, possono essere un luogo in cui il contagio si diffonde a causa di una aerazione spesso non soddisfacente o per un distanziamento difficile da rispettare in orari di punta, in particolar modo nel periodo natalizio. Ci aspettavamo, quindi, che anche la Regione prendesse provvedimenti a riguardo. Invece continuano sulla loro linea. Già lo scorso marzo avevo avanzato la proposta di rendere obbligatorie sui mezzi le mascherine FFP2 e di distribuirle ai lavoratori e agli utenti ma la proposta è stata respinta. Nella risposta a una mia interrogazione di aprile, Letizia Moratti citava, tra le cause della bocciatura, i costi alti che dovrebbero sostenere le aziende di trasporto e gli utenti. Ma noi pensiamo che se la Regione si fosse attivata in accordo con il Governo per il reperimento e la distribuzione delle mascherine, sarebbe stato garantito un costo unitario di acquisto più basso, andando incontro alle esigenze del singolo cittadino. L’ulteriore contrarietà espressa dimostra come la giunta Fontana preferisca continuare a lavorare come ha fatto negli ultimi anni, ovvero male, con i pasticci che hanno contraddistinto questa legislatura in piena pandemia: dal caso Fippi, con le mascherine ‘pannolino’, al caso camici fino ai continui disservizi e al fallimento del portale Aria’.

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