Lerici batte Iren: i Comuni cremonesi possono lasciare A2a

28 Ottobre 2023

I Comuni che non contano più nulla in A2a possono uscirne senza risarcimento in virtù della riappropriazione del controllo. Ora non ci sono più alibi per i Comuni della provincia di Cremona. Il precedente, che fa giurisprudenza, è la sentenza che ha dato ragione al Comune di Lerici nel contenzioso con Iren. La revoca deliberata dal consiglio comunale del centro ligure è infatti stata giudicata legittima dal tribunale di Genova. E’ stato corretto il ritiro della concessione in house ed è nullo l’accordo di investimento.

Ne dà notizia la versione online del quotidiano La Nazione. Il Comune batte Iren: “La revoca fu legittima  Non solo non c’è stato alcun vizio di legge sulla revoca del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti adottata nel 2018 dal Comune di Lerici nei confronti di Iren, ma è da ritenersi nullo l’accordo di investimento firmato dalle parti nell’ambito del processo di incorporazione di Acam da parte del colosso emiliano. È una sentenza dal peso specifico non trascurabile, quella emessa dai giudici del tribunale di Genova chiamati a pronunciarsi sull’affondo giudiziario mosso da Iren e Acam Ambiente contro il Comune di Lerici. Le due società chiedevano la condanna dell’Amministrazione comunale all’adempimento degli obblighi contrattuali sottoscritti cinque anni fa nell’accordo di investimento, che prevedevano il proseguimento in house del servizio di gestione dei rifiuti da parte di Iren attraverso la controllata Acam Ambiente. Il pronunciamento, depositato nei giorni scorsi, è un ulteriore tassello della guerra che vede contrapposte da ormai un lustro il Comune, Iren e la Provincia, e che lo scorso anno ha vissuto anche l’importante parere della Corte di giustizia europea nell’ambito di un altro procedimento, quello dinanzi il Consiglio di Stato. Proprio la strada tracciata dalla Corte europea – che in sostanza ha affermato che la normativa italiana, laddove consente il subentro automatico nel servizio pubblico di un nuovo operatore per effetto dell’incorporazione dell’originario affidatario in house, contravviene ai principi comunitari qualora il controllo da parte dell’amministrazione sul nuovo soggetto non sia analogo a quello che la pubblica amministrazione eserciterebbe sui propri servizi esercitati direttamente – è stata seguita alla lettera dai giudici genovesi per respingere l’affondo giudiziario di Iren e Acam Ambiente, che avevano chiesto non solo la condanna dell’ente comunale a uniformarsi all’accordo di investimento, ma anche il risarcimento dei danni. Nell’ambito del procedimento per l’acquisizione delle società di Acam da parte di Iren, il Comune di Lerici fu tra gli enti che decisero di vendere immediatamente la propria partecipazione in Acam (per 3,24 milioni di euro), uscendo definitivamente dal capitale della multiutility.

 

Maria Grazia Bonfante

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *