Caro Andrea,
ci conosciamo da quasi trent’anni e ci diamo del “tu”, quindi non imbastirò inutili formalità affinché il lettore non venga tratto in inganno. Perché questa è una lettera aperta. Una lettera con la quale faccio appello anzitutto al nuovo sindaco di Cremona, ma anche a una persona che ho sempre reputato onesta e intelligente.
In queste settimane mi trovo costretto a frequentare l’ospedale Maggiore di Cremona – no, non è ancora la mia ora, suppongo – lo frequento per assistere una persona a me molto cara.
Ebbene, dopo aver passato anche questa intera mattinata in una corsia, tra medici e infermiere di una gentilezza ammirevole, e riallacciandomi all’articolo che Vittoriano Zanolli mi ha gentilmente pubblicato pochi giorni fa, voglio tornare sul tema del nuovo ospedale.
Anche stamattina, così come la volta scorsa, ho avuto modo di parlare con alcuni dipendenti della struttura. Mi riferisco – tra la volta scorsa e oggi – a medici, infermieri e anche addette al CUP. Sarà perché ho a cuore il tema, sarà perché – lo sai bene – sono un incorreggibile rompipalle, ma tra un esame e l’altro, durante attese cariche di ansia, il discorso tra me e il personale è caduto ancora sul nuovo ospedale voluto da Regione Lombardia e acriticamente accolto dalla precedente giunta, della quale tu sei stato vicesindaco.
Anche per questo mi rivolgo a te: conoscendoti, ritengo che tu abbia maggiore empatia e maggiore comprensione dei bisogni dei cittadini rispetto al tuo predecessore.
Il punto è: non sono solo gli oltre seimila cittadini firmatari della petizione a ritenere un inutile spreco di energie, denaro e tempo la demolizione dell’ospedale a beneficio di una nuova e più piccola (per quanto à la mode) struttura. Buona parte del personale stesso, a meno che io non continui ad incontrare gli unici “reazionari”, non fa che ripetermi che non sono nuovi muri a servire, bensì personale, medici, infermieri, attrezzature.
Per dirne una, per un ulteriore esame, questa mattina hanno proposto alla persona che era con me la data del 4 aprile 2025. Sì, hai letto bene: 2025. Andremo in privato, naturalmente.
Ora, sappiamo che Regione Lombardia non fabbrica soldi. Non ha una sua zecca regionale. E sappiamo che la res publica va gestita attraverso bilanci a loro volta organizzati secondo precise priorità. Pertanto mi domando e ti domando: qual è la priorità? Avere un ospedale nuovo, con uno splendido parco con cigni e fontane che rimandano a Versailles, oppure avere una struttura funzionale, con personale adeguato in termini numerici e professionali, e strutture aggiornate, se non all’avanguardia?
Dovesse la Regione garantire entrambe le cose, nulla quaestio. Ma non siamo nati ieri. Sappiamo bene che non potremo mai avere tutto e che qualcosa andrà a scapito di un’altra.
Di qui la mia richiesta: fatti interprete di queste istanze. Porta i decisori a contatto con la realtà. Porta i vertici regionali a confrontarsi con chi, nell’Ospedale Maggiore, lavora ogni giorno. Interpellateli, ascoltateli. Sentite quali sono le loro esigenze. Quali le loro priorità e richieste. Quelle di molti cittadini le conosciamo grazie al lavoro del comitato. Ma chi, dei vertici regionali, ha parlato direttamente con il personale del Maggiore (e non mi riferisco al solo direttore sanitario), recandosi sul posto?
Permettimi infine un consiglio non richiesto che mi farà apparire ingenuo e idealista: parla con Alessandro Portesani. Non te lo chiedo perché ritengo che abbia qualcosa da insegnarti, ci mancherebbe. Te lo chiedo per un semplice motivo: Portesani in campagna elettorale ha fatto una promessa e l’ha fatta davanti al governatore Fontana. Ha chiesto di ascoltare i cittadini contrari al nuovo ospedale. La reazione e il linguaggio del corpo del presidente hanno detto tutto: diamo loro questo contentino, ma noi andremo avanti.
So che quel che mi permetto di suggerirti è azzardato. Anche perché hai al tuo fianco “Big Luciano”, che è politico di razza, esperto e ricco di importanti entrature, ma si è sempre detto favorevole al nuovo ospedale.
Ma tu sei il sindaco. Onori e oneri.
Allora, Andrea, inaugura una nuova, coraggiosa stagione politica: parla con il tuo ex sfidante, mettilo alle strette. Invitalo a mantenere quella promessa e insieme chiamate a Cremona il presidente Fontana, il suo assessore alla Sanità e i suoi assistenti. Portateli a parlare non con il solo comitato o con il direttore generale del Maggiore, ma con tutti i dipendenti. Sfrutta i contatti che il tuo avversario e la sua parte politica hanno (per il lettore distratto: la Regione è governata dal centrodestra) e fai almeno in modo che questi due mondi – la politica e il personale dell’ospedale – si parlino.
Non servirà? Fontana non cambierà idea? Avrai provato comunque a interpretare le necessità di parte della tua città e di parte del personale dell’Ospedale. Avrai dimostrato capacità di ascolto e di cooperazione anche con uno schieramento politico opposto al tuo.
Sono certo che, comunque vadano le cose, tutto questo non potrà che giovare alla tua figura e al tuo ruolo di sindaco.
Grazie per la tua attenzione.
Federico Centenari
5 risposte
Dirà il nuovo sindaco ( e “Big Luciano” sarà d’accordo) : Zanolli ha imbarcato un altro rompipalle! Non bastavano gli altri che già rompevano? E aggiungerà: possibile che abbiamo tutti gli organi di stampa al nostro fianco, pronti e allineati, e ci sia sempre qualcuno che fa le pulci? L’ospedale, il Cesio, l’autostrada, lo studio epidemiologico, le morti per tumore dovuto all’inquinamento… Tutte queste pretese di essere messi al corrente, protestare, chiedere di essere ascoltati! Siate bravi anche voi del blog! Accontentatevi di poter contare su un ospedale meraviglioso. Che cosa volete? La situazione delle liste d’attesa è la stessa ovunque.
Vero. Ma se ci sono per noi cremonesi soldi (nostri, di chi paga le tasse) da spendere, perché non essere d’esempio e incominciare a rendere Cremona un punto di partenza? Già ci hanno presi per i fondelli con promesse non mantenute: il DEA di secondo livello? Fontana, Moratti, Pizzetti stesso avevano garantito! Qui, dove i rompipalle non hanno perso la memoria, l’abbiamo ben presente!
Bravissimo condivido pienamente questo consiglio con la speranza che venga ascoltato e realizzato 👍👏👏👏
Finalmente una lettera aperta di grande spessore, lucidità mentale e costruttiva al di là dell’appartenenza partitica ma finalizzata al bene di Cremona e sopratutto ai suoi cittadini. Grazie Federico Centenari.
Complimenti Federico avrei voluto scriverla io una lettera così a cuore aperto. La politica comincerà a funzionare quando ci sarà collaborazione, comunicazione, scambio di consigli opinioni senza guardare il colore o il posto che si occupa….destra, centro o sinistra ma tutti uniti per uno scopo comune….il bene della nostra città. Grazie e cari saluti CP
La collaborazione fra gli schieramenti sarebbe segno di grande maturità, purtroppo siamo rimasti ai tempi dei guelfi e ghibellini.