Emanuela Spotti è una psicologa e psicoterapeuta, esperta EMDR di Cremona. Il libro “Lettere al mio corpo” è in realtà un tassello importante di un progetto di sensibilizzazione sui disturbi alimentari.
“Lettere al mio corpo” racconta di Dana e del suo cammino per uscire da un tunnel buio, insieme alla sua psicoterapeuta, ma racconta anche di ciascun uomo e ciascuna donna che decide di prendere in mano la propria vita, ribaltando le certezze e lavorando per crescere.
“Lettere al mio corpo” racconta di un’importante malattia alimentare che diventa prigione e catena per una persona, ma racconta anche di tutti quei disturbi che non permettono al nostro io più vero di esprimersi, di vivere, di volare.
“Lettere al mio corpo” racconta le paure di una ragazza che non si sente mai all’altezza di ciò che le viene chiesto di vivere, ma racconta anche i timori e le resistenze di ciascuno di noi, quando non sappiamo vedere oltre l’ostacolo e soprattutto non siamo in grado di scorgere in noi stessi la forza di poter almeno tentare di superare quel limite.
Emanuela Spotti, con grande delicatezza e spiccata professionalità, conduce il lettore nelle pagine di un piccolo, ma intenso saggio che si legge come fosse un diario, complice questa corrispondenza tra la paziente e la sua terapeuta. Si notano le resistenze di chi ha paura di volare perché sembra soffrire di vertigine, che di volta in volta si dissolvono grazie a quel capillare lavoro di scavare nella propria mente e nel proprio intimo. Si intravede anche la difficoltà e allo stesso tempo la bellezza di un terapeuta quando osa nel toccare corde che potrebbero stridere, perché sa che solo facendo fare al proprio paziente un passo un po’ più lungo si può uscire dal buio. Si legge la complessità della mente umana e la necessità di lavorare sul proprio pensiero, di riordinare i propri ricordi, di dare un nome ai passaggi fondamentali dell’esistenza, per mettere ordine e imparare davvero da tutto ciò che si è vissuto. Fare i conti con il proprio passato, rileggere la propria esperienza da educando, da persona in formazione, capire cosa ti ha potuto portare a pensare in un certo modo sono passaggi necessari per poter diventare adulto. Sviscerare a pieno quelle che sono state le proprie relazioni fondanti, così come riconoscere quelle conoscenze che ti hanno fatto sentire diverso e sbagliato superando il senso di frustrazione, ti permette di essere più maturo, più libero, più autentico e di accostare così con occhi nuovi coloro che la vita ti mette accanto.
Non sono molte pagine, ma sono di una densità rara. Chi ha vissuto un cammino psicoterapico di riscoperta di sé ed è riuscito a riemergere dal buio e a vedere la luce, può trovare in questo scritto tanti spunti per rileggere il proprio percorso. Chi ancora non è riuscito a scavare dentro di sé e a mettere ordine, facendosi aiutare e accompagnare da un professionista, può trovare in questo saggio lo stimolo per incominciare un percorso che diventa un investimento sulla vita. E chi ancora è giovane e legge queste parole senza aver ancora pensato alla propria professione futura, può essere affascinato dalla professione di psicologa e psicoterapeuta e magari abbracciare questo prezioso lavoro, perché il nostro mondo, di professionisti come Emanuela Spotti, ne ha sempre più bisogno!
Alessandro Parmigiani