Terremoto politico a Rovato: la vicenda Lgh-A2a miete le prime vittime. Il sindaco di Rovato. Comune della Franciacorta in provincia di Brescia, Tiziano Belotti, rieletto nel settembre 2020 per il secondo mandato senza passare dal ballottaggio, grazie al 54% dei voti, si è dimesso. Belotti ha comunicato la sua decisione al segretario comunale, Domenico Siciliano. «La triste vicenda – spiega Belotti – della cessione delle quote di Lgh ad A2a mi vede ora coinvolto come destinatario di un atto di costituzione in mora. Vivendo da sempre con un’etica e una morale, non ritengo di potere continuare l’esperienza di sindaco in queste condizioni assurde e irragionevoli. Risulta davvero impossibile esercitare la carica con serenità, serietà e senso del dovere». Belotti ha 20 giorni di tempo per eventualmente ritirare le dimissioni. Altrimenti, la capitale della Franciacorta tornerà al voto nella primavera 2022.
E a Cremona tutto tace. Le opposizioni di centrodestra non chiedono al sindaco di Cremona Gianluca Galimberti di dimettersi ma almeno di spiegare che cosa sta succedendo dopo il pronunciamento dell’Autorità nazionale anticorruzione contro la cessione delle quote di Lgh ad A2a senza gara pubblica, dopo il pronunciamento del Tar, dopo la sentenza del Consiglio di Stato contro la cessione ad A2a delle quote della brianzola Aeb di Seregno e dopo l’avvio degli accertamenti da parte della procura della Corte dei conti che ha incaricato a svolgerli la Guardia di finanza di Pavia. E anche dopo il parere legale chiesto da Lodi su questa vicenda a un autorevole studio legale di Milano che ne ha decretato l’illegittimità. Il vizio di fondo, a questo punto insanabile, è la vendita delle azioni di Lgh ad A2a senza che sia stata bandita un’asta ad evidenza pubblica, cioè con la partecipazione di un offerente che teoricamente avrebbe potuto garantire una remunerazione migliore delle azioni in possesso di Lgh e di proprietà delle ex municipalizzate che ne facevano parte e appartenenti ai Comuni di Cremona, Crema, Rovato, Lodi, Seregno e Pavia. Lodi è l’unico Comune che sinora non ha votato.
Galimberti impari da Belotti, che aveva votato in qualità di consigliere comunale, incarico che ricopriva all’epoca della prima votazione, quella per la cessione del 51 per cento del capitale, che non ha esitato a dimettersi su una vicenda tuttora aperta ma delicatissima e che rischia di travolgere gli amministratori comunali che l’hanno approvata. Non si chiedono le dimissioni del sindaco di Cremona ma almeno il dialogo e il confronto con le opposizioni e con i cittadini che sinora sono mancati.
Vittoriano Zanolli
Una risposta
Richiesta sensata.